Un sequestro da oltre una tonnellata di alimenti etnici senza alcuna documentazione di rintracciabilità e la chiusura immediata di un deposito di mille metri quadrati. È questo l’esito del controllo eseguito ieri dal Reparto Carabinieri tutela agroalimentare di Salerno, con il supporto dell’Icqrf di Napoli e dell’Asl di Salerno, in un’area di stoccaggio a Capaccio-Paestum.
Durante le verifiche, i militari hanno trovato 1.245 chilogrammi di prodotti di vario tipo privi di qualsiasi attestazione che ne garantisse la provenienza. Una situazione aggravata dalle carenti condizioni igienico-sanitarie in cui versava la struttura, circostanza che ha portato a disporne la chiusura immediata. La titolare del deposito si è vista contestare due sanzioni amministrative per un totale di 3.500 euro. Un provvedimento che va ad aggiungersi al sequestro e che evidenzia la gravità delle violazioni riscontrate.
«L’operazione testimonia il lavoro dei Carabinieri per la tutela agroalimentare, impegnati su tutto il territorio nazionale, nella lotta alle frodi agroalimentari e al ripristino della legalità quali elementi imprescindibili per la tutela dei consumatori e delle filiere agroalimentari» spiegano dal Comando. Il blitz di Capaccio-Paestum si inserisce infatti in un più ampio quadro di controlli che mirano a garantire la sicurezza degli alimenti immessi sul mercato e a difendere i diritti dei consumatori, sempre più attenti alla qualità e alla trasparenza di ciò che arriva sulle tavole.
Nessun commento:
Posta un commento