La laureata in lettere
diventata gelatiera
A Caserta il laboratorio
di Pina Molitierno
A Caserta Pina Molitierno gestisce un laboratorio di gelato artigianale al 100%. Ogni materia prima è coltivata e utilizzata in prima persona, nessun composto già pronto, pulizia e capacità tecnica sopraffina
Giammai mesta quella lontana chiusura. Fu solo avvicendamento per efficace riposizionamento. Entusiasta, di cuore e di cervello, la visione del nuovo capitolo da scrivere. E pertanto, si diceva, la cessazione dell'attività al dettaglio ubicata sul pericolosamente sleeping corso principale di Caserta, fu preludio ad arguto ripensamento del business.
Stiamo parlando di Pina Molitierno, una laurea in lettere, gelatiera per passione con tecniche acquisite mediante approfonditi studi e training on the field là dove valevoli per davvero essi sono. Alle spalle il b2c e, da circa un anno, siamo al b2b. Insomma, retropasso consapevole da shop a store, il Vanilla Ice Lab. Laboratorio con equipment che abbina ergonomia a tecnologia; spazioso, circa 100 metri quadrati, lindo e funzionale.
E qui si fa il gelato, quello vero. Qui il gelato, ribadiamolo, lo si fa, non lo si assembla. Non sortisce da alchimie e non sortisce dal mettere insieme basi e preparati. Tutto, ma proprio tutto, parte dagli ingredienti primitivi, da quanto esiste in natura, non da quanto sortisce da lavorazioni pregresse. Il latte, per dire il pressochè irrinunciabile ingrediente basilare, non solo non è in povere e non proviene dall'estero, ma è proprio il latte nobile, quello ottenuto da mucche al pascolo nell'Appennino meridionale, con meticoloso disciplinare atto a stabilire le condizioni di allevamento e di mungitura.
Se di gusto frutta trattasi, e allora, molto semplicemente, con quella semplicità che sovente è difficile a farsi, si parte dalla frutta: le clementine dalla Calabria, i limoni dalla vicina Penisola Sorrentina e così via. E proprio con i limoni la gelatiera Pina Molitierno sta provvedendo al ripristino goloso e provvidenziale del sorbetto monodose vissuto come netting di palato allorquando, in funzione della successione delle portate, si vira da un gusto deciso ad un gusto totalmente diverso; a mo' di esempio, da un primo con pomodoro ad un delicato pesce bianco (solo di esempio, trattasi). Fattiva ed armoniosa la collaborazione con l'ateneno federiciano.
La clientela è costituita dalla ristorazione medio-alta ed alta campana, da pasticcerie e bar che, in provvidenziale analisi buy or make, preferiscono acquisire in outosourcing il top della qualità piuttosto che produrre mediocrità in casa. Il laboratorio, si diceva. Ma il laboratorio non è un bunker. Porte aperte, in senso figurato, s'intende. E pulsate, et aperietur vobis. Così arrivano clienti gourmet, abituali e nuovi e piuttosto che il cono da passeggio, vanno via con la vaschetta per godimento casalingo, amena e gioiosa la convivialità, in tempo differito. B2b, quindi, ma anche b2c dove, sia detto "c", ci sia consentita la facezia, vuole qui significare "cliente competente".
Per informazioni: www.vanillaice.it
Stiamo parlando di Pina Molitierno, una laurea in lettere, gelatiera per passione con tecniche acquisite mediante approfonditi studi e training on the field là dove valevoli per davvero essi sono. Alle spalle il b2c e, da circa un anno, siamo al b2b. Insomma, retropasso consapevole da shop a store, il Vanilla Ice Lab. Laboratorio con equipment che abbina ergonomia a tecnologia; spazioso, circa 100 metri quadrati, lindo e funzionale.
Pina Molitierno
E qui si fa il gelato, quello vero. Qui il gelato, ribadiamolo, lo si fa, non lo si assembla. Non sortisce da alchimie e non sortisce dal mettere insieme basi e preparati. Tutto, ma proprio tutto, parte dagli ingredienti primitivi, da quanto esiste in natura, non da quanto sortisce da lavorazioni pregresse. Il latte, per dire il pressochè irrinunciabile ingrediente basilare, non solo non è in povere e non proviene dall'estero, ma è proprio il latte nobile, quello ottenuto da mucche al pascolo nell'Appennino meridionale, con meticoloso disciplinare atto a stabilire le condizioni di allevamento e di mungitura.
Se di gusto frutta trattasi, e allora, molto semplicemente, con quella semplicità che sovente è difficile a farsi, si parte dalla frutta: le clementine dalla Calabria, i limoni dalla vicina Penisola Sorrentina e così via. E proprio con i limoni la gelatiera Pina Molitierno sta provvedendo al ripristino goloso e provvidenziale del sorbetto monodose vissuto come netting di palato allorquando, in funzione della successione delle portate, si vira da un gusto deciso ad un gusto totalmente diverso; a mo' di esempio, da un primo con pomodoro ad un delicato pesce bianco (solo di esempio, trattasi). Fattiva ed armoniosa la collaborazione con l'ateneno federiciano.
La clientela è costituita dalla ristorazione medio-alta ed alta campana, da pasticcerie e bar che, in provvidenziale analisi buy or make, preferiscono acquisire in outosourcing il top della qualità piuttosto che produrre mediocrità in casa. Il laboratorio, si diceva. Ma il laboratorio non è un bunker. Porte aperte, in senso figurato, s'intende. E pulsate, et aperietur vobis. Così arrivano clienti gourmet, abituali e nuovi e piuttosto che il cono da passeggio, vanno via con la vaschetta per godimento casalingo, amena e gioiosa la convivialità, in tempo differito. B2b, quindi, ma anche b2c dove, sia detto "c", ci sia consentita la facezia, vuole qui significare "cliente competente".
Per informazioni: www.vanillaice.it
di Vincenzo D’Antonio
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