Cortile Pepe,
nuova apertura
a Cefalù
Tutto il gusto
della materia prima
Nella cittadina normanna nota per il Duomo, il mare e la posizione privilegiata da cui scoprire le bellezze naturali del Parco delle Madonie, il turismo è importante tanto da averla resa meta molto frequentata in Sicilia.
Non mancano quindi ristoranti e bar, ma non c’era un locale di classe che fosse in pieno centro, modernamente elegante, con un ampio cortile interno all’aperto e specialmente con una cucina che partendo dalla materia prima quanto più sana, bio e anche macrobiotica creasse piatti poco elaborati, gustosi ed interpretati modernamente ma senza esagerare.
Gianni Lettica e Toti Fiduccia
L’ha aperto a gennaio Toti Fiduccia, ristrutturando un bel locale a pochi metri dal corso principale pedonale, mantenendo la muratura a faccia vista, arredandolo con forniture di design e valorizzando il cortile interno dove nelle belle stagioni si potranno gustare le portate del menu o limitarsi a prendere l’aperitivo o trascorrere il dopocena.
In realtà Cortile Pepe era nato nel 2015 nel sito che porta l’omonimo nome, ma con ambizioni moderate. Fiduccia viene da una famiglia che da tanti anni possedeva un ristorante storico e un bar, quindi ha l’esperienza giusta per gestire al meglio e far diventare Cortile Pepe un riferimento gastronomico. Il cuoco Gianni Lettica, un piemontese di origini napoletane, dopo avere trascorso anni in giro, anche all’estero, è approdato nel 2013 in Sicilia lanciando ristoranti che sono diventati ormai di nome e di successo.
Daniele Lettica
I coperti sono 40 più 50 nel dehors, il menu non comprende molti piatti, ma quelli giusti per permettere di apprezzare la proposta. Piatti che valorizzano la Sicilia gastronomica, con piccole escursioni verso preparazioni che ormai sono nell’esperienza di Lettica e del giovane pasticcere Giovanni Gullo.
Il nostro percorso è iniziato gustando il croccante e ben lievitato pane e la focaccia fatti in casa, immergendoli nell’ottimo olio extravergine d'oliva del territorio. Poi è arrivato un amuse bouche: Crema di melanzane, estratto di pomodoro, crumble di olive verdi, ottimo per aprire l’appetito.
Crema di melanzane, estratto di pomodoro, crumble di olive verdi
L’antipasto: Gambero scottato con soffice di patata e polvere di ricci, fusione di dolce del crostaceo, del cremoso della patata e del sapore di mare iodato dei ricci.
Gambero scottato con soffice di patata e polvere di ricci
Come primo i Ravioli di cernia, ciliegino bruciato e latte di baccalà. Qui la salsa del pomodoro, col suo gusto intenso, ha arricchito i ravioli home made.
Ravioli di cernia, ciliegino bruciato e latte di baccalà
A seguire gli Spaghetti con vongole e maiorchino, un particolare pecorino dei Peloritani che è anche Presidio Slow Food, un coraggioso ma valido accoppiamento.
Spaghetti con vongole e maiorchino
Il secondo è stato Tonno scottato, demi glace di manzo e cipolla rossa all’agrodolce, in cui il gusto di carne del sugo sposava il tonno morbidissimo.
Tonno scottato, demi glace di manzo e cipolla rossa all’agrodolce
Per i dessert Fiduccia non si è risparmiato, per cui ha ingaggiato un pasticcere: il bravo Giovanni Gullo, che sperimenta continuamente nuove creazioni. Abbiamo assaggiato Essenza di Sicilia, una fantasiosa rivisitazione della cassata siciliana: una mousse di crema di ricotta accompagnata da gocce di pistacchi e di marmellata di arance, che magari merita qualche aggiustamento per essere stellare.
Essenza di Sicilia
Per cui abbiamo insistito con il Giardino di vegetali e zafferano, vera opera d’arte, coacervo di sapori distinti ma ben amalgamati, realizzato con mousse di panna allo zafferano, terriccio di pasta frolla, gocce di aceto balsamico nell’impasto, ganasce di carota e cioccolato bianco, gelatina di rape rosse, broccoli cotti in acqua e zucchero.
Giardino di vegetali e zafferano
A questo punto, per avere conferma sull’abilità di Gullo, abbiamo voluto provare anche il Babà e tiramisù, un’ispirazione di babà non bagnato da rum bensì da acqua zuccherata, caffè e marsala, accompagnati da sbuffi di mascarpone, panna, caffè e marsala.
Babà e tiramisù
La carta dei vini comprende ben 400 etichette da tutto il mondo con le siciliane in maggioranza. Prezzi sull’economico rispetto al contesto e all’appagante proposta, meglio rivolgersi ai menu degustazione, ancora più convenienti e che permettono, inoltre, di assaggiare una molteplicità di pietanze. Sempre aperto.
Per informazioni: www.cortilepepe.it
Nessun commento:
Posta un commento