Pasticceria di alta qualità e canali distributivi come e-commerce e delivery possono andare d’accordo? La storia diceva no, ma la pandemia ha cambiato le regole del gioco. Se ne è parlato al Sigep di Rimini, in un confronto promosso dall'Accademia Maestri Pasticceri Italiani a cui erano presenti il presidente Sal De Riso, il consiglieri Salvatore Gabbiano, il general manager di Valrhona Igor Maiellano e al fondatore e amministratore delegato di Cosaporto Stefano Manili.
E-commerce e pasticceria: i numeri dicono che si può
Proprio Sal De Riso è stato uno tra i primi pasticceri a credere nell'e-commerce. Una scelta che ha premiato. «Negli ultimi due anni le vendite sono passate da 1.500 a quota 12 mila, nel periodo natalizio», dice il maestro. La chiave del successo sta nel desiderio di alta qualità e nella capacità di creare packaging che la mantenga sino al cliente. «Valrhona aveva la forte esigenza di arrivare al consumatore finale. La chiave del successo sta nei dati e nella logistica», aggiunge Maiellano.
Varietà, poi, è l’altro ingrediente che fa la differenza. Per esempio nel caso di Cosaporto. «Un dolce, una bottiglia di vino, un mazzo di fiori. I nostri clienti possono acquistare da negozi diversi e recapitare con la delivery il regalo perfetto al destinatario», sorride Manili. È responsabilità della qualità della consegna far percepire la qualità del prodotto: «Sta a noi essere pronti e saper comunicare con i social quello che proponi, senza dover abbassare il prezzo» avverte Gabbiano.
L'inventiva non sembra mancare
L’inventiva non manca, anzi: i maestri non smettono di sognare. Oggi un QR Code sul packaging apre un racconto di Sal De Riso su ricetta e ingredienti; domani aprirà un video che sostituirà i biglietti d’auguri. Pacco regalo, che arriva come sorpresa e fa comparire sul telefono baci e abbracci dei nostri cari. italiaatavola
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