Tra gennaio e aprile 2025 i prezzi delle patate da industria sono crollati di oltre il 45%, mentre il frumento tenero ha segnato un calo del 5,5% sulle principali borse internazionali. A pesare sono le scorte abbondanti, l'andamento regolare delle semine e un euro forte che frena la competitività delle esportazioni europee.
Secondo i dati diffusi da Areté - realtà italiana di riferimento nell'analisi e nella previsione dei mercati agrifood - il mercato delle patate da industria quotate su Eex sta attraversando una fase marcatamente ribassista. I cali, su base media mensile, superano il 45% nel periodo gennaio-aprile 2025, in un contesto in cui le industrie di trasformazione si riforniscono solo dei volumi già contrattualizzati, evitando ulteriori acquisti sul libero mercato. Il motivo? Scorte già elevate in magazzino, che riducono la pressione sulla domanda. A influenzare ulteriormente il quadro è anche l'andamento climatico. Una primavera poco piovosa ha infatti consentito di anticipare le semine, che nei principali Paesi produttori europei hanno già superato il 50%. Areté rileva come si stia quindi consolidando l'aspettativa di un recupero produttivo per il 2025 a livello comunitario, dopo tre anni consecutivi in cui le rese non hanno mai superato i 50 milioni di tonnellate.
Anche per il frumento tenero lo scenario attuale è improntato alla debolezza. Dalla prima decade di aprile, le quotazioni sui mercati finanziari hanno registrato un calo del 5,5% sia su Cme che su Euronext, a conferma di una tendenza ribassista che si è diffusa sia in Europa che a livello globale. A incidere in maniera particolare sul mercato europeo è l'andamento del cambio: «Pesa nello specifico sul mercato europeo l'indebolimento del dollaro statunitense, con una svalutazione di oltre il 5% rispetto all'euro dall'inizio di aprile, che rende particolarmente poco competitive le esportazioni europee sul mercato internazionale». A completare il quadro sono le condizioni colturali, considerate buone in vista dei raccolti estivi all'interno dell'Unione europea, e l'andamento delle semine primaverili di frumento e mais negli Stati Uniti, che procedono in linea con la media storica.
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