Dalle mense delle Rsa ai chioschi di street food, passando per stabilimenti balneari e agriturismi: l’estate italiana è stata al centro della maxi operazione “Healthy Summer 2025” dei Carabinieri del Nas, che ha portato a oltre 3.500 ispezioni e al sequestro di alimenti e bevande non conformi per un valore commerciale stimato in 38 milioni di euro. Numeri che raccontano un lavoro capillare di controllo, con 1.331 irregolarità riscontrate, 1.291 persone segnalate e 2.146 violazioni accertate.
La campagna, lanciata a giugno per garantire vacanze sicure e tutelare la salute pubblica, si è chiusa con un bilancio pesante: sono state contestate 183 violazioni penali e 963 sanzioni amministrative, per un importo complessivo superiore a 1,5 milioni di euro. I controlli hanno interessato realtà molto diverse tra loro, dai parchi acquatici alle strutture socio-assistenziali, dai centri benessere agli autogrill, senza dimenticare il mondo del food on the road, particolarmente esposto ai rischi legati alla conservazione e alla manipolazione degli alimenti.
L’attenzione degli ispettori si è concentrata non solo sulla sicurezza alimentare, ma anche su prodotti cosmetici e rischi legati al botulismo. A Bologna, ad esempio, è stata sospesa un’azienda agricola per gravi carenze igienico-sanitarie, mentre a Napoli sono state bloccate 800 confezioni di gel semipermanente contenente sostanze vietate dall’Ue. Due episodi emblematici che confermano come il campo d’azione dei Nas vada ben oltre il settore gastronomico in senso stretto, abbracciando tutto ciò che può incidere sulla salute dei consumatori.
Il quadro che emerge è quello di un’estate sotto stretta sorveglianza, con controlli mirati che hanno toccato ogni angolo del Paese. L’obiettivo dichiarato dai Carabinieri del Nas, infatti, era quello di presidiare luoghi e attività frequentati da milioni di italiani e turisti, dai più giovani agli anziani, per ridurre i rischi legati a igiene, sicurezza e qualità dei prodotti. “Healthy Summer 2025”, insomma, si chiude con numeri che lasciano il segno, ricordando quanto il rispetto delle regole sia un presupposto imprescindibile per un settore come quello della ristorazione e dell’ospitalità, che vive proprio di fiducia e trasparenza.
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