lunedì 1 giugno 2020

Niente tasse sul suolo pubblico Fipe: Prendere esempio da Roma

Niente tasse 

sul suolo pubblico
Fipe: Prendere 

esempio da Roma


La Federazione italiana pubblici esercizi chiarisce quali sono le agevolazioni per gli spazi esterni dei locali e invita i comuni ad applicarle subito. Esenzione dal pagamento di Tosap e Cosap fino al 31 ottobre. La Capitale ha già deliberato la possibilità di ampliamento della superficie di occupazione di suolo pubblico fino ad un massimo del 35%.

Con il Decreto Rilancio, sappiamo già, sono state previste delle agevolazioni per i pubblici esercizi. La Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi è entrata nel merito, chiarendo per tutti i suoi associati: fino al prossimo 31 ottobre i pubblici esercizi titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l'utilizzazione del suolo pubblico sono esonerati dal pagamento della Tosap (Tassa per l'occupazione di spazi e aree pubbliche) e del Cosap (Canone per l'occupazione del suolo pubblico).

Procedure semplificate e agevolazioni per i locali con uno spazio esterno - Nessuna tassa sul suolo pubblico  Fipe: Prendere esempio da Roma
Procedure semplificate e agevolazioni per i locali con uno spazio esterno

Il Decreto Rilancio, oltre a questa esenzione dal pagamento di Tosap e Cosap, prevede ulteriori agevolazioni per quelle attività che intendano ampliare le installazioni di dehors su suolo pubblico già concesso. Lo scopo di questa misura è dare una mano all'attività imprenditoriale, purché si mantenga la dovuta attenzione alle misure di distanziamento sociale.

Fipe entra nel dettaglio, sottolineando che fino al 31 ottobre sono concesse (riportiamo integralmente quanto detto dalla Federazione):
  • Una procedura semplificata in relazione alle domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico ovvero di ampliamento delle superfici già concesse, che possono essere presentate telematicamente mediante istanza all’ufficio competente dell’Ente locale, con allegata la sola planimetria e non è dovuta l’imposta di bollo;
  • La posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività di ristorazione, non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli artt. 21 (concernente gli interventi soggetti ad autorizzazione) e 146 (relativo alle autorizzazioni attinenti la gestione dei beni soggetti a tutela) del D.Lgs. n. 42/2006 e non è soggetta al limite temporale di 90 giorni di cui all’art. 6, comma 1, lett. e-bis del DPR n. 380/2001.
La speranza di Fipe, specialmente con l'estate alle porte, è che i Comuni diano presto seguito a quanto previsto a livello nazionale e che facendolo diano la possibilità di usufruire di procedure realmente semplificate.

Un esempio? La Capitale. Fipe segnala che con Delibera n. 87, il Comune di Roma, proprio in attuazione della norma, ha previsto che «i titolari di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande possono effettuare, in via eccezionale, l'ampliamento della superficie di occupazione di suolo pubblico (Osp) già autorizzata fino ad un massimo del 35% o, laddove non fossero già in possesso di una concessione Osp, una nuova occupazione di suolo pubblico per una superficie massima del 35% della superficie dell'esercizio di somministrazione di alimenti e bevande».

Per saperne di più è necessario rivolgersi all’associazione territoriale più vicina. Per qualsiasi esercente desideroso di saperne di più, è possibile trovare l'associazione più limitrofa alla propria attività a questo link: www.fipe.it/territorio italiaatavola
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