Prato della Valle, monumentale piazza nel cuore di Padova, che custodisce pure la statua di Michele Savonarola, autore de tutte le cose che se manzano , ha un nuovo e gustoso punto di vista: il ristorante Fuel con il suo luminoso dehor a tutto vetro, al cui timone da pochi mesi c'è Andrea Rossetti in cucina. Patron è Antonio Greggio, che aveva in passato un locale-wine bar in provincia di Padova presso un distributore di carburante, appunto, e che ha colto l'occasione per trasferirsi presso una delle piazze più grandi d'Europa mantenendo il nome del precedente locale.
Una pluriennale esperienza in Italia e all'estero, poi 3 anni all’ “Osteria ai do campanili”: come stato salutare Martino Scarpa?
La mia esperienza all'estero mi è servita per confrontarmi con mondi differenti sebbene poi in Italia abbiamo una varietà di prodotti infinita che non ha nulla da invidiare ad altri paesi. Lasciare l'Osteria ai Do Campanili, non è stato facile e non è stata una decisione semplice. Avevo voglia di cambiamenti, approcciarmi a nuovi ingredienti come la carne (un ristorante di mare è più portato ai piatti di pesce, ndr) . Ad ogni modo che dopo tre anni era giusto che prendessi la mia strada. Martino è un collega straordinariamente intelligente, capendomi appieno, e questo ha fatto sì che siamo in ottimi rapporti, di grande amicizia e stima reciproca
Il confronto con il tuo predecessore, Gianluca Battistin, è d’obbligo…
La cucina di Gianluca è una cucina curata e fatta bene, ha fatto un grandissimo lavoro sia nel modo di operare sia nel collaborare con gli altri chef della brigata; la mia cucina si differenzia per leggerezza e ora punta sui toni acidi o leggermente amaricanti
Se dovessi descrivere la tua cucina con tre aggettivi?
Leggera, perché voglio che il mio cliente sia sì appagato nel gusto ma non appesantito. Ragionata: tutti i miei piatti sono studiati, hanno una logica. Nobilitante perché mi piace utilizzare materie prime che magari i più classificano, erroneamente, di secondo livello, cercando di elevarle. L'esempio è un piatto che abbiamo in menu: il gambero rosso, materia prima nobilissima, accostato alle creste di gallo, dove, paradossalmente, queste ultime sono il vero protagonista rispetto al gambero rosso del Mediterraneo.
Tra tutti i tuoi piatti quale che meglio ti rappresenta ?
Sicuramente è un piatto che ho pensato appena sono arrivato qui al Fuel, realizzato con del sedano rapa appena passato in forno, condito con un po' d'olio, trippa, sedano croccante, sarda affumicata e guarnito con fondo di vitello. E' un piatto leggero che, con pochi elementi poveri, restituisce un risultato molto interessante.
Un attrezzo di cui non puoi fare a meno?
Non posso fare a meno di pinzette e palettine, così posso lavorare con precisione e soprattutto con le mani pulite.
Progetti per il futuro prossimo?
L'obiettivo per ora è quello di migliorare giorno dopo giorno e far crescere e responsabilizzare tutta la brigata della cucina. Stiamo, inoltre, organizzando alcune “Cene a 4 mani”, dove avremo come ospiti alcuni tra i nostri più cari amici e colleghi, per condividere con loro e con i nostri clienti il piacere della cucina... in compagnia!
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