Fha 2018, focus
sul ristorante 3.0
In crescita il mercato
dei vini tropicali
78mila operatori da 100 Paesi, 119.500 metri quadri, 4mila espositori da 70 Paesi, 71 gruppi di padiglioni: questi i numeri di Foodnhotelasia, salone asiatico del commercio nel settore del cibo e dell’ospitalità.
Svoltosi a Singapore, l’appuntamento è ormai consolidato dal 1978; Fha è un salone che in 40 anni è cresciuto esponenzialmente, di pari passo con i settori del food e dell’hospitality in Asia. Fha si tiene ogni due anni e l’edizione 2018 ha riportato numeri da capogiro, fissando Singapore come capitale mondiale dell’Horeca dal 24 al 27 aprile 2018. Tuttavia Fha non è un semplice salone o una semplice fiera, ma un enorme laboratorio di innovazione.L’ente organizzatore, ovvero la Ubm, ha definito un percorso di ricerca in collaborazione con Euromonitor International, provider internazionale e indipendente di strategie di marketing. Obiettivo del progetto è quello di produrre un paper intitolato “Innovazioni intelligenti che trasformeranno il paesaggio del cibo e dell’ospitalità entro il 2020”. Lo studio ha restituito uno scenario molto interessante, soprattutto in merito ai mercati più sviluppati, dove i consumatori sono sempre più orientati verso le esperienze anziché i prodotti e sempre più attratti da scelte di consumo che corrispondono ai loro profili valoriali.
Non sono mancate inoltre novità e particolari approfondimenti rivolti al mercato italiano, come una presenza rafforzata di alcune regioni tra cui il Chianti. Da segnalare inoltre un aspetto che potrebbe condizionare anche le nostre future scelte di mercato, ovvero la diffusione della viticultura tropicale, con particolari approfondimenti per sommeliers e bartenders. Particolare attenzione meritano nazioni emergenti del vino che hanno stupito con i loro padiglioni, come la Thailandia (Siam Winery) e l’India (Grover ampa Vineyards).
Infine vanno registrate visioni futuristiche della ristorazione e dell’ospitalità, come le innovazioni digitali che trasformeranno l’esperienza di fruizione del ristorante 3.0, partendo dalla prodizione per arrivare alla produzione, al servizio al tavolo e al pagamento. Numerose le startup innovative presentate al Fha 2018 e numerosi i progetti che hanno stupito i visitatori e stuzzicato gli investitori.
Continental Equipment per esempio, ha presentato sistemi universali di stampa 3D del cibo, con soluzioni plug&play che possono personalizzare formati di pasta, dolci o cioccolato. Zerica ha presentato tavoli connessi che forniscono informazioni in tempo reale su drinks e pietanze. Ikc ha presentato una cucina automatizzata che riproduce fedelmente il “wok hei” tradizionale cantonese.
Un appuntamento da tenere in conto anche dalle nostre parti, considerando che il mercato asiatico, oltre ad essere un potenziale bacino di vendita, costituisce altresì un competitors e altrettanto un settore da cui acquisire innovazioni e tecnologie. Abbiamo chiesto a Ilaria Feo, napoletana, operatrice impiegata in una delle aziende espositrici, di scattare alcune foto e di aggiornarci sulle novità del salone, che vi abbiamo riportato nell’articolo. Arrivederci al 2020 da Singapore.
di Giovanni Romito
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