domenica 7 settembre 2025

4 giorni di gusto: Foligno capitale dei primi piatti

 

Quattro giorni di gusto: 

Foligno diventa capitale 

dei primi piatti

Dal 25 al 28 settembre torna a Foligno (Pg) “I Primi d’Italia”. Presentato al Masaf con il ministro Lollobrigida, il festival intreccia cucina, cultura e territorio, confermandosi sempre più appuntamento internazionale

di Mariella Morosi

Si preannuncia come la più ricca di sempre la 26esima edizione de "I Primi d'Italia", in programma a Foligno (Pg), in Umbria, dal 25 al 28 settembre. È l'unico grande festival che, oltre a promuovere la cultura del primo piatto tanto amato dagli italiani, cresce ogni anno nei contenuti e fa da volano per il turismo.

Quattro giorni di gusto: Foligno diventa capitale dei primi piatti

Foligno, capitale dei primi piatti: quattro giorni dedicati a gusto e creatività

La presentazione ufficiale al Masaf

Il programma dell'evento, sempre più radicato nel territorio umbro e di rilievo internazionale, è stato presentato al Masaf, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida, da Aldo Amoni, presidente di Epta Confcommercio Umbria, da Michela Giuliani, assessore al Turismo del Comune di Foligno, da David Fongoli del Gal Valle Umbra e Sibillini e da Marco Viola, presidente Assoprol. Per quattro giorni i luoghi più belli della città e le taverne degli storici rioni, teatro della Giostra della Quintana, si trasformeranno in un grande villaggio gastronomico diffusoanimato da degustazioni e show cooking di grandi chef nell'appuntamento "A tavola con le stelle".

Quattro giorni di gusto: Foligno diventa capitale dei primi piatti

La presentazione de "I Primi d'Italia" si è svolta al Masaf

In programma anche lezioni di cucinaapprofondimenti ed eventi culturali, senza trascurare momenti di intrattenimento. «Siamo al fianco di questa organizzazione - ha detto il ministro Lollobrigida - proprio nell’anno in cui auspichiamo che la cucina italiana diventi Patrimonio Unesco, perché cucinare è il racconto dell’eccellenza. Attraverso i cuochi, le imprese di ristorazione e le industrie italiane il meglio del nostro Paese va nel mondo. E Foligno, città splendida di una regione meravigliosa come l’Umbria, è da anni una vetrina di grande valore».

La varietà dei formati e la cultura del gusto

Alle mostre e ai mercati saranno in vetrina i prodotti dei migliori pastifici italiani. Straordinaria è la varietà dei formati di pasta, secca o fresca, ognuno con la sua storia e le sue tradizioni regionali. Cambiano le forme, la qualità delle farine, la presenza dell'uovo nell'impasto, il ripieno, e molti primi piatti potranno essere gustati secondo gli usi regionali. La scelta sarà tra fettuccine, tagliatelle, bucatini, trofie, risotti, gnocchi, orecchiette, passatelli, strozzapreti, testaroli, agnolotti, anolini, mezzelune, polenta, zuppe, minestre e ancora risotti.

Quattro giorni di gusto: Foligno diventa capitale dei primi piatti

La facciata di Palazzo Trinci a Foligno (Pg)

«Non sarà soltanto la festa della pasta e dei primi piatti italiani - ha detto Aldo Amoni - ma la celebrazione della Dieta mediterranea, modello nutrizionale apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo. I "Primi d'Italia" inoltre sostengono l'economia localecommerciantiristoratoristrutture ricettive e l'intero comprensorio folignate beneficiano in modo concreto dell'indotto che l'evento è in grado di generare. È questo duplice valore - culturale e socioeconomico - a rendere "I Primi d'Italia" una manifestazione unica e irrinunciabile. Inoltre, quest'anno ci sarà molta attenzione al benessere e alla solidarietà con il sostegno a Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche rare».

Un festival che unisce qualità e territorio

Per David Fongoli del Gal Valle Umbria il Festival, diffondendo la cultura della qualitàvalorizza non solo Foligno ma anche gli altri comuni e le loro produzioni di eccellenza. Questo infatti era il vero obiettivo della nascita della manifestazione 26 anni fa, come ha ricordato l'assessore Michela Giuliani. Nel corso dell’evento il ministro Lollobrigida ha consegnato ad Aldo Amoni e agli organizzatori del Festival la targa di riconoscimento di Ambasciatore della qualità, a sostegno della candidatura della cucina italiana a Patrimonio Unesco, ed è stato ricambiato con un'opera d'arte in ceramica made in Foligno.

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