Quando la natura cambia passo, anche l’alimentazione è chiamata ad adattarsi. Secondo la Medicina tradizionale cinese (Mtc), ogni stagione porta con sé un movimento energetico capace di influenzare corpo, mente e spirito. L’autunno è il tempo del radicamento: l’elemento Terra diventa guida del benessere e radice della nostra energia vitale, mentre milza e stomaco assumono un ruolo centrale per garantire equilibrio e trasformare il cibo in energia (Qi).
Il periodo della Terra e il ruolo della milza
La dietetica cinese, infatti, osserva la vita in armonia con i cicli naturali. La tarda estate - momento di transizione in cui lo Yang inizia a ritirarsi per lasciare spazio all’energia più raccolta dell’autunno - è considerata il periodo della Terra, simbolo di nutrimento e centratura. È in questa fase che si costruiscono le basi per affrontare i mesi più freddi, scegliendo alimenti e cotture capaci di sostenere l’organismo. «Assecondare i ritmi stagionali attraverso l’alimentazione significa vivere in armonia con la natura e preservare la nostra salute più autentica» spiega Marco Montagnani, esperto in dietetica cinese e maestro taoista.
I sapori che parlano alla Terra
Il linguaggio della Terra è il sapore dolce naturale, quello che si trova nei cereali integrali, nella frutta matura e nelle verdure di stagione. Una dolcezza discreta, capace di nutrire senza appesantire, diversa da quella artificiale degli zuccheri raffinati che indeboliscono l’organismo. Da qui nasce una tavola che privilegia alcuni ingredienti: i cereali come miglio, riso, avena e mais, che rafforzano la funzione digestiva; le verdure di radice - carote, zucca e patate dolci - insieme a bietola e cavolo, simbolo della connessione con la terra che le ha generate; la frutta, dalle pesche alle mele fino a fichi, albicocche, datteri e meloni, che offrono idratazione ed energia equilibrata. Non mancano i legumi, come ceci, lenticchie e piselli, utili per garantire costanza energetica, né le proteine leggere di pollo, manzo magro e pesce. Un ruolo particolare lo svolgono spezie ed erbe come zenzero, cannella e finocchio, capaci di stimolare la digestione e scaldare la milza.
Il calore della cottura come rimedio
Un capitolo fondamentale è riservato alla cottura. Nella visione cinese, il calore non è solo un mezzo tecnico, ma parte integrante del nutrimento. In questa fase dell’anno sono consigliati piatti preparati con cotture lunghe e armoniose, come zuppe, porridge e stufati, che sostengono l’organismo e alleggeriscono il lavoro della milza. Al contrario, insalate fredde, gelati, centrifughe e bevande ghiacciate rischiano di introdurre umidità in eccesso, rallentando la digestione. Anche latticini, fritti, zuccheri raffinati e piatti troppo grassi o salati, se consumati con frequenza, finiscono per indebolire il centro energetico della Terra.
Seguire questi principi, oltre a portare beneficio fisico, diventa un invito al radicamento. La Terra, nella visione taoista, rappresenta il centro che armonizza e sostiene tutti gli altri elementi. Prendersi cura di milza e stomaco significa ritrovare equilibrio, stabilità emotiva e la capacità di trasformare non solo gli alimenti, ma anche le esperienze quotidiane in nutrimento. È un richiamo alla lentezza, al saper scegliere cibi semplici e nutrienti, vivendo la tavola come un rito di benessere. Proprio a questo approccio Marco Montagnani dedica il suo prossimo libro, che raccoglierà ricette e rimedi per chi desidera portare nella vita di tutti i giorni la saggezza della dietetica cinese.
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