domenica 8 ottobre 2017

Tassazione chiara per il business in rete

Tassazione chiara 

per il business in rete
Italia, Spagna, Germania 

e Francia unite

I quattro Paesi europei hanno firmato un documento congiunto in cui chiedono di studiare strategie efficaci per attuare una tassazione equa alle aziende che fanno business sul web considerato il cambiamento in atto. La proposta a tre giorni dal vertice di Tallin su web tax e opportunità del digitale


«I nuovi modelli di business devono essere tassati efficacemente». A scriverlo sono Italia, Francia, Spagna e Germania firmando un documento congiunto redatto a pochi giorni dal vertice di Tallin sul digitale, dove i capi di Stato e di Governo Ue discuteranno della web tax e delle sfide ed opportunità del digitale.

(Tassazione chiara per il business in rete Italia, Spagna, Germania e Francia unite)

I quattro Paesi europei hanno posto questo obiettivo in considerazione del cambiamento profondo che è in atto nel mondo del mercato digitale che sta cambiando il modo di fare business e quindi il modo in cui deve essere tassato. Per questo, scrivono i Paesi firmatari, «serve una profonda revisione dell'attuale sistema di tassazione, per assicurare un fisco efficiente, equo e trasparente».

Italia, Francia, Spagna e Germania sono stati già autori dell'iniziativa che proponeva di tassare il fatturato delle imprese digitali e ora rilanciano anche sulla questione Iva. «Bisogna assicurare - sostengono - che lo stesso contenuto, bene o servizio sia soggetto a Iva nello Stato di consumo, senza pensare alla sua natura fisica o digitale perché bisogna fare in modo che i nuovi modelli di business siano tassati efficacemente. Non ha senso applicare un doppio standard che in ultima analisi altera le condizioni della concorrenza».

In merito alla faccenda web tax, il documento ribadisce l'approccio dell'Ecofin cioè che servono cambiamenti alla legislazione «per assicurare che i profitti tassabili siano attribuiti dove viene generato il valore, per evitare l'erosione della base imponibile e lo spostamento dei profitti». Bisogna però cambiare l'attuale sistema, «basato sullo stabilimento permanente» delle imprese, perché è un approccio non adatto al business digitale, che ha una ridotta presenza materiale. «Questo ha portato ad una situazione di mancate entrate per quei Paesi dove le aziende generano profitti in modo remoto, cioè con scarsa o nessuna presenza e spiana la strada a una evasione sistematica».

Secondo i quattro, «la Ue è il contesto più appropriato per definire un approccio comune che possa agire come leva per una soluzione globale perciò chiediamo al Consiglio di discutere e decidere in fretta - e sulla base della proposta della Commissione in linea con l'approccio G20/Ocse - le misure necessarie per affrontare le sfide della tassazione digitale, mentre sosteniamo il progresso tecnologico».

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