lunedì 16 maggio 2016

SV TASTING LAB: AGLIANO ATTO PRIMO

SEMINARIO VERONELLI

Tasting Lab: 

Aglianico, atto primo

IN LE NOTIZIE • MAGGIO 2016 • DI 

Primo d’una serie di incontri dedicati a questo straordinario vitigno, la degustazione del ciclo SV Tasting Lab Aglianico, atto I: la Campania – prevista per mercoledì 11 maggio 2016, ore 21.00 – propone una panoramica sulle diverse personalità dei vini da uve aglianico prodotti nei principali terroir della regione Campania.
Se il nebbiolo è il più nobile vitigno a bacca rossa del nord Italia e il sangiovese è la più prestigiosa varietà del centro, la palma di migliore cultivar del sud va sicuramente all’aglianico. Se si volesse disegnare una  mappa per individuare la diffusione di questo vitigno nel nostro Paese, essa abbraccerebbe l’Italia meridionale lungo il 41° parallelo, partendo dalla Campania, attraversando la Basilicata per giungere fino in Puglia, da qui continuando con una piccola escursione finale nel confinante Molise. Questa fascia attraversa un esteso sistema vulcanico che, da ovest verso est, interessa l’area di Roccamonfina, quella di Taurasi e il Vulture per poi spegnersi nei calcari dell’altopiano delle Murge.
Fattoria La Rivolta
I vigneti a conduzione biologica di Fattoria La Rivolta (Torrecuso, Benevento)
In effetti, è sui terreni vulcanici, ricchi di oligoelementi e minerali, che l’aglianico sembra dare il meglio di sé, perché su questi suoli riesce ad esprimere tutta la sua potenza, ben temperata da una superiore dose di eleganza che ne esalta tutta la finezza e nobiltà.
A  Taurasi l’aglianico ha trovato anche suoli argillosi e calcarei capaci di dar vita a vini forti, carichi di polifenoli e caratterizzati da un ottimo equilibrio tra tannini e antociani, elemento indispensabile per garantire qualità ed elevata potenzialità di invecchiamento.
Un vitigno del sud, abbiamo detto, ma certo non un vitigno mediterraneo, se si considera che tutte le zone di produzione più importanti si collocano nell’entroterra, ad altimetrie comprese tra alta collina e prima montagna; zone caratterizzate daclimi freschi, continentali, nei quali l’aglianico presenta un lungo e graduale processo di maturazione che gli consente di sintetizzare preziose componenti aromatiche.
Questi i vini selezionati dal Seminario Veronelli per la degustazione di mercoledì 11 maggio 2016:
Taburno Aglianico Riserva Iovi Tonant 2011
Masseria Frattasi (Montesarchio, Benevento)
Aglianico del Taburno Riserva Terra di Rivolta 2012
Fattoria La Rivolta (Torrecuso, Benevento)
Taurasi Tenute di Altavilla 2010
Villa Matilde (Cellole, Caserta)
Irpinia Aglianico Vigna Quattro Confini 2013
Benito Ferrara (Tufo, Avellino)
Taurasi Naturalis Historia 2008
Mastroberardino (Atripalda, Avellino)
Irpinia Aglianico Terra d’Eclano 2013
Quintodecimo (Mirabella Eclano, Avellino)
Maroccia Paestum Rosso 2011
San Giovanni (Castellabate, Salerno)
Omaggio a Gillo Dorfles Paestum Aglianico 2012
San Salvatore 1988 (Giungano, Salerno)

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