giovedì 2 febbraio 2017

False recensioni anche su Facebook

False recensioni 

anche su Facebook 

Preso di mira 

il "Quinoa" di Firenze

Su Facebook un gruppo di oltre 5mila utenti posta 50 recensioni negative, con tanto di volgarità, sulla bacheca del locale fiorentino il cui rating crolla da 4.9 a 3.6. Ora i gestori preparano la denuncia mentre i clienti affezionati rispondono sulla stessa bacheca a suon di recensioni positive per riportare equilibrio e alzare i voti


Non è più tanto la crisi e nemmeno il reale - e obiettivo - parere dei clienti una volta che si alzano da tavola a determinare il successo di un ristorante o il suo fallimento. I ristoratori di oggi devono guardarsi soprattutto dalle recensioni online dei clienti - o presunti tali - che fanno da ago della bilancia nel giudizio definitivo di un locale. Mancando filtri ufficiali e affidabili tutti possono scrivere tutto e il caos diventa sempre più totale. Perché non basta TripAdvisor o simili a mettere in atto questa farsa, ma a ruota seguono altri canali web. 

I social ovviamente sono in prima fila e proprio da uno dei social più influenti, Facebook, arriva l’ultima notizia di un ristorante preso di mira - chissà perché - da un gruppo che invita altri utenti a lasciare recensioni negativa. Il locale in questione si chiama “Quinoa” ed è aperto in pieno centro a Firenze. «Ieri sera siamo stati vittime di oltre 50 recensioni negative qui su Facebook - ha scritto il ristorante di cucina gluten free sulla propria pagina - vi basta dare uno sguardo per capire come i commenti, molti dei quali pieni di volgarità, siano stati messi ad arte e che nulla hanno a che fare con il nostro modo di lavorare».

False recensioni anche su Facebook  Preso di mira il

A segnalare questo, che in gergo si chiama “shitstorm” (tempesta di letame), è stata su Twitter Selvaggia Lucarelli - una che di battaglie social se ne intende - che ha pubblicato lo screenshot dell’invito lanciato dal gruppo Facebook “Dark Polo Gang777” commentando: «L'ultima moda dei gruppi Facebook: rovinare la reputazione ai ristoranti». Il gruppo, chiuso e che vanta la bellezza di 5.482 membri, invita a recensire negativamente il locale fiorentino dando il punteggio più basso nella scala di gradimento e attraverso insulti e parole volgari.

Ora il ristorante Quinoa si dice pronto a fare appello alla polizia postale per segnalare l’accaduto. «Purtroppo i gruppi come questo, nati solo per screditare e fare cyberbullismo sono ancora tanti - si legge nel post del Quinoa - vi chiediamo aiuto per segnalarli e farli chiudere al più presto. Anche noi ci muoveremo di conseguenza». Ma nella pagina social alcuni commenti, anche i più volgari, restano nonostante le segnalazioni. «Purtroppo Facebook non rilascia nessun tipo di aiuto - spiega a Repubblica.it Paola Monticelli, social media manager del ristorante - si può solo segnalare. Il nostro rating è sceso da 4.9 su 5 a 3.6».

False recensioni anche su Facebook  Preso di mira il

Come spesso accade in queste occasioni, per un gruppo di “leoni da tastiera” che cercano in modo infimo di screditare un locale c’è tutto il gruppo di chi si connette a Facebook per far sentire la propria voce in difesa del ristorante a suon di commenti positivi: «Molti dei nostri clienti affezionati o che conoscono come lavoriamo - spiegano dal locale - hanno lasciato la loro recensione positiva per aiutarci a recuperare». Sicuramente saranno più veritieri questi ultimi post se è vero che sono clienti affezionati, ma se arrivano solo in risposta ad una spedizione punitiva, diciamo “per amicizia o solidarietà”, anche il loro valore non si sbiadisce un po’? Insomma, restiamo sempre in attesa di una coda di commenti equilibrata.
di Federico Biffignandi

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