venerdì 11 luglio 2025

Ferrero: via libera all’acquisto di WK Kellogg

 

Colazione made in Usa 

per Ferrero: via libera 

all’acquisto di WK Kellogg

Ferrero ha siglato l'accordo per acquisire WK Kellogg a 23 dollari per azione. 

Ferrero ha raggiunto un accordo per acquisire WK Kellogg  Ferrero si mangia i cereali Kellogg's: chiuso l'accordo per l'acquisizione

L’operazione rafforza la presenza negli Usa e unisce due storiche aziende alimentari, con ricadute strategiche su scala globale [...]


Ferrero ha raggiunto un accordo per acquisire WK Kellogg a 23 dollari per azione, in contanti, per un valore complessivo intorno ai 3 miliardi di dollari. L’operazione, già approvata all’unanimità dal consiglio di amministrazione della società americana, ha un valore complessivo che si aggira intorno a 1,5 miliardi di dollari, a cui si aggiunge un debito di oltre 500 milioni. Si tratta di un’acquisizione significativa, che rafforza ulteriormente la presenza del gruppo Ferrero sul mercato statunitense e lo consolida come attore di primo piano nel settore della colazione, accanto a quello storico della pasticceria e dolciaria.

WK Kellogg: storia e struttura della società americana

WK Kellogg è l’azienda che produce alcuni dei marchi più noti nel panorama dei cereali da colazione, tra cui Froot Loops, Frosted Flakes, Rice Krispies. L’azienda è nata a seguito dello scorporo, avvenuto nel 2023, della divisione nordamericana dei cereali dal gruppo Kellogg. La restante parte, che ha mantenuto il business globale degli snack, ha assunto il nome di Kellanova e, nel 2024, ha accettato di cedere le sue attività al gruppo Mars per circa 30 miliardi di dollari.

WK Kellogg, quindi, rappresenta l'erede diretto dell'attività fondata da Will Keith Kellogg nel 1906, a partire dall’invenzione accidentale dei Corn Flakes. Un prodotto che ha dato origine a un intero segmento di mercato, rivoluzionando le abitudini alimentari della colazione a livello globale.

Una mossa coerente con la strategia di crescita di Ferrero

L’acquisizione rientra nella strategia di espansione geografica e per categoria che Ferrero persegue da diversi anni, in particolare nel mercato statunitense. Dopo l’acquisto del ramo cioccolato di Nestlé USA per 2,8 miliardi di dollari nel 2018 e quello di Wells Enterprises (produttore del marchio Blue Bunny), il gruppo piemontese continua a diversificare il portafoglio con categorie complementari alla sua offerta storica.

Ferrero si mangia i cereali Kellogg's: chiuso l'accordo per l'acquisizione

L'acquisizione di WK Kellogg rientra nella strategia di Ferrero

Secondo quanto riportato nella nota ufficiale, «l’intesa rappresenta un passo importante nella costruzione di una piattaforma sempre più solida nel settore alimentare statunitense», con l’obiettivo di integrare marchi ad alto riconoscimento e consolidare la distribuzione sul mercato nordamericano.

Ferrero: una crescita internazionale costruita su acquisizioni mirate

Fondata in Italia nel secondo dopoguerra, Ferrero è oggi uno dei maggiori gruppi dolciari mondiali, attivo in oltre 170 Paesi e con un portafoglio di marchi tra cui Nutella, Kinder, Ferrero Rocher, Tic Tac, Butterfinger e Baby Ruth. Nell’ultimo esercizio fiscale, il gruppo ha registrato un fatturato di 18,4 miliardi di euro (circa 21,5 miliardi di dollari), in crescita di quasi il 9% rispetto all’anno precedente.

La spinta alla crescita viene in gran parte dalle attività negli Stati Uniti e in Europa, e si basa su un mix di investimenti organici e operazioni di acquisizione mirate, con particolare attenzione alla coerenza tra i valori dei marchi e le categorie presidiate.

Il mercato dei cereali: un segmento ancora rilevante

L’acquisizione di WK Kellogg da parte di Ferrero unisce due aziende centenarie sulle sponde opposte dell’Atlantico, entrambe con una forte identità nel mondo dei prodotti alimentari confezionati. Da un lato, Ferrero ha consolidato la sua reputazione nella qualità dei prodotti dolciari, dall’altro Kellogg rappresenta una presenza storica nella colazione americana. L’operazione ha il potenziale per creare sinergie logistiche, industriali e commerciali, e pone le basi per lo sviluppo di nuove linee di prodotto che potrebbero mescolare know-how italiano e gusti americani.


Il settore dei cereali da colazione ha vissuto, negli ultimi anni, una fase di ridefinizione. Nonostante una leggera flessione nei consumi domestici in alcune fasce d’età, il comparto resta rilevante sia in termini economici che culturali. WK Kellogg, in particolare, continua a detenere una quota significativa del mercato statunitense dei cereali, anche grazie alla forza dei suoi marchi storici. Con questa acquisizione, Ferrero entra in un comparto complementare a quello della pasticceria industriale, aprendosi a nuove opportunità, anche sul fronte della colazione salutare e dei prodotti ad alto contenuto nutrizionale.

Ferrero-Kellogg, prospettive future: integrazione e innovazione

L’accordo è stato accolto positivamente dagli analisti, che vedono nella mossa di Ferrero una strategia coerente e a lungo termine, orientata a consolidare la presenza su mercati maturi e a rafforzare la resilienza del gruppo rispetto alle oscillazioni dei consumi. Secondo fonti vicine all’operazione, la chiusura dell’acquisizione dovrebbe avvenire nei prossimi mesi, una volta completati gli iter regolatori. «Abbiamo identificato in WK Kellogg un’azienda con una storia e un portafoglio che si integrano perfettamente con la visione Ferrero», sottolineano fonti interne al gruppo.

Se da un lato l’accordo consente a Ferrero di rafforzare la sua presenza produttiva e commerciale in Nord America, dall’altro sarà determinante la capacità di integrazione industriale e culturale tra i due gruppi. Le prossime sfide riguarderanno la gestione dei brand, l’adattamento alle diverse esigenze di consumo e l’esplorazione di nuovi segmenti, come i cereali funzionali o a basso contenuto di zucchero. Con WK Kellogg, Ferrero aggiunge un altro tassello alla propria trasformazione da gruppo dolciario a player alimentare globale, mantenendo un approccio prudente ma determinato alle operazioni di crescita.

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