giovedì 11 settembre 2025

Kiwi amico della salute mentale

 Kiwi amico 

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mentale


Kiwi amico della salute mentale: scoperta di UniVr grazie a risorse regionali. Caner: “Studio scientifico che apre nuovi scenari di mercato per le imprese agricole venete”

Il kiwi veneto? E’ sano, buonissimo, aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari ed ora ha effetti positivi anche per la salute mentale. Lo ha rilevato uno studio scientifico condotto dall’Università di Verona e finanziato dalla Regione del Veneto, che ha individuato nel kiwi l’acido chinico, un metabolita naturalmente presente nel frutto e capace di esercitare effetti benefici sull’attività cerebrale con una potenziale azione antidepressiva.

 

“Questa scoperta scientifica – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Federico Caner – rappresenta una straordinaria opportunità per i nostri produttori. Il kiwi del Veneto non è soltanto un’eccellenza agricola dal punto di vista qualitativo, ma si conferma anche una risorsa per la salute e il benessere delle persone. L’investimento della Regione nella ricerca si traduce così in uno strumento di valorizzazione concreta delle nostre produzioni, rafforzando la competitività delle imprese agricole e aprendo nuovi scenari di mercato, a tutela del reddito dei produttori e della salute dei consumatori”.

 

Lo studio scientifico di UniVr

La scoperta nasce da un percorso iniziato nel 2013, quando la Regione ha incaricato le Università di Padova e Verona di caratterizzare i principali prodotti orticoli e frutticoli del territorio. Nel corso del progetto, attraverso analisi di tipo metabolomico condotte sui frutti di kiwi messi a disposizione dalle Organizzazioni di Produttori del territorio, UniVr aveva rilevato l’inaspettata e sorprendente presenza nel frutto di quantità considerevoli di sostanze potenzialmente psicoattive, quali triptamina e serotonina.

 

A seguito di questa scoperta, dalle grandi potenzialità nel processo di valorizzazione e marketing dei frutti di kiwi e conseguente aumento del loro consumo in grado di portare effetti rilevanti sul benessere dell’uomo, la Regione ha sostenuto una seconda ricerca dell’Università di Verona, che ha utilizzato due test comportamentali in modelli animali suscettibili alla depressione e, attraverso analisi su larga scala, ha valutato l’attività antidepressiva del kiwi ed identificato i fitocomposti bioattivi del frutto responsabili di tale effetto.

 

L’approccio di UniVr ha portato all’identificazione dell’acido chinico, una sostanza comune nei frutti ma eccezionalmente abbondante proprio nel kiwi, quale metabolita capace di raggiungere rapidamente il cervello e di esercitare un effetto antidepressivo in sinergia con altri metaboliti del frutto che agiscono come co-fattori, aumentando così i livelli di questa molecola sia nel sangue che nel cervello e confermando la sua capacità di attraversare la barriera emato-encefalica.

 

I risultati di questa ricerca sono stati brevettati, ed ora, in aggiunta alla possibilità di utilizzare una dieta ricca di frutti e di kiwi per coadiuvare le terapie antidepressive, si può infatti anche pensare allo sviluppo di specifici integratori alimentari basati su kiwi ed acido chinico.

 

“Un plauso all’Università di Verona, nella Top10 dei grandi Atenei statali nella Classifica Censis 2025, ed anche in questa ricerca a fianco della Regione come partner d’eccellenza. I risultati conseguiti dimostrano come una dieta ricca di frutta e verdura, e in particolare di kiwi, non sia solo alleata nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, ma possa avere effetti positivi anche sulla salute mentale. L’interconnessione tra nutrizione e disturbi dell’umore, evidenziata dalle analisi di UniVr, apre un nuovo capitolo nel rapporto tra alimentazione, benessere e sostenibilità. La Regione del Veneto con questo risultato conferma la validità di una strategia che guarda alla ricerca come leva per valorizzare le produzioni tipiche, sostenere la biodiversità mediterranea e garantire un futuro più competitivo e sostenibile alle imprese agricole del territorio”.

 

Il kiwi in Veneto

Sono 2.726 gli ettari di superficie investiti a kiwi in Veneto (anno 2023). Secondo i dati di Veneto Agricoltura, gli impianti di actinidia sono situati per il 76% circa nella provincia di Verona (2.075 ettari), seguita da Treviso (300 ettari) e Rovigo (183 ettari). La produzione raccolta di kiwi in Veneto nel 2024 è stata di 44.678 tonnellate (+35,9% rispetto al 2023).

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