ENOGASTROLOGIA
SCORPIONE. A TAVOLA
SI SCOPRE IL SUO EROTISMO
La quotidianità non si svolge più all’aperto, sugli spiazzi assolati e coccolati dalla brezza.
È
la casa ora il vero cuore dei rapporti umani e con essa le relazioni
acquistano un nuovo significato. Per chi è nato in questo periodo
l’introspezione e l’analisi accurata hanno significati molto profondi, a
volta addirittura inconsci.
Parola
chiave della loro vita è trasformazione, sono l’araba fenice dello
zodiaco, le cui motivazioni appaiono sconcertanti se non sconvolgenti
per chi li circonda. Non scelgono mai la via più breve e la vita è per
loro - come per il seme sottoterra - un'eterna trasformazione attraverso
fasi più o meno sofferenti, ma mai semplici.
Psicologicamente
è una vera contraddizione: segno d’acqua, quindi con caratteristiche
femminile, lo scorpione presenta spiccate valenze maschili, quali
coraggio, individualismo, egocentrismo, spirito pionieristico. Ma non
sono mai banali o superficiali. La vita è un dramma da vivere fino alla
fine in pieno al massimo. Forse da qui nasce la loro fama di esseri
sessualmente molto attivi e insaziabili, di persone poco affidabili e
ingannatrici (lo scorpione è un animale velenoso), di introversi e poco
socievoli componenti della nostra società, lucidi e aggressivi, sempre
pronti a difendere il loro potere. L’amore è un dolce tormento di rose e
spine, ma guai ai tiepidi è il loro motto.
Quest’eterno
tira e molla rende il dispendio energetico elevato, con forti cadute di
tono nei periodi più aspri. La sua ripresa fisica è notevole e a volte
incredibile. Capaci di immani sforzi, e non solo fisico, e necessita di
un supporto alimentare costante ed equilibrato.
Anche
qui, purtroppo, lo scorpione mostra il suo lato passionale e estremo:
alterna fasi di immenso appetito, specie di carne e altri piatti dai
sapori forti, a periodi in cui il cibo diviene quasi una sgradevole
necessità che dà pure fastidio.
Vanno
in estasi dinnanzi a piatti piccanti e speziati, si lasciano
conquistare con gioia da selvaggina e da castrati o agnelli succulenti,
il tutto annaffiato da rossi corposi e di buona gradazione alcoolica,
come un “Chianti riserva”
(vedi un 1990 della Carpineto di Greve).
Ama
le verdure dal tono amaro, cicoria, radicchio o radici amare e i piatti
tipicamente popolari a base di frattaglie o trippa, o i più saporiti
uccelletti con polenta. Il suo spirito indagatore lo porta ad assaggiare
i piatti più insoliti ed esotici, preparati con ingredienti da far
inorridire i palati più conservatori.
Una
dieta così ricca e varia porta con sé qualche squilibrio e può favorire
l’insorgere di insufficienze epatiche, foruncolosi, disfunzioni renali
e, strano a dirsi, infezioni delle vie respiratorie. Questo è dovuto
alla carenza di Calcarea Sulfurea o fosfato di calcio utilizzato nei
processi fermentativi, in piaghe mal cicatrizzanti, ascessi e nelle
affezioni renali. In natura troviamo tale sale in aglio, cipolle,
cavolfiori o frutta quale prugne, uva e noci; facile riconoscere qui
come madre natura offre in ogni stagione i frutti necessari
all’organismo umano. Lo scorpione, conscio dei misteri che circondano
l’universo, dovrebbe farne tesoro e arricchire la propria dieta con tali
alimenti, aggiungendo porri, ravanelli e semi di senape senza scordare
lo joghurt con i suoi fermenti lattici per una corretta funzionalità
intestinale.
Il
suo rapporto con la cucina alterna fasi di mordi e fuggi, dove il cibo
significa veloce ed istantanea soddisfazione dei sensi, a fasi in cui il
vano cucina si trasforma in salotto tra amici ove cucinare insieme e
arricchire le pietanze a fantasia.
In
questo caso il carattere goliardico del desco sarà accentuato da tavole
rustiche e campagnole, dalle stoviglie spaiate e tovaglie a quadretti
come quelle delle osterie, magari mancano bicchieri o piatti, non ci
saranno salviette ma una ricca collezione di coltelli da arrosti, da
affettati, da bistecca o da scarnificazione molto affilati. Ciò non
toglie che l’atmosfera risulterà simpatica e frizzante, accompagnata da
vini importanti come un bel Amarone della Valpolicella (vedi quello di
Villa Girardi – San Pietro in Cariano Verona).
(danipsicoastrologa@gmail.com.)
LA RICETTA PER L’OSPITE SCORPIONE
SALSICCIA IN CROSTA
INGREDIENTI: 700
grammi di impasto per salsicce, 450 grammi di pasta sfoglia, tre uova
sode tagliate a metà, uno spicchio d’aglio, una cipolla, cinque/sei
foglie di salvia sminuzzate, due cucchiai di prezzemolo sminuzzato, un
cucchiaio di senape, un uovo sbattuto, mezzo etto di burro.
PREPARAZIONE:
in un tegame fate fondere il burro e aggiungetevi la cipolla tritata
fine, l’aglio schiacciato, la salvia e il prezzemolo, finché la cipolla
sarà appassita. In una ciotola a parte, impastate tutto questo con la
salsiccia unendovi sale, pepe, la senape e ¾ dell’uovo.
In
una teglia imburrata adagiate la pasta sfoglia; sopra ponetevi
l’impasto di salsicce a mo’ di grosso salame e in cima allineate le sei
mezze uova sode col bianco sopra; avvolgete la carne con la pasta e
incidetela con tagli regolari superiormente in modo che durante la
cottura non si spacchi malamente. Sulla giuntura della sfoglia mettete
una strisciolina di pasta in modo di nascondere la giuntura. Spennellate
con l’uovo sbattuto rimasto e mettete in forno, preventivamente
riscaldato a 180°, per 40 minuti circa.
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