Pacchetti turistici,
c’è il testo definitivo
Confindustria
Alberghi:
Così, meno rischi
Il Consiglio dei Ministri ha diramato il testo definitivo relativo ai pacchetti turistici. L’ampliamento della nozione di “pacchetto turistico” e i contratti online tra le principali novità. Sorride Confindustria Alberghi.
In una nota ufficiale emessa in seguito alla seduta del Consiglio si legge che “si elimina il riferimento ai contratti conclusi nel territorio dello Stato proprio per coprire un ventaglio più ampio di fattispecie, e si chiarisce che sono ricompresi anche i contratti on-line, i pacchetti su misura ed i c.d. pacchetti dinamici”.Sottostanno inoltre alla legislazione sui pacchetti turistici le combinazioni di almeno due servizi di trasporto, alloggio, noleggio veicoli o altro servizio turistico (sempre facenti parte dello stesso viaggio) “se combinati da un unico professionista” oppure “anche se siano conclusi contratti separati con singoli fornitori di servizi turistici, siano acquistati presso un unico punto vendita”, o ancora se “offerti ad un prezzo forfettario”, oppure “pubblicizzati sotto denominazione di ‘pacchetto’”; e ancora, se “combinati entro 24 ore dalla conclusione di un primo contratto, anche con processi collegati di prenotazione on-line”.
Sempre nel comunicato ufficiale del Cdm si parla anche dell’ormai celebre “limite del 25%” affermando che, secondo il testo approvato dal CdM, non rientrano nella disciplina dei pacchetti turistici “le combinazioni in cui i servizi turistici diversi dal trasporto, alloggio e noleggio veicoli siano di scarsa rilevanza (non rappresentino almeno il 25% del valore della combinazione)”.
«Le modifiche intervenute - dichiara Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi - recepiscono le osservazioni che avevamo formulato in occasione dell'audizione dello scorso 24 aprile davanti alle Commissioni Speciali di Camera e Senato. È stato superato così il rischio che una formulazione imprecisa aprisse la strada a criticità interpretative che avrebbero potuto mettere a repentaglio attività che già oggi le strutture alberghiere legittimamente svolgono, come ad esempio l'animazione».
«Di tutto abbiamo bisogno nel nostro lavoro - ha proseguito Palmucci - meno che di rischiosi margini di incertezza o interpretazioni retrive capaci di limitare ed irrigidire l’offerta alberghiera. Viviamo in un contesto di competitività internazionale e l'adozione di soluzioni, che avrebbero avuto come risultato quello di impedire alle strutture alberghiere di fornire quei servizi connaturati all’alloggio che la clientela si attende di trovare, avrebbero rischiato di danneggiare la capacità del nostro Paese di misurarsi con i competitor».
«Il lavoro svolto dalla nostra Associazione durante questo lungo iter di recepimento è stato assiduo e tenace - dichiara Nardo Filippetti, presidente di Astoi Confindustria Viaggi - nonostante la nuova direttiva rappresenti senza dubbio un appesantimento per l’attività dei Tour Operator, possiamo sostenere che, in extremis ed anche grazie al lavoro svolto dalle Commissioni Speciali di Camera e Senato, siano state accolte alcune nostre osservazioni che, al contrario, il Mibact non aveva tenuto nelle dovuta considerazione. Qualora venga confermato l’impianto del testo entrato ieri in Cdm, nel quale sono state scongiurate anche evidenti forzature come quella della responsabilità solidale e sussidiaria delle agenzie di viaggi, possiamo dunque ritenerci parzialmente soddisfatti».
ITALIAATAVOLA
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