La cucina sostenibile
di Matt Orlando
alla 5ª cena “epicurea”
di Bulgari Milano
Alla 3ª edizione del viaggio di Bulgari Hotel Milano
nelle cucine di tutto il mondo, ha preso parte Matt Orlando del ristorante Amass di Copenaghen (una Stella Michelin), in un duetto con lo chef di casa Roberto Di Pinto
nelle cucine di tutto il mondo, ha preso parte Matt Orlando del ristorante Amass di Copenaghen (una Stella Michelin), in un duetto con lo chef di casa Roberto Di Pinto
Continua Epicurea, il food festival di Bulgari, che ha appena visto protagonista ai fornelli del Bulgari Hotel Milano lo chef californiano Matt Orlando (nella prima foto). Il creativo cuoco californiano, arrivato a Milano direttamente dal suoAmass a Copenaghen (1 Stella Michelin), ha portato a questo quinto appuntamento della manifestazione tutta l'abilità e la fantasia accumulate durante il suo bagaglio ricco d'esperienze in tutto il mondo, stupendo non pochi commensali per il successo di abbinamenti e proposte davvero originali.
Matt Orlando
Tanti ristoranti celebri: L'Aureole, Le Bernardin, Il Fat Duck, il Per Se, Le Manoir e ovviamente il Noma. Ha lavorato in tutti questi, e da ciascuno di essi ha appreso una parte della sua arte che ora, in toto, viene riversata nella cucina del suo ristorante in Danimarca. Una cucina, la sua, che fonde insieme la ricercatezza e l'esclusività dei locali dove ha fatto pratica, la semplicità e la freschezza della cucina materna ispirata dalla quiete delle spiagge californiane, e per finire l'importanza della sostenibilità, al centro della sua filosofia culinaria. Basti pensare al giardino dove raccoglie la gran parte dei suoi ingredienti vegetali, concimato e reso fertile dagli avanzi alimentari della cucina con un sistema ideato dallo stesso Orlando.
Asparagi bianchi, porcini e aceto balsamico bianco
Con un volo di poche ore, il grande chef si è spostato dall'Amass al Bulgari Hotel per il quinto appuntamento della terza stagione di Epicurea - un indimenticabile viaggio nel panorama gastronomico mondiale, giunto alla terza stagione. Dopo grandi nomi come David Thompson, Leonardo Pereira, Dominique Crenn e Yannick Alleno, è proprio lo chef danese d'adozione a “duettare” nelle cucine del sofisticato hotel milanese insieme all'executive chef Roberto Di Pinto (nella terza foto), in una cena che è stata espressione di un personalissimo stile cuclinario, inserito in un percorso, quello di Epicurea, che viaggia attraverso i sapori e gli incanti delle migliori cucine del mondo.
Roberto Di Pinto
Il MenuPer quanto riguarda i piatti proposti va subito detto che la cena è stata assolutamente fuori da ogni schema e aspettativa. Si è cominciato con del Pane fermentato alle patate, rapa, olio di formaggio arrosto e semi di canapa, da mangiare con le mani e servito su un tavolo nero e senza tovaglia. Un approccio che poteva mettere in imbarazzo e che invece ha subito creato un feeling con il resto del menu davvero in crescendo per interesse.
Carote gommose al tè, formaggio di capra stagionato due anni, fiori di finocchio e riduzione di siero di latte
Assolutamente piacevoli, oltre che belli da vedersi, ad esempio, gli Asparagi bianchi di Bassano, serviti a bastoncino con porcini, prugne secche e aceto balsamico bianco in gocce assolutamente eleganti e capaci di impreziosire il piatto. Elegantiissmo ed equilibrato anche lo Sgombro salato, limone bruciato, sottaceti e nasturzio, dove la carne quasi cruda e la pelle seccata si occultano fra i fiori soprendendo poi per l'equilibrio che offrono in bocca.
Le Carote gommose al tè, formaggio di capra stagionato due anni, fiori di finocchio e riduzione di siero di latte, proposte in sottoli strisce e con un richiamo alla giardinera tradizionale, rappresentano un modo originalissimo di mangiare queste radici troppo spesso dimeneticate dai grandi chef.
A seguire il Frikadeller all'italiana (omaggio di Roberto Di Pinto alla cucina danese) e un appetitoso Collo di maiale alla griglia e verdure amare servito con un pesto di “poligono del Giappone” (una delle piante più infestanti che qui trova finalmente una giustifcazione alla sua esistenza...) e burro d'alga.
Ultime portate, forse le meno interessanti e più nella logica di sperimentazioni di cui ci sono tanti esempi, il Gelato al popcorn di Roberto di Pinto e il Gelato Angelica, mousse gelata di pane grigliato, yogurt, miele, noce moscata secca e olio di origano.
Frikadeller all'italiana (by Roberto Di Pinto)
Un menu intrigante e complesso, capace di esaltare la vera essenza delle materie prime utilizzate, provenienti dalla terra d'adozione di chef Orlando, la Danimarca. Non sono mancati, comunque, i grandi nomi di autentiche eccellenze italiane, come l'aceto balsamico bianco, prodotto dalla storicaazienda Giuseppe Giusti di Modena, o gli Asparagi bianchi di Bassano Dop.
Gli abbinamenti ai piatti del menu sono stati selezionati dall'azienda agricolaQuerciabella, una delle realtà all'avanguardia per quanto riguarda la tutela dell'ambiente e l'innovazione. Sostiene una viticoltura biologica e biodinamica, rafforzata da metodi di produzione 100% vegetali (vegan), sia per la coltivazione che per la lavorazione delle uve. Le loro etichette proposte durante la serata sono state:
Sgombro salato, limone bruciato, sottaceti e nasturzio
Due serate quelle rimanenti alla conclusione dell'evento enogastronomico 2016 di Bulgari:
Matt Orlando
Tanti ristoranti celebri: L'Aureole, Le Bernardin, Il Fat Duck, il Per Se, Le Manoir e ovviamente il Noma. Ha lavorato in tutti questi, e da ciascuno di essi ha appreso una parte della sua arte che ora, in toto, viene riversata nella cucina del suo ristorante in Danimarca. Una cucina, la sua, che fonde insieme la ricercatezza e l'esclusività dei locali dove ha fatto pratica, la semplicità e la freschezza della cucina materna ispirata dalla quiete delle spiagge californiane, e per finire l'importanza della sostenibilità, al centro della sua filosofia culinaria. Basti pensare al giardino dove raccoglie la gran parte dei suoi ingredienti vegetali, concimato e reso fertile dagli avanzi alimentari della cucina con un sistema ideato dallo stesso Orlando.
Asparagi bianchi, porcini e aceto balsamico bianco
Con un volo di poche ore, il grande chef si è spostato dall'Amass al Bulgari Hotel per il quinto appuntamento della terza stagione di Epicurea - un indimenticabile viaggio nel panorama gastronomico mondiale, giunto alla terza stagione. Dopo grandi nomi come David Thompson, Leonardo Pereira, Dominique Crenn e Yannick Alleno, è proprio lo chef danese d'adozione a “duettare” nelle cucine del sofisticato hotel milanese insieme all'executive chef Roberto Di Pinto (nella terza foto), in una cena che è stata espressione di un personalissimo stile cuclinario, inserito in un percorso, quello di Epicurea, che viaggia attraverso i sapori e gli incanti delle migliori cucine del mondo.
Roberto Di Pinto
Il MenuPer quanto riguarda i piatti proposti va subito detto che la cena è stata assolutamente fuori da ogni schema e aspettativa. Si è cominciato con del Pane fermentato alle patate, rapa, olio di formaggio arrosto e semi di canapa, da mangiare con le mani e servito su un tavolo nero e senza tovaglia. Un approccio che poteva mettere in imbarazzo e che invece ha subito creato un feeling con il resto del menu davvero in crescendo per interesse.
Carote gommose al tè, formaggio di capra stagionato due anni, fiori di finocchio e riduzione di siero di latte
Assolutamente piacevoli, oltre che belli da vedersi, ad esempio, gli Asparagi bianchi di Bassano, serviti a bastoncino con porcini, prugne secche e aceto balsamico bianco in gocce assolutamente eleganti e capaci di impreziosire il piatto. Elegantiissmo ed equilibrato anche lo Sgombro salato, limone bruciato, sottaceti e nasturzio, dove la carne quasi cruda e la pelle seccata si occultano fra i fiori soprendendo poi per l'equilibrio che offrono in bocca.
Le Carote gommose al tè, formaggio di capra stagionato due anni, fiori di finocchio e riduzione di siero di latte, proposte in sottoli strisce e con un richiamo alla giardinera tradizionale, rappresentano un modo originalissimo di mangiare queste radici troppo spesso dimeneticate dai grandi chef.
A seguire il Frikadeller all'italiana (omaggio di Roberto Di Pinto alla cucina danese) e un appetitoso Collo di maiale alla griglia e verdure amare servito con un pesto di “poligono del Giappone” (una delle piante più infestanti che qui trova finalmente una giustifcazione alla sua esistenza...) e burro d'alga.
Ultime portate, forse le meno interessanti e più nella logica di sperimentazioni di cui ci sono tanti esempi, il Gelato al popcorn di Roberto di Pinto e il Gelato Angelica, mousse gelata di pane grigliato, yogurt, miele, noce moscata secca e olio di origano.
Frikadeller all'italiana (by Roberto Di Pinto)
Un menu intrigante e complesso, capace di esaltare la vera essenza delle materie prime utilizzate, provenienti dalla terra d'adozione di chef Orlando, la Danimarca. Non sono mancati, comunque, i grandi nomi di autentiche eccellenze italiane, come l'aceto balsamico bianco, prodotto dalla storicaazienda Giuseppe Giusti di Modena, o gli Asparagi bianchi di Bassano Dop.
Gli abbinamenti ai piatti del menu sono stati selezionati dall'azienda agricolaQuerciabella, una delle realtà all'avanguardia per quanto riguarda la tutela dell'ambiente e l'innovazione. Sostiene una viticoltura biologica e biodinamica, rafforzata da metodi di produzione 100% vegetali (vegan), sia per la coltivazione che per la lavorazione delle uve. Le loro etichette proposte durante la serata sono state:
- Chianti Classico Docg 2013 (100% Sangiovese)
- Camartina Toscana Igt 2011 (70% Cabernet Sauvignon, 30% Sangiovese)
- Batàr Toscana Igt 2013 (50% Chardonnay, 50% Pinot bianco)
Sgombro salato, limone bruciato, sottaceti e nasturzio
Due serate quelle rimanenti alla conclusione dell'evento enogastronomico 2016 di Bulgari:
- 14 - 15 giugno: Jock Zonfrillo, Orana - Adelaide, Australia
- fine 2016: Luca Fantin (Best italian chef in the world secondo Identità Golose), Bulgari Ginza Tower (1 Stella Michelin) - Tokyo, Japan
- Italaiaatavola
Nessun commento:
Posta un commento