Quando la quercia da sughero
diventa un tappo
e un oggetto di arredo
In Portogallo è iniziata la stagione della "decortica", il momento in cui le querce da sughero si spogliano della loro corteccia per dar vita al sughero. Un rito antico che coinvolge non solo la regione dell'Alentejo, ma l'intero Paese.
di Giuseppe Casagrande
I miracoli della natura. In questo caso ci riferiamo alle querce da sughero che si spogliano della loro corteccia per dar vita ai tappi per il vino e ad atri oggetti di arredo. Un rito antico. Alcuni anni fa, in Portogallo, ho avuto il privilegio di assistervi con il fotoreporter Renato Vettorato, ospiti del Gruppo Amorim, leader mondiale nella produzione di tappi di sughero.
Uno spettacolo osservare il lavoro certosino dei maestri d'ascia intenti a «scorticare» le querce nelle foreste dell'Alentejo. Ed ancor più suggestivo osservare questo rito dall'alto, sorvolando in mongolfiera queste immense foreste.
Un rito ancestrale che si festeggia a tavola
con la mitica «sopa alentejana"
Quando, tra giugno e luglio, staccandosi dall'albero, la corteccia di sughero emette un suono secco e ben riconoscibile significa che è il momento giusto per dare il via alla cosiddetta "decortica", operazione che è iniziata nei giorni scorsi.
Un evento che diventa festa di popolo non solo nella regione dell'Alentejo, ma in tutto il Portogallo.
Un rito ancestrale che si festeggia a tavola con la mitica «sopa alentejana»: una zuppa a base di pane raffermo, aglio, olio extravergine d'oliva, spezie, uova in camicia o all'occhio di bue e una spolverata di pecorino.
Un evento che diventa festa di popolo non solo nella regione dell'Alentejo, ma in tutto il Portogallo.
Un rito ancestrale che si festeggia a tavola con la mitica «sopa alentejana»: una zuppa a base di pane raffermo, aglio, olio extravergine d'oliva, spezie, uova in camicia o all'occhio di bue e una spolverata di pecorino.
Le foreste del Portogallo producono
oltre il 50% del sughero mondiale
Il 2025 si presenta come un'annata favorevole: dopo le abbondanti piogge primaverili, le dighe portoghesi sono colme oltre il 90%, condizione ideale per la salute delle foreste da sughero, già di per sé capaci di resistere a condizioni ambientali estreme.
Il Portogallo si conferma il cuore pulsante della produzione mondiale, con oltre il 50% del sughero globale raccolto ogni anno. La decortica, che coinvolge oltre 3.000 lavoratori stagionali esperti, rappresenta una tra le attività agricole più specializzate e ben retribuite al mondo, secondo Amorim, leader mondiale del settore.
La "decortica" può essere paragonata
alla tosatura di una pecora
La "decortica" è un’opera che si tramanda per esperienza diretta, fatta di rispetto e conoscenza della pianta. La corteccia viene rimossa senza danneggiare l’albero, in un’operazione che può essere paragonata alla tosatura di una pecora: utile, rispettosa e necessaria. È proprio in questa fase che la quercia da sughero dimostra tutta la sua potenza ecologica. Dopo la "decortica", infatti, l’albero attiva un processo rigenerativo che gli permette di aumentare fino a cinque volte la sua capacità di assorbire CO2. Un solo ettaro di sughereta può sequestrare fino a 14 tonnellate di anidride carbonica all’anno, rendendo queste foreste un alleato prezioso contro i cambiamenti climatici.
Tempo e pazienza: 25 anni per la prima decortica
e 43 anni per i tappi
Tempo e pazienza: dalla semina alla prima decortica passano 25 anni. I primi strati di corteccia servono solo per usi secondari. Ci vogliono almeno 43 anni affinché la pianta produca sughero adatto alla fabbricazione dei tappi. E questo ciclo si può ripetere, ogni nove anni, per oltre due secoli sulla stessa pianta. A contrasto della desertificazione climatica, tuttavia, Amorim (che, nel 2024, copre da sola il 50% del mercato mondiale di questo comparto e il 28% del mercato globale di chiusure per vino) sta piantando 400.000 querce da sughero per arrivare, entro quest’anno, a 1.500.000 nuovi alberi.
L'acquisizione di nuove foreste
e il recupero delle ghiande per le farine
Negli ultimi anni il colosso Amorim ha acquistato nuovi ettari di foreste storiche per tutelare questo prezioso patrimonio naturalistico e da diversi anni ha adottato un innovativo sistema di irrigazione esclusiva e sostenibile. Dove viene piantata la pianta, viene creato un piccolo cratere con corteccia di pino. Al bisogno, passa il trattore che ha un sensore nel sistema di dosaggio sia per l’acqua che per i nutrienti e versa l’acqua solo quando necessario, così da ottimizzare la risorsa idrica secondo le necessità effettive della pianta, assicurando una crescita più sana e rapida alle querce. Amorim è anche precursore di un progetto di recupero del 95% delle ghiande che oggi vengono perse, per farne farine gluten free, ideali per diverse tipologie di diete.
La certificazione ambientale
e di sostenibilità
per l'uso dei tappi in sughero
"Sapere come vengono prodotti i tappi in sughero - ha confessato Carlos Veloso dos Santos, (nella foto) amministratore delegato di Amorim Cork Italia - è un’opportunità per apprezzare davvero queste chiusure rispetto alle alternative in plastica, alluminio o composti fintamente naturali. I tappi in sughero garantiscono le migliori prestazioni nella conservazione del vino e sono anche interamente riciclabili, nonché generati da una risorsa naturale rinnovabile."
Amorim ha ottenuto la certificazione della Carbon Footprint, in accordo con la norma Iso 14067: si tratta di un traguardo importante ed i tappi in sughero Amorim hanno ora una carbon footprint verificata e comunicabile lungo tutta la filiera. Questo consente, ad esempio, alle aziende vitivinicole che aderiscono al Programma Viva - Vino Sostenibile del Ministero dell’Ambiente italiano - di includere nel proprio bilancio di sostenibilità anche i crediti ambientali derivanti dall’uso del tappo in sughero.
Il Gruppo Amorim leader mondiale
con oltre 5 miliardi di tappi ogni anno
Il Portogallo, così, continua a essere il cuore pulsante della produzione mondiale, con oltre il 50% del sughero globale raccolto ogni anno e 5,3 miliardi di tappi, che rappresentano il 76,4% delle vendite consolidate.
Dietro ogni tappo Amorim, quindi, si trovano mani esperte, un ecosistema prezioso, una tecnologia all’avanguardia e una cultura produttiva fondata sul rispetto della natura.
La "decortica", in questo contesto, non è solo una fase tecnica, ma un atto di cura verso l’ambiente. Una pratica che è simbolo di rinnovamento e nasce da saperi antichi che si tramandano da generazioni. Una carezza che la pianta restituisce moltiplicando il proprio valore ecologico, anno dopo anno.
La filiale del Gruppo Amorim è a Conegliano, storica Città del Vino
Il Gruppo Amorim, prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, si avvale di 56 filiali di cui 22 distribuite nei principali Paesi produttori di vino. Esporta in più di 100 Paesi e ha le sue aziende in 28 Paesi nei cinque continenti.
In Italia la filiale del Gruppo Amorim è a Conegliano (Treviso), storica Città del Vino che vanta la famosa Scuola di Viticoltura ed Enologia fondata nel 1876 da Antonio Carpenè. Amorim Cork Italia si è confermata nel 2024 azienda leader del mercato del Paese e principale filiale del Gruppo Amorim. Con i suoi 75 dipendenti, nel 2024 ha registrato la cifrra record di 643 milioni e 947.000 di tappi venduti per un fatturato di 77.208 milioni di euro con +0,2% rispetto all'anno precedente.
La leadership di Amorim è dovuta ad una solida rete tecnico-commerciale distribuita su tutto il territorio della Penisola, a un efficace servizio di assistenza pre e post vendita, ma anche all’avanguardia dei suoi sistemi produttivi e gestionali e soprattutto del suo reparto Ricerca&Sviluppo, al quale si associa una spiccata sensibilità per la tutela dell’ambiente e in particolare per la salvaguardia delle foreste da sughero.
La linea Suber per arredi di design
e il progetto culturale Etico
Importantissima in casa Amorim anche l'attenzione per la valorizzazione delle risorse umane, con una serie di iniziative di work-life balance per una migliore armonia tra vita personale e lavorativa della grande famiglia Amorim. Tra gli ultimi grandi traguardi raggiunti, infine, il compimento perfetto dell'economia circolare grazie alla linea SUBER, oggetti di arredo di design nati dalla granina dei tappi raccolti dalle onlus del progetto ETICO (di Amorim stessa) e riciclati. Un'opera di sostenibilità divenuta anche culturale grazie alle mostre "Sughero Metaforme, le mille vite di uno straordinario dono della natura, il sughero" per valorizzare l’elemento sughero e “Il passo del viandante” dedicata al territorio in cui la filiale ha messo radici.
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