Disco, la Toscana
balla per prima
Ma di aiuti
nemmeno
l'ombra
L'ultimo Dpcm del Governo lascia alle regioni la decisione sulle aperture: partono la Toscana e la Campania (questa ultima proibendo però i balli). Lombardia forse l'ultima. Ma Maurizio Pasca (presidente Silb) ricorda: «Una luce in fondo al tunnel, però nessuno parla di agevolazioni per il settore».
Per le discoteche la vita è veramente difficile. Prima la conferenza Stato-Regioni , che parlava di aprire tutti i locali da ballo dal 15 giugno con forti limitazioni causa il distanziamento interpersonale necessario (ricordiamolo, misure «impensabili» come ha dichiarato il presidente della Silb-Fipe Maurizio Pasca a Italia a Tavola); poi il dietro front del Governo, che ha posticipato tutto al 14 luglio; infine la possibilità per le singole Regioni di emanare ordinanze che ribaltassero il Dpcm. Il risultato di questo balletto, insomma, qual è? Ognuno si regola come meglio crede. E alcuni Governatori ne hanno già approfittato (forti del numero ridoto di contagi sui loro territori): in prima linea in questo senso la Toscana, che è la prima a lanciarsi in pista. Il Governatore Enrico Rossi ha previsto l'apertura già da oggi, 13 giugno.
«Fino a giovedì scorso eravamo in un tunnel, del quale non si vedeva una fine. Ora, con il Dpcm e la "delega" alle Regioni, iniziamo a vedere uno spiraglio di luce». Questa è la precisazione fatta dal Governo: «Le amministrazioni regionali, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica, possono comunque decidere di stabilire una diversa data di riapertura delle attività del settore».
E poco importa che si riapra subito o che si debba aspettare ancora qualche giorno o qualche settimana: «L'importante è ripartire. Poi confidiamo man mano di ritornare alla normalità». Anche perché, a detta di Maurizio Pasca, ormai «gli assembramenti ci sono dappertutto, dagli stabilimenti balneari ai locali in piena movida».
Bene per la riapertura, così come è stato (prima che per le discoteche) per i bar, per i ristoranti e per le altre imprese. Ma gli aiuti? È questa la domanda che ora Pasca si pone, potendo finalmente allinearsi a quella ripresa che è toccata, presto o tardi, agli altri pubblici esercizi. «Ricordo al Governo che i sostegni economici ancora non ci sono stati riconosciuti. Siamo stati chiusi per 4 mesi. Penso ad altri settori a cui sono stati riconosciuti, dall'azzeramento dell'Imu al credito d'imposta per l'accatastamento del locale. Noi non abbiamo ricevuto niente del genere. Chiediamo al Governo questi sostegni economici, per darci modo di ripartire al meglio. Penso alle casse integrazioni anticipate, agli affitti pagati, altrimenti ci toccava lo sfratto. Diciamo che molti di noi si sono indebitati per poter rimanere chiusi senza chiudere definitivamente».
Nell'attesa però, come detto, tutto si sta pian piano allestendo per una riapertura.
come dicevamo, la Toscana è la prima a "lanciarsi in pista". Con un'ordinanza firmata dal Governatore Enrico Rossi è stato disposto che da oggi, 13 giugno, le discoteche possono ripartire (insieme a cinema, spettacoli dal vivo, congressi, fiere, sale giochi, cerimonie, impianti di risalita... praticamente tutto ciò che mancava). Le normative comunque sono quelle stabilite dalla Conferenza Stato-Regioni: un metro di distanziamento sempre e almeno due sulla pista da ballo, con la possibilità di ballare solo esternamente, in terrazze o giardini.
Sulla scia della Toscana, toccherà alla Campania, ma con una "piccola" particolarità: le disco aprono, ma rimane il divieto di ballare, si può ascoltare solo musica. È quanto deciso dall'ordinanza del Governatore Vincenzo De Luca: «È consentita la ripresa delle attività delle discoteche e locali consimili, limitatamente all'attività di intrattenimento musicale, bar e ristorazione, ove previste, e fermo restando il divieto di ballo, sia al chiuso che all'aperto». La Puglia aspetta un paio di giorni, precisamente il 15: lì il ballo sarà concesso, ma solo all'aperto.
Qualche giorno in più per Emilia-Romagna, Liguria e Veneto: il 19 giugno. Le ordinanze dei Governatori Stefano Bonaccini e Giovanni Toti danno il permesso di ballare, ma solo all'esterno e mantenendo rigorosamente le distanze previste dal Dpcm. La Liguria, oltre alle discoteche, ha sbloccato anche sagre, congressi e grandi eventi. Anche Luca Zaia ha deciso: «Il Dpcm ci dà la possibilità di anticipare. C'è un'economia che ruota attorno» a tutto questo settore, a tutte queste attività, «le codifichiamo in questa ordinanza».
Si rimane in attesa per le altre Regioni, tutte probabilmente propense ad aprire da qui a poco. È probabile che in Lombardia, l'area più colpita dal virus, si debba invece attendere di più rispetto ad altre zone.
Iniziano le riaperture, ma gli aiuti per il settore non sono nemmeno stati presi in considerazione
Abbiamo quindi interpellato Maurizio Pasca per domandargli cosa ne pensa di queste decisioni a macchia di leopardo. «Personalmente - ci ha detto - credo che a breve riapriranno tutte. Ci sono state ordinanze da parte di molte regioni per riaprire, se non oggi, già nei prossimi giorni. Penso alla Campania che riparte, alla Puglia che aspetta il 15, alla Liguria e all'Emilia Romagna che dovranno attendere solo fino al 19, come il Veneto. Le uniche che forse ritarderanno potrebbero essere Lombardia e Piemonte, perché sono quelle che hanno avuto il maggior numero di contagi».«Fino a giovedì scorso eravamo in un tunnel, del quale non si vedeva una fine. Ora, con il Dpcm e la "delega" alle Regioni, iniziamo a vedere uno spiraglio di luce». Questa è la precisazione fatta dal Governo: «Le amministrazioni regionali, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica, possono comunque decidere di stabilire una diversa data di riapertura delle attività del settore».
E poco importa che si riapra subito o che si debba aspettare ancora qualche giorno o qualche settimana: «L'importante è ripartire. Poi confidiamo man mano di ritornare alla normalità». Anche perché, a detta di Maurizio Pasca, ormai «gli assembramenti ci sono dappertutto, dagli stabilimenti balneari ai locali in piena movida».
Maurizio Pasca
Bene per la riapertura, così come è stato (prima che per le discoteche) per i bar, per i ristoranti e per le altre imprese. Ma gli aiuti? È questa la domanda che ora Pasca si pone, potendo finalmente allinearsi a quella ripresa che è toccata, presto o tardi, agli altri pubblici esercizi. «Ricordo al Governo che i sostegni economici ancora non ci sono stati riconosciuti. Siamo stati chiusi per 4 mesi. Penso ad altri settori a cui sono stati riconosciuti, dall'azzeramento dell'Imu al credito d'imposta per l'accatastamento del locale. Noi non abbiamo ricevuto niente del genere. Chiediamo al Governo questi sostegni economici, per darci modo di ripartire al meglio. Penso alle casse integrazioni anticipate, agli affitti pagati, altrimenti ci toccava lo sfratto. Diciamo che molti di noi si sono indebitati per poter rimanere chiusi senza chiudere definitivamente».
Nell'attesa però, come detto, tutto si sta pian piano allestendo per una riapertura.
come dicevamo, la Toscana è la prima a "lanciarsi in pista". Con un'ordinanza firmata dal Governatore Enrico Rossi è stato disposto che da oggi, 13 giugno, le discoteche possono ripartire (insieme a cinema, spettacoli dal vivo, congressi, fiere, sale giochi, cerimonie, impianti di risalita... praticamente tutto ciò che mancava). Le normative comunque sono quelle stabilite dalla Conferenza Stato-Regioni: un metro di distanziamento sempre e almeno due sulla pista da ballo, con la possibilità di ballare solo esternamente, in terrazze o giardini.
Sulla scia della Toscana, toccherà alla Campania, ma con una "piccola" particolarità: le disco aprono, ma rimane il divieto di ballare, si può ascoltare solo musica. È quanto deciso dall'ordinanza del Governatore Vincenzo De Luca: «È consentita la ripresa delle attività delle discoteche e locali consimili, limitatamente all'attività di intrattenimento musicale, bar e ristorazione, ove previste, e fermo restando il divieto di ballo, sia al chiuso che all'aperto». La Puglia aspetta un paio di giorni, precisamente il 15: lì il ballo sarà concesso, ma solo all'aperto.
Qualche giorno in più per Emilia-Romagna, Liguria e Veneto: il 19 giugno. Le ordinanze dei Governatori Stefano Bonaccini e Giovanni Toti danno il permesso di ballare, ma solo all'esterno e mantenendo rigorosamente le distanze previste dal Dpcm. La Liguria, oltre alle discoteche, ha sbloccato anche sagre, congressi e grandi eventi. Anche Luca Zaia ha deciso: «Il Dpcm ci dà la possibilità di anticipare. C'è un'economia che ruota attorno» a tutto questo settore, a tutte queste attività, «le codifichiamo in questa ordinanza».
Si rimane in attesa per le altre Regioni, tutte probabilmente propense ad aprire da qui a poco. È probabile che in Lombardia, l'area più colpita dal virus, si debba invece attendere di più rispetto ad altre zone.
© Riproduzione riservata
di Marco Di Giovanni
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