mercoledì 22 gennaio 2025

Nova Gorica e Gorizia: due città, un'anima sola

 

Nova Gorica e Gorizia: due città, un'anima sola per la cultura europea

Nova Gorica e Gorizia sono la Capitale Europea della Cultura 2025, unendo Italia e Slovenia in un progetto transfrontaliero. Con eventi, mostre e tradizioni comuni, celebrano la storia, la cultura e la convivenza tra i due paesi .Due città molto diverse, basti dire che per Gorizia la nascita ufficiale risale al 1001, mentre Nova Gorica fu edificata "solo" nel 1948

Nova Gorica e Gorizia: due città, un'anima sola per la cultura europea

Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della Cultura 2025. Un titolo che le due città si sono meritate perché esempio di convivenza dopo le tragedie del Novecento e di armonia in questi tempi calamitosi. Due città, una in Slovenia e l'altra in Italia, un solo obiettivo: essere la prima Capitale europea transfrontaliera della cultura. Due città adiacenti che dal 2004, anno dell’entrata della Slovenia nella Ue, interagiscono non più separate dal confine. Due città molto diverse, basti dire che per Gorizia la nascita ufficiale risale al 1001, mentre Nova Gorica fu edificata nel 1948, subito dopo il secondo conflitto mondiale. La prima volta che la capitale Europea della Cultura è transfrontaliera.

Alla scoperta di Gorizia

Gorizia è un’elegante città ai confini orientali dell’Italia, caratterizzata da una forte impronta architettonica mitteleuropea anche perché fu sotto il domino degli Asburgo dagli inizi del ‘500 fino al 1918. Un territorio, quello goriziano che per oltre quattro secoli fu unito: la drammatica cesura avvenne nel 1945 quando il confine tra Ovest ed Est calò inesorabile creando situazioni surreali, come abitazioni con il soggiorno in Italia e la cucina in Jugoslavia, o cimiteri tagliati dalla frontiera. Nova Gorica, nata nel 1948, moderna e funzionale, è nota anche per i suoi casinò ma soprattutto per le bellezze naturali dei suoi dintorni.

Nova Gorica e Gorizia: due città, un'anima sola per la cultura europea

Il centro storico di Gorizia visto dall'alto

La prima cosa che si nota di Gorizia arrivando dall’autostrada è l'imponente sagoma dell’antico castello che spicca sulla cima di un colle nel cuore della città, simbolo di una storia millenaria e poco conosciuta. Il maniero contiene un’interessante sala didattica dedicata al periodo medievale, oggi implementata da dispositivi di realtà aumentata, che raccontano le vicende dei Conti di Gorizia che dominavano su un vastissimo territorio, che andava dall’Istria fino al lago di Garda.

Il castello è circondato da un incantevole borgo che ospita l’interessante Museo della Grande Guerra. Il conflitto infatti vide la città teatro delle più sanguinose battaglie tra l’esercito italiano e quello austriaco. Le memorie dell’apocalisse 15-18 costellano tutto il territorio. A un quarto d’ora di auto da Gorizia ecco la colossale scalinata di Redipuglia.

Nova Gorica e Gorizia: due città, un'anima sola per la cultura europea

A un quarto d’ora di auto da Gorizia la colossale scalinata di Redipuglia

Altri piccoli musei del Primo conflitto mondiale si trovano proprio a Redipuglia e sulla cima del Monte San Michele dove, accanto a grandi gallerie e cannoniere costruite dagli italiani, c’è un piccolo ma straordinario museo in realtà virtuale, che mostra lo svolgersi della 11 battaglie dell’Isonzo. Un attrezzato Museo della Grande Guerra sorge anche in Slovenia, a Caporetto (in sloveno Kobarid).

Nova Gorica e Gorizia: due città, un'anima sola per la cultura europea

Gorizia, Isonzo e Giardino Viatori (Foto: Fabrice Gallina)

Il centro storico di Gorizia è piacevole: in piazza De Amicis ecco, nel settecentesco palazzo Attems Petzestein, la Pinacoteca degli ex musei provinciali che espone un’antologica su Andy Wharol fino al 4 maggio; poco lontano il Museo di Santa Chiara in corso Verdi, che ospita una mostra su Giuseppe Ungaretti che proprio sul Carso Goriziano, durante la Grande Guerra scrisse liriche indimenticabili. Si tratta di una rassegna in due sedi: a Gorizia un’esposizione didattica e biografica, mentre a Monfalcone si può ammirare la sezione dedicata alla pittura italiana del Novecento, con capolavori di Boccioni e Casorati.

Tornando a Gorizia non può mancare una passeggiata nell’antica e animata via Rastello ai piedi del castello, fino ad arrivare alla statua di Carlo Michelstaedter, personaggio emblematico di Gorizia, scrittore e pittore, filosofo, che scrisse giovanissimo una pietra miliare del pensiero mitteleuropeo e morì suicida a soli 23 anni. A lui è dedicata una sezione nel Museo didattico della Sinagoga di Gorizia.

Alla scoperta di Nova Gorica

Nova Gorica, è una città dinamica e moderna, base di partenza per luoghi assolutamente interessanti, a cominciare dall’interessante Museo della Grande Guerra di Caporetto e dallo strepitoso lago di Bohinj raggiungibile anche con un pittoresco treno storico che parte dall’asburgica stazione ferroviaria della Transalpina, la cui piazza è emblema di GO!2025 e che l’8 febbraio sarà il palcoscenico di un incontro tra il presidente italiano Sergio Mattarella e quella slovena Nataša Pirc Musar, che sancirà l’inizio delle centinaia di eventi che costelleranno il 2025 nelle due città.

Nova Gorica e Gorizia: due città, un'anima sola per la cultura europea

Nova Gorica (Foto: Alan Kosmac)

Ricchissimo il programma per tutto l’anno, con centinaia di eventi: mostreeventiincontriperformancesdanzamusica e molto altro riempiranno teatri, luoghi della culturastrade e piazze non solo delle due città ma anche dell’intero Friuli Venezia Giulia e dei dintorni di Nova Gorica, in un calendario in progress di cui si potranno avere tutti i dettagli dal sito ufficiale.

Da non perdere in Slovenia il Santuario della Castagnevizza, in cui fu sepolto nel 1836 il Re di Francia Carlo X di Borbone dopo l’esilio a Gorizia, e la Valle del Vipava, terra dei vigneti e frutteti fra cui sono incastonati deliziosi borghi.

Nova Gorica e Gorizia: due città, un'anima sola per la cultura europea

La Valle del Vipava

Chi ama lo sport lungo l’Isonzo troverà anche una deliziosa “riviera” sull’Isonzo, molto attrezzata e ospitale, in cui si svolgono affollati campionati di canoa e kayak. Da Nova Gorica chi ama la bici può risalire tra panorami mozzafiato la valle dell’Isonzo, fiume dalla stupefacente color turchese, che nasce in Slovenia e sfocia in Italia e unisce emblematicamente non solo Gorizia e Nova Gorica ma l’Italia e la Slovenia.

Cosa si mangia tra Gorizia e Nova Gorica

Ricette italiane, friulane, austriache, slovene, ma anche ungheresi e tedesche: tramandate da generazione in generazione, rielaborate, a volte contaminate, a volte invece rimaste perfettamente intatte, contribuiscono oggi a dare alla gastronomia goriziana gusti e aromi che la rendono veramente unica. Una cucina decisamente interessante in cui confluiscono sapori e profumi della Mitteleuropa, che viene accompagnata da vini eccellenti, i Doc del Colliodell’Isonzo e del Carso unanimemente conosciuti fra i migliori d’Italia: fra i bianchi profumati FriulanoRibolla GiallaMalvasiaSauvignonPinot bianco e grigio e il prezioso Picolit vino da meditazione, fra i rossi, corposi CabernetMerlotPinotRefosco.

Nova Gorica e Gorizia: due città, un'anima sola per la cultura europea

Il territorio di Gorizia è ricco di vini tipici (Foto: Gianpaolo Scognamiglio)

Tipico piatto goriziano è il prosciutto, cotto nel pane, che spolverato di cren grattugiato, può fungere anche da piatto unico per il pasto di mezzogiorno. Fra i primi, minestre gustosissime e uniche in quanto a sapore sono la Jota (un minestrone di capucci acidi, patate, fagioli e carne o cotenne di maiale) e la friulana minestra di orzo e fagioli. Direttamente dalla Mitteleuropa, sono gli squisiti gnocchi di pane. D’inverno, nelle trattorie si trovano Muset e brovade (cotechino con rape bianche grattuggiate e fermentate nella vinaccia), Gulasch (piccante, in infinite variazioni); Kaiserfleisch (carne di maiale affumicato, cosparso di cren fresco e accompagnato con crauti o gnocchi di pane).

Come contorno, Patate in tecia (rosolate a lungo in padella con tanta cipolla) e Chiffel (piccole mezzelune fritte fatte con un impasto simile a quello dei gnocchi). Fra i dolci impera la Gubanatorta simbolo di Gorizia, delizioso rotolo di pasta sfoglia ripieno di frutta secca, uva passa, cedro candito, pinoli e noci: deliziosa.

Nova Gorica e Gorizia: due città, un'anima sola per la cultura europea

Gubana, la torta tipica di Gorizia (Foto: Fabrice Gallina)

A Nova Gorica le tradizioni non sono molto diverse, con una maggiore prevalenza però delle specialità balcaniche: la Jota, squisita minestra a base di crauti; gli Zlikrofii, sorta di saporitissimi ravioli con ripieno di patate tipici di Idria; i tipici e gustosi Cevapcici, rotolini di carne di manzo e agnello tritata finemente e condita con sale, spezie e aromi; la Lubianska, fette di carne impannata con dentro formaggio e prosciutto cotto); la Kranjska klobasa, gustosissima salsiccia della Carniola.

Ad accompagnare questi ed altri deliziosi piatti, gli eccellenti vini delle colline della Brda. Accanto alla cucina tradizionale di stampo autenticamente rustico, casalingo e genuino, Nova Gorica e i sui dintorni offrono straordinarie escursioni culinarie nelle cucine di alcuni fra i più interessanti e innovativi chef sloveni che in questo territorio in loro conosciutissimi locali.

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