martedì 29 dicembre 2020

Capodanno, addio a 1 zampone su 3 anche se i prezzi sono scesi del 20%

 

Capodanno, addio 

a 1 zampone su 3
anche se i prezzi 

sono scesi del 20%


Calano gli acquisti dei tradizionali zamponi e cotechini per le feste di fine anno, nonostante i prezzi abbiano perso il 20% negli ultimi due mesi.
Lo fa sapere Cia-Agricoltori Italiani, che stima 2 milioni di chili di prodotto in meno sulle tavole rispetto ai 6 milioni consumati nello stesso periodo dello scorso anno, in pratica un terzo.

Sono, infatti, diminuiti i ritiri di carne suina negli allevamenti da parte dell'industria, un ennesimo colpo che conferma la grave crisi della filiera con cali fino al 18%. La contrazione dei consumi degli insaccati precotti, secondo Cia, è dovuta anche per le misure imposte dal governo per contrastare la pandemia, che ha tagliato veglioni e maxi-tavolate di fine anno.

La forte contrazione dei prezzi, fa sapere Cia, è causata in parte alla saturazione del mercato europeo, con il mancato export in Cina delle carni tedesche dopo i casi di peste suina nei cinghiali in Sassonia. Nonostante la diffusa credenza, non si tratta di prodotti particolarmente grassi, anche perché la cottura di zamponi e cotechini favorisce il calo della parte lipidica: 100 grammi contengono le stesse calorie di 1 etto di mortadella e meno della stessa quantità di salame, con un buon apporto proteico fornito dalla cotica, oltre a ferro, zinco e vitamine B. Due prodotti che, ricorda infine Cia, sono fatti della stessa sostanza: carne di maiale magra e grassa, macinata e unita poi a cotenna di maiale e tritata. La differenza è data solamente dall'involucro: la zampa di maiale anteriore per lo zampone, il budello per il cotechino. Italiaatavola

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