Roma dice addio
allo Zodiaco
Caffè-ristorante
degli innamorati
Qui il tristellato Heinz Beck lanciò Alemanno, qui ragazzi da decenni si scambiano gesti romantici. Ha aperto negli anni ‘50, è stato dichiarato fallito a marzo. Prima erano solo voci, ora invece è ufficiale.
"Zodiaco", uno dei locali più romantici e panoramici di Roma (si trova in cima alla collina di Monte Mario), chiude. Come riporta il Corriere della Sera non c’è "pischello" che almeno una volta non abbia portato la sua ragazza, sussurrandole parole dolci all’orecchio. Nato nella Roma degli anni '50 che ballava al ritmo del boogie-woogie, esploso al tempo del boom economico, dei Dik Dik e di Rita Pavone, passato indenne attraverso la stagione tetra delle bombe e del terrorismo, perché "nella vita d’ognuno c’è sempre un bacio che non si dimentica" (cit. da Colazione da Tiffany, con Audrey Hepburn), riemerso alla grande nei frizzanti anni '80 e in quelli recenti dei lucchetti attaccati ovunque come pegno d’amore, il caffè-ristorante più sdolcinato di Roma alla fine non ce l’ha fatta. Non ha resistito al lockdown, non ha festeggiato l’arrivo della fase 2.
Ingresso sbarrato, cucine chiuse, tavoli impolverati. Per la verità la crisi - aggravata dall’assalto dei debitori - era cominciata già prima, e la parola fine è stata scritta il 4 marzo 2020, una settimana prima che l’Italia chiudesse per Covid-19. Ma erano solo sussurri, voci non confermate. Ora è ufficiale. La comunicazione ai tanti affezionati clienti è arrivata nel più freddo e burocratico dei modi: un foglio con l’intestazione "Tribunale ordinario di Roma" (scoperto per prima dalla testata online Romah24) attaccato alla vetrina che riporta i dati della dichiarazione di fallimento della "ZodiacoRoma", con il conseguente invito «ai creditori e ai terzi che vantino diritti reali e mobiliari» a farsi avanti entro 30 giorni. Altro che coccole, coni gelato e calici di prosecco alzati - occhi negli occhi - sulla vista più incantevole di Roma, dal Cupolone a Villa Borghese, dalle morbide anse del Tevere alla silhouette del palazzo del Quirinale...
The end. Romanticismo addio. Con "Lo Zodiaco" se ne va un pezzetto di cuore della capitale, una location legata più alla storia del costume e al rito del corteggiamento che al menu. I piatti proposti dal ristorante con vetrate mozzafiato sulle cupole barocche non sempre hanno estasiato la clientela, soprattutto in rapporto ai prezzi medio-alti, ma «l’eccezionale panorama non ha eguali», era la conclusione di qualsiasi critico, nella sua recensione per le guide turistiche o per le rubriche delle cronache cittadine. D’altronde, applauditi dai teenager di ritorno dalla passeggiatina nel "sentiero dei baci" (dove a migliaia hanno attaccato lucchetti alla staccionata, seguendo la moda lanciata da Federico Moccia a ponte Milvio), da queste parti i vip non sono mai mancati.
Attori, cantanti, starlette e il variegato mondo del "generone" romano amavano ritrovarsi attorno ai tavoli del belvedere più alto della città (139 metri sul livello del mare), non foss’altro per ricordare i bei tempi andati, quando ci si ritrovavano con la fidanzatina (o viceversa). Qui l’esuberante attaccante della Lazio Paul Gascoigne, a inizio anni Novanta, scatenò una memorabile rissa tra fotografi che si contendevano l’esclusiva della sua bionda mozzafiato portata in cima alla Panoramica, e sempre all’ombra dell’osservatorio astronomico, nel 2008, il cuoco stellare Heinz Beck, in una conferenza stampa sull’alimentazione salubre, sorprese tutti schierandosi con l’allora candidato sindaco Gianni Alemanno («mi ispira fiducia, lo voterei»), portandogli evidentemente fortuna. Tempi lontani, luci ormai spente. I clienti adesso leggono l’annuncio del tribunale fallimentare e tornano indietro un po’ tristi, dal vialetto dello Zodiaco, dove anche il piano-bar tace e le coppie la sera non osano più avventurarsi, nel timore di brutti incontri.
Fonte: Corriere della Sera
Un locale storico romano chiuso causa fallimento
Ingresso sbarrato, cucine chiuse, tavoli impolverati. Per la verità la crisi - aggravata dall’assalto dei debitori - era cominciata già prima, e la parola fine è stata scritta il 4 marzo 2020, una settimana prima che l’Italia chiudesse per Covid-19. Ma erano solo sussurri, voci non confermate. Ora è ufficiale. La comunicazione ai tanti affezionati clienti è arrivata nel più freddo e burocratico dei modi: un foglio con l’intestazione "Tribunale ordinario di Roma" (scoperto per prima dalla testata online Romah24) attaccato alla vetrina che riporta i dati della dichiarazione di fallimento della "ZodiacoRoma", con il conseguente invito «ai creditori e ai terzi che vantino diritti reali e mobiliari» a farsi avanti entro 30 giorni. Altro che coccole, coni gelato e calici di prosecco alzati - occhi negli occhi - sulla vista più incantevole di Roma, dal Cupolone a Villa Borghese, dalle morbide anse del Tevere alla silhouette del palazzo del Quirinale...
The end. Romanticismo addio. Con "Lo Zodiaco" se ne va un pezzetto di cuore della capitale, una location legata più alla storia del costume e al rito del corteggiamento che al menu. I piatti proposti dal ristorante con vetrate mozzafiato sulle cupole barocche non sempre hanno estasiato la clientela, soprattutto in rapporto ai prezzi medio-alti, ma «l’eccezionale panorama non ha eguali», era la conclusione di qualsiasi critico, nella sua recensione per le guide turistiche o per le rubriche delle cronache cittadine. D’altronde, applauditi dai teenager di ritorno dalla passeggiatina nel "sentiero dei baci" (dove a migliaia hanno attaccato lucchetti alla staccionata, seguendo la moda lanciata da Federico Moccia a ponte Milvio), da queste parti i vip non sono mai mancati.
Attori, cantanti, starlette e il variegato mondo del "generone" romano amavano ritrovarsi attorno ai tavoli del belvedere più alto della città (139 metri sul livello del mare), non foss’altro per ricordare i bei tempi andati, quando ci si ritrovavano con la fidanzatina (o viceversa). Qui l’esuberante attaccante della Lazio Paul Gascoigne, a inizio anni Novanta, scatenò una memorabile rissa tra fotografi che si contendevano l’esclusiva della sua bionda mozzafiato portata in cima alla Panoramica, e sempre all’ombra dell’osservatorio astronomico, nel 2008, il cuoco stellare Heinz Beck, in una conferenza stampa sull’alimentazione salubre, sorprese tutti schierandosi con l’allora candidato sindaco Gianni Alemanno («mi ispira fiducia, lo voterei»), portandogli evidentemente fortuna. Tempi lontani, luci ormai spente. I clienti adesso leggono l’annuncio del tribunale fallimentare e tornano indietro un po’ tristi, dal vialetto dello Zodiaco, dove anche il piano-bar tace e le coppie la sera non osano più avventurarsi, nel timore di brutti incontri.
Fonte: Corriere della Sera
© Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento