giovedì 28 settembre 2017

Il successo indiscusso delle bollicine


Il successo 

indiscusso 

delle bollicine

Le “bollicine” continuano a riscuotere sempre più successo: i vini frizzanti hanno conquistato le luci della ribalta da qualche anno a questa parte e devono la loro fortuna alla loro versatilità.
Leggeri e beverini, soddisfano diverse esigenze e per questo piacciono a molteplici categorie di consumatori, coinvolgendo ampie fasce d’età, diverse esperienze e formazioni, visto che anche i meno esperti possono facilmente apprezzare e comprendere le varie tipologie presenti sul mercato (sebbene Champagne, Prosecco e metodo classico siano i più diffusi).
L’Italia, in particolare, ha un ruolo da leone in questa rivincita delle bollicine: dal 2012 al 2016, infatti, nel Belpaese i consumi sono cresciuti del 6% in volume e dell’11,4% in valore (a fronte di una crescita del mercato globale pari all’1,3% in volume e del 5,3% in valore). Cifre che fanno ancora più impressione se si guardano i dettagli delle rese sui singoli mercati: il Prosecco, oltre ad andare fortissimo nel Regno Unito e negli Stati Uniti, è cresciuto molto anche in Cina, in Svezia e addirittura in Francia, nonostante la spietata concorrenza dello Champagne che Oltralpe, ovviamente, gioca in casa.
Il trend positivo, certificato dalla ricerca Wine Intelligence, è costante e per il momento non è affatto destinato a interrompersi. D’altra parte, la ragioni della forza di questa tipologia di vini è da ricercarsi non solo nel loro successo tra i consumatori, ma anche tra i distributori.
Si tratta dei vini “conviviali” per antonomasia: tradizionalmente utilizzati in circostanze festose, celebrazioni, occasioni speciali, gli spumanti sono ormai associati in maniera positiva allo stare insieme. Questo li rende particolarmente appetibili nel settore dell’industria alberghiera (il cosiddetto HoReCa) dove i distributori possono massimizzare facilmente il profitto; ma il loro successo e la loro facilità di consumo, li hanno resi merce preziosa anche nel settore dell’off-trade (negozi e supermercati) visto che le bollicine sono entrate stabilmente a far parte del carrello della spesa delle famiglie più o meno giovani.

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