Specialty Coffee
Per non rovinare
un caffè pregiato
La Specialty Coffee Association of America non ha mai avuto dubbi in proposito: più un caffè è pregiato e di qualità, più è facile rovinarlo con pratiche sbagliate in ogni fase della sua esistenza.
Uno Specialty Coffee è unico per definizione: solo una varietà monorigine coltivata in un luogo specifico, infatti, può essere definita tale. Intendiamoci, esistono miscele di altissima qualità che possono tramutarsi in caffè spettacolari, ma il gusto profondo e inimitabile di una bevanda estratta da chicchi provenienti da una singola piantagione porta con sé il Dna stesso del Paese da cui proviene, ed è quasi un’esperienza “mistica”!Jamaica Blue Mountain, Guatemala Antigua Pastores, Ethiopia Sidamo, Nicaragua San Juan sono tutte monorigini estremamente rare, pregiate ed esclusive che già a partire dal nome sanno evocare l’immagine di un angolo di mondo dove acqua, aria, terra, temperatura e altitudine si fondono in modo diverso e peculiare, dando vita ad un caffè che altrove non potrebbe semplicemente esistere.
Pochi conoscono nei dettagli la lunga lista di regole estremamente severe che precedono, accompagnano e seguono la raccolta del caffè di ciascun Paese: per ogni aspetto esiste un protocollo da applicare, un materiale da utilizzare, una quantità e una tempistica da rispettare al fine di garantire agli intenditori la corretta degustazione del caffè dei loro sogni anche dall’altra parte del pianeta. Per questo è bene riflettere su cosa avviene dopo la tostatura: il prezioso chicco di caffè deve essere conservato e macinato, prima dell’estrazione della bevanda.
I consumatori stessi, quindi, rappresentano una variabile “pericolosa” per un ristoratore che ha investito ingenti risorse in monorigini pregiate, ciascuna bisognosa di un singolo macinino: quanto tempo dovrà restare esposto all’aria un chicco di caffè prima di essere finalmente macinato e consumato? Può mantenere la stessa freschezza dopo ore, giorni, magari settimane di esposizione? Ovviamente no, e il risultato sarà un caffè magari ottimo, ma non conforme al suo immenso potenziale iniziale e alle grandi aspettative dei clienti.
Di conseguenza, ancora una volta, chi sceglie di abbracciare le cialde (ovviamente ecologiche e biodegradabili) come sistema di confezionamento e distribuzione ha una marcia in più rispetto agli altri, potendo beneficiare di un macinato fresco e puro fino al momento dell’apertura, perché sigillato in atmosfera controllata: addio sprechi, vecchi residui e perdita di qualità.
di Cristiano Canali
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