sabato 12 febbraio 2022

Quando la Regina Elisabetta mangiava italiano: i ricordi di chef Derflingher

 

Quando la Regina Elisabetta 

mangiava italiano: i ricordi 

di chef Derflingher

Cuoco a Kensington Palace dal 1987 al 1990, il presidente di Euro-Toques International e Italia svela le abitudini alimentari di Elisabetta II d'Inghilterra in occasione del Platinum Jubilee

di Gabriele Ancona
vicedirettore

Con la scomparsa del padre Giorgio VI a Sandringham House il 6 febbraio 1952, la figlia Elisabetta ascende al trono del Regno Unito, dell’Irlanda del Nord e di tutti i reami del Commonwealth all’età di 25 anni. Viene incoronata nell’Abbazia di Westminster il 2 giugno dell’anno seguente. Una regina longeva che regna da 70 anni polverizzando ogni record. Il Platinum Jubilee lo conferma. Una sovrana forte, risoluta e tenace che ha incontrato decine tra Capi di Stato, Primi ministri, sovrani e Pontefici. Una donna dalla salute di ferro che il 21 aprile compirà 96 anni. Salute, longevità e alimentazione vanno a braccetto. Le sue abitudini a tavola è probabile siano uno degli assi portanti di questo garbato vigore.

La Regina Elisabetta II d'Inghilterra  Enrico Derflingher, il cuoco della Regina racconta

La Regina Elisabetta II d'Inghilterra

Il concorso dell'Ambasciata

Enrico Derflingher, presidente di Euro-Toques International e Italia, ci può aiutare a far luce sulle abitudini alimentari della Regina essendo stato Cuoco di Corte a Kensington Palace dal 1987 al 1990. «Avevo 26 anni – ricorda – Sono arrivato a Londra vincendo un concorso indetto dall’Ambasciata italiana a cui si presentarono 10 mila persone. Pensavo fosse per un posto di lavoro lì e invece mi sono ritrovato alle dipendenze della Royal Family». Per la prima volta un italiano entrava da protagonista nelle cucine di Buckingham Palace. Prima solo cuochi inglesi e francesi, dopo Derflingher solo inglesi. «In cucina una brigata di 25 professionisti, che si rimpolpava in occasione dei pranzi ufficiali – spiega - ma ho frequentato tutte le residenze, da Windsor a Sandringham, a Balmoral, dove arrivavo per primo per organizzare il lavoro e mettere a punto ogni dettaglio». E i dettagli a Palazzo sono sfumature di peso, che rappresentano l’ossatura della quotidianità, non solo in cucina.

Etichetta e protocollo

«In effetti – sottolinea Derflingher – la realtà è complessa e c’è un rigido protocollo da apprendere e assorbire. Le regole di base mi sono state spiegate dal nostro Ambasciatore, ma in seguito è intervenuta la Segreteria Privata, un ufficio dedicato. Sua Maestà è precisa, ligia al dovere, dotata di sottile humor. Le si deve solo rispondere se interpellati: è lei che parla. E mai voltarle le spalle». Elisabetta II è la prima monarca della storia britannica a reggere un trono per 70 anni, nella classifica globale la quarta in assoluto dopo Luigi XIV di Borbone (72 anni e 110 giorni, fine del regno 1715), Rama IX di Thailandia (70 anni e 126 giorni al 2016) e Giovanni II del Liechtenstein (70 anni e 91 giorni; termine 1929). Ci sono margini per avanzare in graduatoria.

Dieta sana, bilanciata, regolata

L’alimentazione, a conti fatti, risulta quindi un pilastro fondamentale della longevità. «Alla base – annota Enrico Derflingher – tutti prodotti a km zero provenienti dalle proprietà e dagli allevamenti della Casa Reale: latte, burro, panna, agnelli, carne vaccina, pescato, compresi i salmoni, che poi era mia cura affumicare. Una dieta sana, bilanciata e regolata. È una persona molto abitudinaria. Fa colazione con il pane integrale, i fiocchi d’avena e un mezzo pompelmo, ama molto le zuppe e il porridge, beve il tè alle cinque accompagnato da sandwich con salmone, cetriolo, panna acida; anche qualche biscottino integrale, ma in genere è più orientata sul salato. Verso le sette tutte le sere si concede un aperitivo, di solito con un gin tonic o con una bollicina. Alle otto in punto a tavola. Un whisky dopo cena è di rito. Da sottolineare che gli spirits sono produzioni limitate per la Casa Reale».

  

TEST

Stop ad aglio e cipolle

Come ha ricordato Enrico Derflingher, la Regina Elisabetta è persona che non deroga alle abitudini. La sua dieta anche oggi è invariata, coma ha ricordato Darren McGrady - «un amico, abbiamo lavorato insieme» - chef a Buckingham Palace per anni. Pranza alle 13,00 con pesce, come per esempio una sogliola grigliata su un letto di spinaci o con zucchine o un pollo alla griglia con insalata. Alla sera la carne delle fattorie. La preferita è una bistecca gaelica, servita con salsa di funghi, panna e whisky. Banditi aglio e cipolla. Un piatto che ha fatto storia è stato un risotto che Derflingher ha realizzato per un cena ufficiale, a fine 1989, presenti Michail Gorbaciov, Ronald Reagan, Capi di Stato e sovrani europei. Per la Regina è stato il migliore che avesse mai mangiato in vita sua.

La pentola e il Risotto

«Rompendo il protocollo mi chiamò in sala chiedendo cosa avrei voluto di regalo – ricorda – Chiesi la pentola con cui lo avevo cucinato. Era della Regina Vitttoria. Con questa ricetta, il Risotto Regina Vittoria, ho vinto il titolo di Miglior Cuoco d’Italia, d’Europa e del Mondo. L’ho cucinato alle Olimpiadi di Pechino e di Londra, ai Mondiali di Calcio in Sudafrica e in occasione del matrimonio del Principe William, il nipote della Regina. La ricetta? Riso Carnaroli Campo dell’Oste con bollicina italiana, timo, maggiorana, burro di malga, Parmigiano Reggiano 24 mesi e gamberi rossi di Mazara del Vallo». Dopo l’esperienza londinese, dal 1990 al 1992, Enrico Derflingher è stato chiamato alla Casa Bianca da George H. W. Bush. Il risotto deve aver conquistato anche lui: era il vicepresidente degli Stati Uniti quando ha accompagnato Reagan a Londra.

Il Risotto Regina Vittoria di Derflingher Enrico Derflingher, il cuoco della Regina racconta

Il Risotto Regina Vittoria di Derflingher

Nuovi scenari?

Ultima nota. «Quando sono stato chiamato a Corte – annota Derflingher – girava una battuta. Era stato scelto un cuoco giovane in modo che potesse tornare quando il Principe Charles sarebbe diventato Re». Il recente endorsement di Elisabetta II a favore di Camilla come “Regina Consorte” sta prefigurando nuovi scenari per Enrico Derflingher.
Nel frattempo, God Save the Queen. IAT

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