Antiche, nutrienti e ricche di proprietà benefiche, le more di gelso tornano protagoniste dell’estate italiana con il loro sapore delicato e le interessanti potenzialità in campo salutistico. Derivate da alberi del genere Morus, sono apprezzate per le loro caratteristiche organolettiche ma anche per il profilo fitonutrizionale, che le rende un alimento funzionale in diverse situazioni.
Che cos'è la mora di gelso
Le more di gelso sono i frutti di piante appartenenti al genere Morus, famiglia delle Moraceae. Ne esistono diverse varietà: il Morus alba (gelso bianco), originario della Cina; il Morus nigra (gelso nero), tipico dell’Asia occidentale; e il Morus rubra (gelso rosso), originario degli Stati Uniti orientali. Ogni pianta può produrre frutti di diverso colore, non sempre corrispondente alla specie botanica: si trovano infatti more di gelso bianche, nere, rosse o violacee. La forma è allungata, il gusto dolce con una punta acidula, la consistenza carnosa e ricca di succo.
Le more di gelso sono ricche di composti fenolici, in particolare antocianine, resveratrolo, luteina e zeaxantina, pigmenti che svolgono funzioni antiossidanti e protettive. Contengono anche piccole quantità di alfa-carotene e beta-carotene, oltre a sali minerali come ferro, potassio, manganese e vitamine del gruppo B. Nella polpa sono presenti zuccheri naturali in modica quantità, fibre solubili e un buon contenuto d’acqua, che le rende un frutto facile da digerire e leggero.
More di gelso, benefici e controindicazioni
Secondo diverse ricerche, i composti attivi delle more di gelso possono contribuire a contrastare processi infiammatori e ossidativi. Gli antiossidanti contenuti, come le antocianine e il resveratrolo, possono offrire protezione contro lo stress ossidativo, legato a patologie croniche come diabete, malattie cardiovascolari, tumori e degenerazioni neurocognitive. Il resveratrolo ha effetti potenzialmente utili sul sistema cardiocircolatorio, mentre la zeaxantina può supportare la salute oculare, in particolare la retina. Il ferro aiuta la formazione dei globuli rossi, il potassio favorisce l’equilibrio elettrolitico e la funzionalità cardiaca, il manganese sostiene la risposta antiossidante dell’organismo.
Come tutti i frutti ricchi di sostanze bioattive, anche le more di gelso possono interagire con alcuni farmaci. Chi assume ipoglicemizzanti come l’insulina dovrebbe consultare il medico, poiché il consumo di more di gelso può alterare la glicemia. Alcuni principi attivi possono aumentare l'effetto di medicinali per il colesterolo, ansiolitici come benzodiazepine e barbiturici, antidepressivi, farmaci per la gotta e sostanze metabolizzate dal citocromo P450 3A4. È quindi consigliabile valutare con un professionista sanitario l’assunzione frequente di queste bacche se si segue una terapia farmacologica.
More di gelso, la stagionalità
Le more di gelso maturano tra giugno e luglio, a seconda della varietà e dell’area geografica. La loro presenza è legata a un’agricoltura tradizionale, spesso marginale, che tuttavia sta tornando in auge grazie alla crescente attenzione verso i prodotti locali, stagionali e sostenibili.
More di gelso, consumo e utilizzo in cucina
Si possono consumare fresche, ma anche essiccate, trasformate in marmellate, succhi, sciroppi o come ingrediente di dessert e ricette salate. Il loro sapore delicato si presta anche a piatti in cui servono note dolci e acidule, come insalate con formaggi stagionati o risotti mantecati con frutta.
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