Natura, cultura
e territorio trionfano
a Vino in Villa Festival
I borghi tra Conegliano e Valdobbiadene
hanno ospitato incontri e dibattiti sul tema “Natura e Cultura” con degustazione finale delle eccellenze dell’ultima annata del Prosecco Superiore Docg al Castello di San Salvatore
hanno ospitato incontri e dibattiti sul tema “Natura e Cultura” con degustazione finale delle eccellenze dell’ultima annata del Prosecco Superiore Docg al Castello di San Salvatore
Grande successo per “Vino in Villa”, evento che lo scorso fine settimana ha visto riunito al Castello di San Salvatore, a Susegana (Tv), il mondo delle bollicine nel territorio di Conegliano-Valdobbiadene, proclamato “Città europea del vino 2016”. La manifestazione, incentrata quest’anno sul tema “Natura e Cultura”, è culminata con l’appuntamento dedicato al wine testing che si è svolto al Castello di San Salvatore, complesso medievale risalente al XIII secolo, di proprietà di Emmanuel, figlio della Principessa Isabella Collalto de Croÿ.
In degustazione per il pubblico proveniente da ogni angolo del pianeta, molto più internazionale rispetto ad altre edizioni, l’ultima annata del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, con la partecipazione di 61 aziende aderenti al Consorzio di tutela. Si è potuto così scegliere tra le 300 etichette presenti sui banchi d’assaggio e soprattutto incontrare i produttori per conoscere le caratteristiche dei differenti spumanti, scoprendo le peculiarità di ogni cantina e l’impegno e la passione che si celano dentro ogni bottiglia.
«Quest’anno Vino in Villa ha compiuto 19 anni - ha dichiarato Innocente Nardi(nella foto, al centro), presidente del Consorzio per la tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg - e abbiamo ritenuto fosse giunto il momento di mettere al centro il tema del rapporto tra Natura e Cultura, che è alla base del nostro agire quotidiano. Per lo sviluppo di questa tematica e per la sua declinazione ci siamo avvalsi del supporto di Fondazione Pordenonelegge.it, del professor Massimo Donà, curatore del Festival, oltre naturalmente alla preziosa collaborazione delle amministrazioni comunali coinvolte».
José Calixto, presidente di Recevin, Rete europea delle Città del Vino, Innocente Nardi, presidente Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, e Luca Zaia, presidente Regione Veneto
Nel 2015 il Prosecco Superiore Docg ha registrato una crescita delle vendite a valore del 12,5% rispetto all’anno 2014, che aveva già evidenziato un +11,5%, rafforzando sempre più il ruolo di Denominazione trainante a valore per il comparto degli spumanti italiani. Un risultato che ha consentito a questa storica Denominazione di divenire, con il 57% delle vendite in Italia, la prima Docg dello spumante scelta dagli italiani.
«Il 2016 è iniziato molto bene - ha spiegato Giancarlo Vettorello (nella foto sotto), direttore del Consorzio - con il ministero delle Politiche agricole che ha iscritto il territorio di Conegliano e Valdobbiadene, terra di origine e di vocazione del Prosecco Superiore, nel Registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici. Poi è arrivato anche il riconoscimento di “Città europea del vino 2016” a tutto il territorio che è diventato portabandiera dell’eccellenza enologica. È un po’ l’alter ego delle Città della cultura e rappresenta il simbolo di un impegno da parte del territorio ad essere importante non solo a livello enologico ma anche per quanto riguarda la responsabilità di conservare e dar seguito a quanto di bello e di buono si fa in questa terra».
Giancarlo Vettorello
Prossimo obiettivo è il riconoscimento del territorio di Conegliano e Valdobbiadene come Patrimonio dell’umanità Unesco. «È un obiettivo - ha raccontato Vettorello - che abbiamo iniziato a perseguire nel 2008 con una visita in questi luoghi da parte dei colleghi e amici della zona del Douro. Li abbiamo portati a visitare il nostro territorio in occasione di un convegno sulle prospettive del vino europeo, e loro ci hanno stimolato moltissimo dicendo che secondo loro avevamo i titoli per intraprendere quel percorso. Perciò abbiamo intrapreso questo iter di cui siamo ormai alle fasi conclusive. Speriamo che ci sia un giudizio positivo sul nostro lavoro e sul paesaggio che abbiamo nella zona di coltivazione e di produzione del Conegliano Valdobbiadene. Quest’anno è quindi un anno di grande impegno per arrivare a concretizzare qualcosa di importante anche sul fronte dell’Unesco».
Per questo obiettivo è in campo anche l’impegno della Regione. All’inaugurazione di Vino in Villa è intervenuto il governatore Luca Zaia, che ha spronato i produttori di Prosecco Superiore Docg e tutti gli attori del territorio a proseguire con impegno sulla strada che dell’inserimento delle Colline del Prosecco Superiore tra i luoghi Unesco Patrimonio dell’Umanità. «La bellezza di queste colline, di questo territorio - ha dichiarato Zaia - è merito dei produttori di Prosecco Superiore Docg che con il loro lavoro hanno ricamato i colli di Conegliano Valdobbiadene, rendendoli così affascinanti e unici da ambire a diventare Patrimonio Unesco dell'Umanità. La Regione Veneto è in prima linea nel sostenere questa battaglia perché siamo sicuri di avere le carte in regola per vincerla».
L’apertura di Vino in Villa inoltre è stata salutata da Josè Calixto, presidente di Recevin, la Rete Europea delle Città del Vino, ospite della manifestazione. I suoi saluti e complimenti sono stati un augurio gradito per continuare a lavorare per il successo del Prosecco Superiore Docg e del suo territorio d’origine.
Lucio Tordini
Foto servizio e gallery: Riccardo Melillo
In degustazione per il pubblico proveniente da ogni angolo del pianeta, molto più internazionale rispetto ad altre edizioni, l’ultima annata del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, con la partecipazione di 61 aziende aderenti al Consorzio di tutela. Si è potuto così scegliere tra le 300 etichette presenti sui banchi d’assaggio e soprattutto incontrare i produttori per conoscere le caratteristiche dei differenti spumanti, scoprendo le peculiarità di ogni cantina e l’impegno e la passione che si celano dentro ogni bottiglia.
«Quest’anno Vino in Villa ha compiuto 19 anni - ha dichiarato Innocente Nardi(nella foto, al centro), presidente del Consorzio per la tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg - e abbiamo ritenuto fosse giunto il momento di mettere al centro il tema del rapporto tra Natura e Cultura, che è alla base del nostro agire quotidiano. Per lo sviluppo di questa tematica e per la sua declinazione ci siamo avvalsi del supporto di Fondazione Pordenonelegge.it, del professor Massimo Donà, curatore del Festival, oltre naturalmente alla preziosa collaborazione delle amministrazioni comunali coinvolte».
José Calixto, presidente di Recevin, Rete europea delle Città del Vino, Innocente Nardi, presidente Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, e Luca Zaia, presidente Regione Veneto
Nel 2015 il Prosecco Superiore Docg ha registrato una crescita delle vendite a valore del 12,5% rispetto all’anno 2014, che aveva già evidenziato un +11,5%, rafforzando sempre più il ruolo di Denominazione trainante a valore per il comparto degli spumanti italiani. Un risultato che ha consentito a questa storica Denominazione di divenire, con il 57% delle vendite in Italia, la prima Docg dello spumante scelta dagli italiani.
«Il 2016 è iniziato molto bene - ha spiegato Giancarlo Vettorello (nella foto sotto), direttore del Consorzio - con il ministero delle Politiche agricole che ha iscritto il territorio di Conegliano e Valdobbiadene, terra di origine e di vocazione del Prosecco Superiore, nel Registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici. Poi è arrivato anche il riconoscimento di “Città europea del vino 2016” a tutto il territorio che è diventato portabandiera dell’eccellenza enologica. È un po’ l’alter ego delle Città della cultura e rappresenta il simbolo di un impegno da parte del territorio ad essere importante non solo a livello enologico ma anche per quanto riguarda la responsabilità di conservare e dar seguito a quanto di bello e di buono si fa in questa terra».
Giancarlo Vettorello
Prossimo obiettivo è il riconoscimento del territorio di Conegliano e Valdobbiadene come Patrimonio dell’umanità Unesco. «È un obiettivo - ha raccontato Vettorello - che abbiamo iniziato a perseguire nel 2008 con una visita in questi luoghi da parte dei colleghi e amici della zona del Douro. Li abbiamo portati a visitare il nostro territorio in occasione di un convegno sulle prospettive del vino europeo, e loro ci hanno stimolato moltissimo dicendo che secondo loro avevamo i titoli per intraprendere quel percorso. Perciò abbiamo intrapreso questo iter di cui siamo ormai alle fasi conclusive. Speriamo che ci sia un giudizio positivo sul nostro lavoro e sul paesaggio che abbiamo nella zona di coltivazione e di produzione del Conegliano Valdobbiadene. Quest’anno è quindi un anno di grande impegno per arrivare a concretizzare qualcosa di importante anche sul fronte dell’Unesco».
Per questo obiettivo è in campo anche l’impegno della Regione. All’inaugurazione di Vino in Villa è intervenuto il governatore Luca Zaia, che ha spronato i produttori di Prosecco Superiore Docg e tutti gli attori del territorio a proseguire con impegno sulla strada che dell’inserimento delle Colline del Prosecco Superiore tra i luoghi Unesco Patrimonio dell’Umanità. «La bellezza di queste colline, di questo territorio - ha dichiarato Zaia - è merito dei produttori di Prosecco Superiore Docg che con il loro lavoro hanno ricamato i colli di Conegliano Valdobbiadene, rendendoli così affascinanti e unici da ambire a diventare Patrimonio Unesco dell'Umanità. La Regione Veneto è in prima linea nel sostenere questa battaglia perché siamo sicuri di avere le carte in regola per vincerla».
L’apertura di Vino in Villa inoltre è stata salutata da Josè Calixto, presidente di Recevin, la Rete Europea delle Città del Vino, ospite della manifestazione. I suoi saluti e complimenti sono stati un augurio gradito per continuare a lavorare per il successo del Prosecco Superiore Docg e del suo territorio d’origine.
Lucio Tordini
Foto servizio e gallery: Riccardo Melillo
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