Birrificio Amiata
Tutta la genuinità
toscana
Quando si parla di Toscana spesso si pensa alla sua genuinità. Vino, cucina, olio, salumi. Birra. Giungete fino al Monte Amiata con i suoi boschi di faggio, qui è immerso l’omonimo birrificio di Arcidosso.
Siamo nella provincia di Grosseto, dove i fratelli Gennaro e Claudio hanno particolarmente a cuore il loro territorio e lo dimostrano con le eccellenti produzioni che sanno della montagna amiatina. Il birrificio venne avviato nel 2006 e oggi è tra i nomi italiani più autorevoli e che più hanno a cuore il proprio territorio e il legame con esso. Sin dalle origini la volontà di essere una cosa sola con la montagna che li abbraccia era più che chiara: birre fortemente legate ad un habitat unico in cui i due fratelli hanno fatto, e continuano a fare, grandi cose.Molto cambia in base alle stagioni: le birre realizzate con castagne locali Igp, chiamate “le bastarde”, non sono le sole: miele di Marruca, zafferano della Maremma, erbe e spezie varie. Quindi non solo la castagna a far da regina ma anche brassaggi effettuati utilizzando i frutti tipici più rinomati dell’Amiatino che danno vita a birre altrettanto prelibate: la Crocus con aggiunta di zafferano locale, la Marruca con il miele ottenuto dall’omonimo arbusto spinoso che si trova sulle pendici della montagna, le produzioni stagionali, le speciali che si discostano dal “giardino di casa” come Birra del Buttero dedicate alla vicina Maremma, e ancora le etichette del progetto Amiata Brewing Company, unione tra i fratelli Cerullo e il birraio Alessio Bargagli per creare una linea più giovane e accattivante in grado di seguire i trend birrari del momento e raggiungere un pubblico più ampio con birre facili e immediate.
Ma torniamo alle castagne che hanno reso tanto famoso questo birrificio e il territorio su cui sorge. Qui Gennaro e Claudio la impiegano in diverse ricette come la Bastarda Rossa (6,5%, nasce proprio in onore alla comunità montana amiatina, essendo il nome di una delle tre varietà di Castagna Igp dell’Amiata), la Bastarda Doppia, Tripla, Bionda, Imperial Stout Bastarda Nera (11,5%) e la Vecchia Bastarda (fatta maturare nove mesi in botti di Bolgheri). Una più fragrante e intensa dell’altra, certamente uniche. Ad ufficializzare la sacralità con la propria terra sono le sorgenti d’acqua; infatti la fortuna del birrificio è anche data dall’ambiente che lo circonda.
L’Amiata è un ecosistema che pullula di sorgenti da cui nascono fiumi come l’Albegna, il Paglia e il Fiora dalla cui sorgente il birrificio ricava l’acqua necessaria alla produzione.
Per informazioni: www.birraamiata.it
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