Aumento costi filiera del vino,
Valpolicella Classico
rischia l'uscita dal mercato
Daniele Accordini, dg di Cantina Valpolicella Negrar: “Impensabile perdere il vino del territorio per eccellenza, urgono interventi per calmierare i rincari ed il riequilibrio delle rese produttive”Negrar di Valpolicella (VR), 9 febbraio 2022. Una congiuntura economica senza precedenti sta mettendo a rischio la sopravvivenza del Valpolicella Classico. “Il rischio di perdere il vino del territorio per eccellenza è reale", afferma Daniele Accordini, dg ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar, nonché presidente di The Wine Net, rete di 7 cantine cooperative italiane sorta nel 2017 con l'obiettivo di unire le forze per presentarsi in modo più efficace nel mondo e di cui è stata promotrice proprio la cantina cooperativa negrarese. Lo scorso 7 febbraio, la rete ha presentato un'analisi della situazione attuale dei prezzi che il mondo del vino sta affrontando ed i risultati sono poco confortanti, in particolare per il Valpolicella Classico.
Se un vino esce dagli scaffali, difficile farlo ritornare. “La Valpolicella – spiega Accordini - lavora su tre tipologie diverse, Valpolicella Classico, Ripasso ed Amarone, posizionate in tre fasce diverse di prezzo. Su tutte, oltre agli aumenti dei costi dell’energia, delle materie prime e di materiali come bottiglie e cartone, pesano gli aumenti dei prezzi delle uve e dei vini sfusi, aumentati nell'arco di 7/8 mesi di circa il 50 per cento. La denominazione nel 2021 ha avuto un exploit di vendite e questo ha determinato un calo netto delle scorte, soprattutto del Valpolicella fresco, penalizzato nella produzione a favore di Ripasso e Amarone, che offrono un più ampio margine di guadagno ai produttori e di cui sono state ridotte le rese.
Uno scorcio della Valpolicella |
Ufficio Stampa Cantina Valpolicella Negrar
Gaiares di Marina Meneguzzi – cell. 348.3127174
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