LA GIUNTA REGIONALE
INVIA AL CONSIGLIO IL DDL
DI MODIFICA E INTEGRAZIONE
DELLE NORME IN MATERIA
AGRITURISTICA
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al turismo Federico Caner, ha dato
oggi il via libera al disegno di legge che modifica e integra la normativa regionale in
materia di agriturismo, turismo rurale, fattorie didattiche ed enoturismo.
La proposta di DdL sarà ora trasmessa per l’esame alle competenti Commissioni del
Consiglio regionale e per la successiva approvazione in aula.
“L’offerta agrituristica regionale – spiega l’assessore – sta conoscendo una notevole
crescita di interesse e di adesione, a conferma delle potenzialità, ancora da esplorare
compiutamente, della domanda di ‘vacanze esperienziali’, a contatto con la natura e
l’ambiente, alla ricerca delle tipicità dei prodotti, dei luoghi e dei modi di vivere più
sani e naturali. Gli operatori del settore e le associazioni di categoria hanno
evidenziato l’opportunità di ampliare l’offerta stessa, di favorire l’accesso per gli
agriturismi alle attività di turismo rurale, prevedendo nuove iniziative e la
semplificazioni per la somministrazione e l’ospitalità, una gamma maggiore di prodotti
veneti di qualità e del territorio, oltre all’inserimento nella legge regionale dell’attività
enoturistica già contemplata dalla normativa nazionale. Abbiamo quindi deciso di
mettere mano alla legge regionale che disciplina il settore e che risale al 2012”.
“L’obiettivo – prosegue Caner – è favorire e permettere la diversificazione dei servizi
offerti dalle imprese agricole, anche per far fronte alla crisi provocata dalla pandemia
di Covid-19. Con questo provvedimento normativo si punta ad aumentare i redditi
degli imprenditori, a migliorare e ampliare l’offerta a clienti e turisti, a valorizzare e
far conoscere le produzioni enogastronomiche tradizionali e locali, a diffondere la
conoscenza della cultura contadina e della vita rurale, ad accrescere la fruibilità e la
conoscenza del territorio da parte di turisti e cittadini e, nel contempo, a salvaguardare
e tutelare l’ambiente”.
A fine 2019 operavano 1.468 aziende agrituristiche riconosciute e i dati sono destinati
a crescere, in considerazione della continua domanda di nuovi riconoscimenti.
Il record di strutture è detenuto dalla provincia di Verona con oltre il 30% delle
strutture, seguita da Treviso con il 21%, Vicenza con il 15%, Padova 12%, Venezia e
Belluno con il 9% e Rovigo con il 3%. Più del 65% degli agriturismi regionali offre
servizi di ospitalità in camere, alloggi o agri-campeggio.
A tale dinamicità del settore ricettivo agrituristico corrisponde, come detto, un
crescente interesse per questa forma di vacanza: nel 2019 sono state registrate oltre 1,6
milioni di presenze con un aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente.
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