Sardegna, collegamenti garantiti ma nuovi bandi
dopo le festività
Assicurati i trasporti marittimi e aerei, regolamentati dal Dpcm. Ma a fine gennaio e febbraio scadono le proroghe al provvedimento sulla continuità garantita da Alitalia e da Tirrenia Cin.
In Sardegna, per ora, ci si può andare. E tornare. Sono garantiti i trasporti marittimi e aerei, sempre comunque regolamentati dalle limitazioni del Dpcm. Per “comprovati motivi” si viaggia con l’autocertificazione. Ma poi? Il 31 gennaio scade la proroga al provvedimento sulla continuità aerea garantita da Alitalia e il 28 febbraio su quella marittima da Tirrenia Cin. Bisognerà metterci le mani. I collegamenti in continuità territoriale sono quelli a tariffe calmierate che vengono assicurati in regime di convenzione e con erogazione di risorse pubbliche.
I bandi risalgono a oltre una decina di anni
«In occasione di queste festività – ha dichiarato a Il Sole 24 Ore Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt–Federazione italiana lavoratori trasporti - considerate le ferree restrizioni governative, non ci sarà più il problema della mancanza dei voli ma non per questo, i problemi non mancheranno. Alcuni giorni or sono, il Governo nazionale ha ufficializzato la proroga della continuità territoriale aerea e quella marittima. Tale decisione è di fatto obbligatoria poiché non c'erano così come non ci saranno i tempi tecnici per affidare i servizi marittimi ed aerei in continuità. Sulla continuità territoriale aerea nulla è dato sapere sulle risposte e contro deduzioni che la Regione Sardegna avrebbe dovuto fornire rispetto alle richieste dell'Ue. Così come gli uffici del ministero dei trasporti pare non abbiano ancora ricevuto osservazioni in merito ai bandi di continuità territoriale marittima. Eppure gli attuali bandi risalgono ad oltre una decina di anni or sono e, anche in questo caso, la domanda di trasporto di merci e passeggeri si è notevolmente evoluta e trasformata».
Trasformare la crisi in opportunità
L’apertura di un tavolo di confronto è stata richiesta anche dalla segreteria regionale di Ulitrasporti con un appello sottoscritto da William Zonca e Elisabetta Manca. «Riteniamo non sia più procrastinabile l'attivazione di un tavolo di confronto al fine di trovare soluzioni che consentano al trasporto aereo di poter essere il volano della ripresa economica dell'isola non appena la pandemia sarà cessata. Chiediamo alla Regione Sardegna che, con coraggio e determinazione, trasformi questo periodo di crisi in un'opportunità di rilancio e trasformazione creando una compagnia di riferimento “regional” che abbia come partner principale un grande vettore tradizionale, capace di garantire una volta per tutte una continuità territoriale vera, che liberi la Sardegna dalle maglie sempre più strette delle regole imposte dell'Unione Europea e dia una reale indipendenza alla mobilità dei sardi, permettendo alla nostra economia di rialzarsi e ripartire più forte di prima».
Un contesto che vede tra le priorità anche le vertenze che riguardano la compagnia Air Italy in liquidazione e i suoi lavoratori e quella relativa al porto canale di Cagliari. italiaatavola
I bandi risalgono a oltre una decina di anni
«In occasione di queste festività – ha dichiarato a Il Sole 24 Ore Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt–Federazione italiana lavoratori trasporti - considerate le ferree restrizioni governative, non ci sarà più il problema della mancanza dei voli ma non per questo, i problemi non mancheranno. Alcuni giorni or sono, il Governo nazionale ha ufficializzato la proroga della continuità territoriale aerea e quella marittima. Tale decisione è di fatto obbligatoria poiché non c'erano così come non ci saranno i tempi tecnici per affidare i servizi marittimi ed aerei in continuità. Sulla continuità territoriale aerea nulla è dato sapere sulle risposte e contro deduzioni che la Regione Sardegna avrebbe dovuto fornire rispetto alle richieste dell'Ue. Così come gli uffici del ministero dei trasporti pare non abbiano ancora ricevuto osservazioni in merito ai bandi di continuità territoriale marittima. Eppure gli attuali bandi risalgono ad oltre una decina di anni or sono e, anche in questo caso, la domanda di trasporto di merci e passeggeri si è notevolmente evoluta e trasformata».
Trasformare la crisi in opportunità
L’apertura di un tavolo di confronto è stata richiesta anche dalla segreteria regionale di Ulitrasporti con un appello sottoscritto da William Zonca e Elisabetta Manca. «Riteniamo non sia più procrastinabile l'attivazione di un tavolo di confronto al fine di trovare soluzioni che consentano al trasporto aereo di poter essere il volano della ripresa economica dell'isola non appena la pandemia sarà cessata. Chiediamo alla Regione Sardegna che, con coraggio e determinazione, trasformi questo periodo di crisi in un'opportunità di rilancio e trasformazione creando una compagnia di riferimento “regional” che abbia come partner principale un grande vettore tradizionale, capace di garantire una volta per tutte una continuità territoriale vera, che liberi la Sardegna dalle maglie sempre più strette delle regole imposte dell'Unione Europea e dia una reale indipendenza alla mobilità dei sardi, permettendo alla nostra economia di rialzarsi e ripartire più forte di prima».
Un contesto che vede tra le priorità anche le vertenze che riguardano la compagnia Air Italy in liquidazione e i suoi lavoratori e quella relativa al porto canale di Cagliari. italiaatavola
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