Pellegrini, dalla mensa
al delivery
per diversificare
il business
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Il Gruppo Pellegrini acquisisce Mymenu |
Dalla collettiva al delivery, Pellegrini diversifica il business. Il Gruppo milanese fondato nel 1965, nell’anno della pandemia non è rimasto con le mani in mano. E dopo aver acquisito il 100% di Industrial Food Mense, ora mette le mani su Mymenu.
Cambio di strategia
Una scelta strategica per Pellegrini, conosciuto per il suo servizio di mensa aziendale, che grazie all’acquisizione di Mymenu, primo operatore italiano del settore dopo i big internazionali. Specializzazione: consegna del pasto anche fuori dal luogo di lavoro. «Vogliamo proporre alle aziende, ai loro dipendenti e anche alle loro famiglie un insieme di servizi di ristorazione, un pasto personalizzato che il dipendente piò consumare in mensa, in uno spazio di coworking o a casa», ha affermato Valentina Pellegrini al Corriere della Sera, vicepresidente della società.
Per farlo, Pellegrini ha investito massicciamente in Kitchen Lab, il laboratorio di ricerca e sviluppo dove verranno preparati i piatti da consegnare alle aziende sulla base dell’ordine che il dipendente andrà a fare avvalendosi della piattaforma tecnologica dedicata. Servizio che ha richiesto a Pellegrini di dotarsi di nuovi spazi: un immobile di 1.700 mq alle porte di Milano; il primo di una serie.
Come funziona il servizio
La consegna dal pasto avverrà con diverse modalità: dalla consegna alla reception dell’ufficio alla distribuzione automatizzata passando per l’home delivery e la spedizione a chi utilizza spazi di coworking. All’interno degli spazi aziendali dei partner, Pellegrini installerà anche dei locker isotermici dove il dipendente potrà ritirare il pasto. Soluzione ideale per le piccole aziende che non possono dotarsi una mensa vera e propria.
«Con Mymenu diventiamo l’unico operatore in Italia ad avere il controllo totale della filiera del settore della ristorazione: presidiamo il pasto dall’ingrediente fino alla tavola anche di casa e questo rappresenta una garanzia nei confronti dei consumatori finali», ha spiegato Pellegrini. Ad allargare l’offerta, il portfolio di oltre 600 ristoranti già associati a Mymenu. italiaatavola
Cambio di strategia
Una scelta strategica per Pellegrini, conosciuto per il suo servizio di mensa aziendale, che grazie all’acquisizione di Mymenu, primo operatore italiano del settore dopo i big internazionali. Specializzazione: consegna del pasto anche fuori dal luogo di lavoro. «Vogliamo proporre alle aziende, ai loro dipendenti e anche alle loro famiglie un insieme di servizi di ristorazione, un pasto personalizzato che il dipendente piò consumare in mensa, in uno spazio di coworking o a casa», ha affermato Valentina Pellegrini al Corriere della Sera, vicepresidente della società.
Per farlo, Pellegrini ha investito massicciamente in Kitchen Lab, il laboratorio di ricerca e sviluppo dove verranno preparati i piatti da consegnare alle aziende sulla base dell’ordine che il dipendente andrà a fare avvalendosi della piattaforma tecnologica dedicata. Servizio che ha richiesto a Pellegrini di dotarsi di nuovi spazi: un immobile di 1.700 mq alle porte di Milano; il primo di una serie.
Come funziona il servizio
La consegna dal pasto avverrà con diverse modalità: dalla consegna alla reception dell’ufficio alla distribuzione automatizzata passando per l’home delivery e la spedizione a chi utilizza spazi di coworking. All’interno degli spazi aziendali dei partner, Pellegrini installerà anche dei locker isotermici dove il dipendente potrà ritirare il pasto. Soluzione ideale per le piccole aziende che non possono dotarsi una mensa vera e propria.
«Con Mymenu diventiamo l’unico operatore in Italia ad avere il controllo totale della filiera del settore della ristorazione: presidiamo il pasto dall’ingrediente fino alla tavola anche di casa e questo rappresenta una garanzia nei confronti dei consumatori finali», ha spiegato Pellegrini. Ad allargare l’offerta, il portfolio di oltre 600 ristoranti già associati a Mymenu. italiaatavola
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