sabato 23 novembre 2019

Puglia, il film “AmalaTerra” per guardare oltre la Xylella

Puglia, il film 

“AmalaTerra”
per guardare 

oltre la Xylella


Presentato da Confagricoltura il documentario di Gabriele Greco, un lavoro che raccoglie immagini e storie con l’obiettivo di fare chiarezza sul batterio che sta flagellando le piante della regione .

Un vero e proprio flagello la Xylella. Il batterio che sta distruggendo gli ulivi in Puglia non lascia margini di difesa. A rischio una coltura millenaria, ma anche una cultura che ha accompagnato il radicamento dell'uomo in questa terra tanto amata dai greci. È un dramma che emerge visivamente nel docufilm "AmalaTerra" che la Confagricoltura ha presentata a Roma nella sua sede di Corso Vittorio Emanuele, alla presenza del presidente Massimiliano Giansanti, del sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe L'Abbate, e di Pantaleo Greco, presidente della Federazione Nazionale Olivicola di Confagricoltura.

Un documentario racconta la Xylella in Puglia (Puglia, il film AmalaTerraper guardare oltre la Xylella)
Un documentario racconta la Xylella in Puglia

L'autore dell'opera, il regista Gabriele Greco, orgogliosamente salentino, ha messo insieme immagini e testimonianze di una realtà che cerca di sconfiggere la rassegnazione. Quale futuro? Se ne parla da tempo ma è arrivato il momento di fare in fretta. Si è perso tanto tempo anche per le difficoltà burocratiche, soprattutto legate ai vincoli paesaggistici, ma finalmente sembra essere iniziata una nuova fase grazie al protocollo d’intesa tra i ministeri delle Politiche agricole e i Beni culturali, appena firmato dai rispettivi ministri - Teresa Bellanova e Dario Franceschini – e subito ratificato a Bari dal voto della Giunta regionale della Puglia, per semplificare e sbloccare i reimpianti degli ulivi.

«L'idea di realizzare il docufilm - ha detto il regista Gabriele Greco, proprietario di un uliveto a Santa Maria di Leuca - è nata dalla necessità di fare chiarezza su questa malattia che ha duramente colpito l'economia pugliese e il suo splendido paesaggio. Ho visto ammalarsi i miei alberi ed ho cominciato a prendermene cura come se fossero i miei figli. Tutti dovrebbero farlo, ma le cure sono troppo costose. Ho capito che questa contro la Xylella è una battaglia per la quale dobbiamo batterci tutti, soprattutto chi ha la fortuna di possedere alberi sani. Ho pensato che fosse necessario raccontare il dramma attraverso la voce delle persone che lo vivono in prima persona come gli agricoltori e AmalaTerra vuole infondere un messaggio di speranza soprattutto tra le nuove generazioni».

I protagonisti non sono attori professionisti ma contadini e agronomi che cercano di contrastare l'epidemia che - per il presidente Giansanti - si è diffusa in un'area di 650 kmq e attaccando 6,5 milioni di ulivi, secondo le rilevazioni satellitari. «Un patrimonio enorme - ha detto - che dovremo quanto prima 'rigenerare' usando la massima flessibilità nel reimpianto degli oliveti, evitando di vincolare i nuovi investimenti a rigide condizioni che riguardano le specie, le varietà ammesse e le forme dell'impianto, consentendo anche di investire nel caso in altre produzioni. Dobbiamo tutelare il territorio e il paesaggio del Salento, ma dobbiamo far anche far ripartire l'economia del territorio».

Per il sottosegretario Giuseppe L'Abbate le crisi possono anche divenire opportunità. «Non bisogna lasciarsi prendere dallo sconforto - ha detto - ma guardare con occhi nuovi al domani. Da parte nostra c'è tutta la volontà di essere vicini alle diverse compagini dei territori colpiti. Già durante la conversione in legge del decreto Emergenze abbiamo stanziato 300 milioni di euro per il biennio 2010-20121 destinati a ridisegnare l'agricoltura e il paesaggio interessato. Inoltre sui tavoli europei si lavora sulla nuova decisione comunitaria che permetterà ai vivaisti di tornare a commercializzare le piantine».

Parole improntate all'ottimismo anche da parte di Pantaleo Greco della Federazione Nazionale Olivicola di Confagricoltura: «In due anni - ha detto - siamo scesi nell’inferno della Xylella e risaliti, grazie alla ricerca sulle cultivar resistenti al patogeno da quarantena. Il viaggio raccontato nel film riguarda tutta la società salentina, non solo il mondo strettamente agricolo. Noi continueremo a fare olio in Salento». "AmalaTerra, che ha ottenuto il patrocinio dell'Università del Salento, è stato realizzato dalla Kreiamo Production, e presentato e premiato in vari festival internazionali.
di Mariella Morosi
Mariella Morosi
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