lunedì 14 gennaio 2019

Cioccolato, mirtilli e curcuma Alcuni alimenti aiutano la memoria

Cioccolato, mirtilli 

e curcuma
Alcuni alimenti 

aiutano la memoria 



Avere quelli che chiamiamo “vuoti di memoria” è una delle cose che più ci infastidisce e preoccupa. Tanti i metodi per non incappare in questo problema, tra cui una maggior attenzione all'alimentazione. 

Alcuni alimenti infatti, per le loro proprietà, aiutano la memoria se assunti regolarmente e se si inseriscono in una dieta equilibrata e sana. Ne ha parlato Elisabetta Menna, ricercatrice di Humanitas e dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr, in un’intervista a Fuori Tg, una rubrica del Tg3. Humanitasalute ha ripreso parte dell’intervista in un articolo che qui riprendiamo integralmente.

(Alcuni alimenti aiutano la memoria Cioccolato, mirtilli e curcuma i principali)


Come ciò che mangiamo influisce sulla nostra memoria e sul funzionamento del nostro cervello? Mirtilli, cioccolato, ortaggi, curcuma, cereali integrali, noci: sono alcuni degli alimenti amici della memoria. Sono alimenti con proprietà antiinfiammatoria e neuro-protettiva, fondamentali per preservare una buona memoria e possono aiutare a prevenire e rallentare l’insorgenza delle malattie del cervello. La curcumina contenuta nella curcuma, gli acidi grassi (omega 3 e 6) e le vitamine contenute nelle noci; i flavonoli del cacao e gli antiossidanti dei mirtilli.

Una dieta ricca di frutta e verdura, che comprenda anche questi alimenti, insieme ad attività fisica e al continuo allenamento della mente permette di proteggere la funzionalità del nostro cervello, ma è importante iniziare fin da giovani.

Si parla spesso di prevenzione dei tumori e delle malattie cardiovascolari mentre ci si concentra meno sulla prevenzione delle malattie del cervello, invece è altrettanto importante prima di arrivare a uno stadio di patologia conclamata dove chiaramente non si può fare a meno dei farmaci.

Dimenticare un nome, non ricordarsi dove si sono messe le chiavi sono imprevisti che possono capitare a tutti. È bene però porre attenzione e questi segnali e se si prolungano nel tempo parlarne con il proprio medico.

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