martedì 22 maggio 2018

Edit Hellesbock, chiara e più alcolica

Edit Hellesbock, 

chiara e più alcolica
Una birra “tedesca” 

da condividere



Èstata presentata da Edit, il recente polo gastronomico torinese, la nuova birra Edit Hellesbock, una birra che soddisferà quelli che cercano birre chiare e leggermente più alcoliche del normale. 

«L’ultima arrivata - descrivono i mastri birrai - si presenta con un colore giallo dorato contornato da una schiuma bianca decisamente persistente, al naso i sentori di cereale sono ben presenti grazie a una sapiente scelta dei malti in ricetta che oltre a regalare queste sensazioni olfattive sostengono l’alcolicità della birra (alc. 7,3%) anche al momento della bevuta, che si “chiude” con una leggerissima secchezza data dai luppoli».

(Edit Hellesbock, chiara e più alcolica Una birra tedesca da condividere)

Essendo la Edit Hellesbock completamente ispirata dalla tradizione birraria tedesca, sarà possibile degustarla nel tipico boccale in coccio tedesco detto “Mass”. Ma Edit non è solo birra. Acronimo di Eat drink innovate together, dall’apertura di novembre scorso vuole diventare un nuovo punto di riferimento nel panorama gastronomico nazionale offrendo un concept che unisce il gusto della sperimentazione a quello della condivisione. Come? Con uno spazio di due piani su una superficie complessiva di 2.400 mq che offre co-working e sharing economy, aperto al pubblico 7 giorni su 7 dalle 7.00 alle 2.00.

(Edit Hellesbock, chiara e più alcolica Una birra tedesca da condividere)

Parola d’ordine è “condivisione” come nel caso degli strumenti di produzione messi a disposizione dal birrificio artigianale e utilizzabili anche dai birrai itineranti, i cosiddetti gipsy brewer, per produrre e vendere la propria birra. Non solo, si riferisce anche ai momenti di consumo e all’esperienza che si potrà vivere all’interno dello spazio: dal pub collocato a fianco del birrificio con le sue 19 spine e un unico grande tavolo comune da 50 coperti, al ristorante al piano superiore con cucina a vista e un lungo bancone, al cocktail bar in mano ai ragazzi torinesi del famoso Barz8, fino alla vera e propria condivisione degli spazi come la Bakery, le 4 “cucine condivise” pensate sia come supporto concreto a start up di piccole società di catering che per eventi aziendali e show cooking.
di Giovanni Angelucci

Per informazioni: www.edit-to.com

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