venerdì 5 maggio 2017

Hotel e ristoranti fanno sistema per rilanciare il turismo

Hotel e ristoranti 

fanno sistema 
per rilanciare il turismo 

e lo stile italiano

Un’alleanza assolutamente inedita per l’Italia al centro dei lavori del “Premio Italia a Tavola”, che a Firenze ha riunito alcuni dei più qualificati esponenti del mondo dell’accoglienza. Ora si deve passare ai fatti


Cuochi, albergatori e produttori sono pronti a fare la loro parte per rafforzare il sistema turistico nazionale, mettendosi in prima linea per attuare le indicazioni del Piano strategico del turismo (Pst) recentemente varato dal Governo. Questa sorta di alleanza, assolutamente inedita per l’Italia, è stata al centro dei lavori del “Premio Italia a Tavola - Personaggio dell’anno” (#premioiat), che a Firenze ha riunito alcuni dei più qualificati esponenti del mondo dell’accoglienza e dell’ospitalità proprio per discutere per la prima volta proprio del Pst, su invito della nostra testata e di Confindustria Alberghi.

Alberto Lupini, Roberta Garibaldi, Simona Caselli, Alfonso Iaccarino, Dorina Bianchi, Giorgio Palmucci, Pasquale Diaferia e Anna Maria Tossani (foto: Nicola Impallomeni)
Alberto Lupini, Roberta Garibaldi, Simona Caselli, Alfonso Iaccarino, Dorina Bianchi, Giorgio Palmucci e Anna Maria Tossani (foto: Nicola Impallomeni)

Il dato di partenza, che ha trovato una soddisfazione unanime di esperti ed operatori, è che, finalmente, l’Italia ha un progetto per sostenere e sviluppare il turismo. E, sempre per sottolineare la novità di questo evento, per la prima volta il Piano del Governo è frutto di una condivisione con le Regioni (per superare l’assurda frammentazione di norme locali e politiche di promozione) ed ha al centro dei suoi obiettivi la valorizzazione di tutti i soggetti che rappresentano l’Enogastronomia, dai produttori agricoli ai ristoranti, senza dimenticare il mondo alberghiero.

Giusto ciò che da anni in tanti sollecitavamo per dare dei riferimenti certi e più valore ad uno dei comparti che maggiormente caratterizza lo stile di vita italiano, vero asset che sta alla base della propensione di molti stranieri a visitare il nostro Paese.

A raccogliere sollecitazioni e proposte c’era il sottosegretario Dorina Bianchi che ha la delega per il Turismo, per anni assente negli incarichi di Governo, a conferma di come l’attuale esecutivo sembri voler fare sul serio per sostenere una delle poche attività con segni positivi. E proprio all’on. Bianchi sono state rivolte precise richieste perché il Pst non resti uno dei tanti progetti mai realizzati, ma serva a valorizzare imprese che sono pronte a collaborare fra loro superando la separazione che per troppi anni ha come azzoppato il sistema. 

Tanti i temi sul tappeto, dalla tutela dei prodotti tipici alle strategie di rafforzamento della dimensione media di alberghi e ristoranti (ancora troppo piccoli e alle prese con troppe concorrenze sleali, dai bar ai b&b), dalla revisione di norme che in alcune regioni limitano ad esempio l’accesso di “esterni” ai ristoranti degli hotel fino alla necessità di organiche e coerenti iniziative di promozione che valorizzino il brand Italia.

Ora più che mai è tempo di passare dalle parole ai fatti. Occorre agire. Grazie al Pst c’è uno strumento per fare squadra e fare sistema. L’obiettivo che perseguiamo da anni. A Firenze, grazie anche all’impegno degli alberghi di avere rapporti sempre più stretti con la ristorazione, abbiamo avuto la conferma che le imprese sono pronte. Non ci sono più alibi. È tempo di passare all’alta politica.
di Alberto Lupini
direttore

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