Durella, vitigno veneto
usato per vini
fermi e spumanti
Vitigno a bacca bianca di tarda maturazione delle colline vulcaniche della Lessinia orientale, tra le province di Verona e Vicenza, è particolarmente adatto alla spumantizzazione per via dell’acidità elevata.
La Durella è segnalata a partire dal 1200 su manoscritti e statuti comunali quando era chiamata Durasena, dal latino “durus acinus”, con riferimento allo spessore della sua buccia. L’Acerbi (1825) rivela la presenza di una Durella coltivata nella provincia di Vicenza e una nell’Oltrepò con caratteristiche molto simili. Anche il Di Rovasenda nel 1877 e il Perez nel 1904 descrivono lo stesso vitigno coltivato nel Veronese. Più volte, in passato, è stato confuso con il Nosiola trentino.Fino agli anni Ottanta si vinificava con macerazione delle parti solide e quindi il vino si presentava acidulo, intensamente colorato e astringente e si prestava molto bene ad aumentare il tenore acido di altri vini. Verso gli anni Sessanta si passò alla vinificazione in bianco, ottenendo un prodotto molto gradevole.
Le sue uve sono all’origine del vino Monti Lessini Durello Doc (insignito della Doc nel 1987), declinato nelle quattro tipologie Durello, Durello Superiore, Durello passito e Durello spumante. Nel 1997 è nato il Consorzio del vino Lessini Durello, che riunisce i produttori e contribuisce alla valorizzazione non solo del vino, ma di tutto il territorio con la creazione della Strada del vino Lessini Durello.
Foto: www.durello.wine
di Piera Genta
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