lunedì 7 luglio 2025

Zucchero, prezzi in salitaZucchero, prezzi in salita

 

Zucchero, prezzi in salita: 

l'Ue torna a importare. 

Giù la produzione di latte

L'ultimo report della Commissione europea conferma la tendenza al rialzo dei prezzi dello zucchero e segnala un ritorno all'import. Intanto, le consegne di latte rallentano in tutta Europa [...]


Il prezzo dello zucchero in Europa è salito del 18,5% in Centro-Nord Italia e del 16,7% sullo Spot Europa rispetto a fine 2024, mentre il latte tedesco ha segnato un balzo del 18% solo tra maggio e giugno, superando i 61 euro per 100 kg. In parallelo, la Commissione europea ha avvisato che, dopo due anni di export netto, l'Ue tornerà a importare zucchero, e le consegne di latte sono in calo nei principali Paesi produttori, frenate da malattie animali che stanno mettendo in difficoltà gli allevamenti.

Zucchero prezzi in salita: l'Ue torna a importare. Giù la produzione di latte

Zucchero in rialzo, l'Ue ricomincia a importare. In calo la produzione di latte

Secondo le prime previsioni di domanda e offerta per la campagna 25/26 pubblicate dalla Commissione europea, la produzione di zucchero è prevista a 15,2 milioni di tonnellatein calo dell'8% rispetto all'anno precedente. Il motivo sta nella riduzione delle superfici coltivate (-10%) che viene compensata solo in parte da un rimbalzo delle rese dell'1%. Con stock iniziali in calo del 6% e consumi sostanzialmente stabili (-0,4%), l'Ue tornerà quindi a importare zucchero dopo due campagne consecutive di esportazione netta, con import in crescita del 50% e export in calo del 17%. Le importazioni nette di zucchero tal quale passerebbero da circa -1 milione di tonnellate a +0,4 milioni di tonnellate. La Commissione invita a tenere d'occhio possibili revisioni al ribasso delle rese a causa della siccità e del rischio di diffusione di malattie da afidi, con la Germania in prima linea per la potenziale criticità, come riportato nell'ultimo report ufficiale. «Il dato pubblicato dalla Commissione conferma la direzione delle precedenti anticipazioni Areté e la tendenza inflattiva delle quotazioni UE. Secondo le rilevazioni Areté, a livello europeo, i prezzi si mantengono su livelli superiori rispetto a fine 2024: a giugno, +18,5% il consegnato Centro-Nord Italia e +16,7% lo Spot Europa rispetto a dicembre 2024».

Sul fronte del latte, i dati Areté segnalano che nei primi quattro mesi del 2025 le consegne Ue sono scese dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un calo che si fa sentire in Paesi chiave per produzione ed export di trasformati come Germania (-2,9%), Francia (-1,9%) e Olanda (-2,3%), con incrementi troppo deboli in Polonia (+0,8%), Italia (+0,03%) e Irlanda (+7,9%) per colmare il vuoto lasciato. L'offerta, già condizionata dalle politiche ambientali Ue che limitano le emissioni, è sotto pressione anche a causa dei costi elevati degli input e della diffusione in Europa di bluetongue e afta epizootica, malattie che colpiscono direttamente le rese di latte. In Italia i focolai di bluetongue sono tornati a crescere e dal 20 giugno si sono aggiunti i casi di dermatite nodulare (lumpy skin disease) in Sardegna e nel mantovano, un'altra malattia virale molto contagiosa che ha recentemente colpito anche la Francia.

Le normative europee hanno portato all'istituzione di zone di sorveglianza con restrizioni sui movimenti di bovinivietandone il trasferimento fuori dalle aree coinvolte. Questa diffusione del virus, oltre a ridurre l'offerta, rischia di colpire anche l'export. Il Regno Unito ha già sospeso le importazioni di bovini, latte crudo e derivati da tutto il territorio italiano. «Come previsto dalle normative Ue sono state istituite zone di sorveglianza soggette a restrizioni, con il divieto di muovere bovini al di fuori delle aree convolte dal provvedimento. La diffusione del virus, oltre a rappresentare un ulteriore freno all'offerta ha anche il potenziale di impattare l'export. Il governo britannico, per esempio, ha sospeso le importazioni nel Regno Unito di bovini, latte crudo e alcuni prodotti derivati provenienti dall'intero territorio italiano». Intanto i prezzi del latte spot salgono, in una fase di discesa dai picchi produttivi primaverili che sta facendo aumentare le tensioni sul mercato. Alla Camera di Commercio di Milano il latte spot tedesco ha segnato un +18% tra maggio e fine giugno, con i prezzi di giugno 2025 più alti del 20% rispetto a quelli di un anno fa, segno di una pressione che continua a spingere verso l'alto i listini.

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