Biraghi apre
a Torino
al posto
dell’emporio
dei Paissa
L’azienda cuneese specializzata nei prodotti caseari inaugura il 26 ottobre il suo locale sotto la Mole là dove sorgeva l’attività che nel 2013 chiuse i battenti dopo 129 anni di attività.
Iportici di piazza San Carlo di Torino sono pronti ad ospitare nuovamente un punto di riferimento enogastronomico. Negli spazi che un tempo erano occupati dall’emporio dei fratelli Paissa, chiuso nel 2013 dopo 129 anni di attività, apre lo store firmato Biraghi. “Territorio, storia e persone” sono i tre punti cardine sui quali è basato l’importante progetto Biraghi, azienda piemontese a conduzione familiare da quattro generazioni, nata nel 1934 a Cavallermaggiore (Cn) specializzata nella produzione di prodotti caseari.
«Il processo di selezione è partito prima di tutto dalla mappatura dei prodotti d’eccellenza che rappresentano il territorio e successivamente, la ricerca si è focalizzata nell’individuazione dei migliori produttori. Per questo i marchi selezionati non rappresentano semplici fornitori, ma appassionati collaboratori, che sposano la filosofia che anima il progetto», commenta Claudio Testa, direttore marketing e strategie commerciali della Biraghi Spa.
Particolare attenzione è stata data al restauro dei locali ex F.lli Paissa, curato in collaborazione con la Soprintendenza delle Belle Arti di Torino. Le 11 vetrine sono ritornate all’antico splendore, una delle quali ospita con alcuni documenti originali la storia dell’emporio ed anche una lettera originale dell’insegna, mentre in un’altra lo zootropio, uno dei primi dispositivo ottici, spiega il processo produttivo dei Biraghini, gli sfiziosi cubetti di Gran Biraghi. L’interno si sviluppa su due livelli, gli arredi, non originali in quanto non presenti al momento della ristrutturazione, risalgono ad epoche che sono in linea con la storicità del negozio.
Al piano terra troviamo il primo ambiente adibito alla vendita, al piano inferiore, due sale, una delle quali custodisce l’antica Farmacia Gambarova che già nel 1740, a Biella, esercitava il lavoro di speziale in tutti gli stati dell’allora Regno di Sardegna. Attualmente la Farmacia è sottoposta a tutela storico-artistica da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, ma grazie all’azienda cuneese è stata restaurata e trasferita da un deposito al negozio Biraghi dandole una seconda vita e permettendo al pubblico di ammirare un bene di grande importanza storico e culturale.
Nel corso dei prossimi mesi sono previste delle attività “in store” con il coinvolgimento di alcune realtà produttive legate al progetto Biraghi. Inoltre, Biraghi ha aperto un dialogo con le realtà museali della città, per fare in modo che il negozio sia un’ulteriore leva di promozione e contatto con il grande pubblico in occasione di alcune importanti iniziative ed esposizioni. Il primo partner dell’iniziativa è il Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Per informazioni:
www.biraghi.it
La vetrina storica dove Biraghi esporrà i suoi prodotti
Il negozio Biraghi è il luogo fisico nel quale l’azienda cuneese intende incontrare il visitatore per condurlo in un viaggio alla riscoperta dei sapori della tradizione. Oltre ai prodotti Biraghi, dal Gran Biraghi al pregiato Gorgonzola Dop fino al Burro da panna fresca di centrifuga, si possono trovare eccellenze di 152 aziende provenienti da tutte le province piemontesi ed una selezione di prodotti della Sardegna grazie al forte legame con Coldiretti Sardegna, frutto della collaborazione attivata nel 2017 con il progetto Pecorino Etico Solidale, un accordo di filiera volto a sostenere i pastori sardi garantendo un prezzo equo della materia prima.«Il processo di selezione è partito prima di tutto dalla mappatura dei prodotti d’eccellenza che rappresentano il territorio e successivamente, la ricerca si è focalizzata nell’individuazione dei migliori produttori. Per questo i marchi selezionati non rappresentano semplici fornitori, ma appassionati collaboratori, che sposano la filosofia che anima il progetto», commenta Claudio Testa, direttore marketing e strategie commerciali della Biraghi Spa.
Particolare attenzione è stata data al restauro dei locali ex F.lli Paissa, curato in collaborazione con la Soprintendenza delle Belle Arti di Torino. Le 11 vetrine sono ritornate all’antico splendore, una delle quali ospita con alcuni documenti originali la storia dell’emporio ed anche una lettera originale dell’insegna, mentre in un’altra lo zootropio, uno dei primi dispositivo ottici, spiega il processo produttivo dei Biraghini, gli sfiziosi cubetti di Gran Biraghi. L’interno si sviluppa su due livelli, gli arredi, non originali in quanto non presenti al momento della ristrutturazione, risalgono ad epoche che sono in linea con la storicità del negozio.
Al piano terra troviamo il primo ambiente adibito alla vendita, al piano inferiore, due sale, una delle quali custodisce l’antica Farmacia Gambarova che già nel 1740, a Biella, esercitava il lavoro di speziale in tutti gli stati dell’allora Regno di Sardegna. Attualmente la Farmacia è sottoposta a tutela storico-artistica da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, ma grazie all’azienda cuneese è stata restaurata e trasferita da un deposito al negozio Biraghi dandole una seconda vita e permettendo al pubblico di ammirare un bene di grande importanza storico e culturale.
Nel corso dei prossimi mesi sono previste delle attività “in store” con il coinvolgimento di alcune realtà produttive legate al progetto Biraghi. Inoltre, Biraghi ha aperto un dialogo con le realtà museali della città, per fare in modo che il negozio sia un’ulteriore leva di promozione e contatto con il grande pubblico in occasione di alcune importanti iniziative ed esposizioni. Il primo partner dell’iniziativa è il Museo Nazionale del Cinema di Torino.
di Piera Genta
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