Grana Padano Dop,
Agrinsieme:
«No al prezzo
ribassato
del latte»
Il coordinamento di Agrinsieme, che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, ha espresso la sua netta contrarietà a contratti al ribasso dei prezzi del latte destinato alla produzione di formaggio Grana Padano Dop. Denunciando alcune proposte che sono pervenute agli associati, Agrinsieme ha chiesto al ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova di intervenire con urgenza a tutela dei numerosi allevatori interessati.
Si tratta di ribassi, precisa il coordinamento, «che non vanno neanche a coprire i costi di produzione e che, soprattutto, in barba a quanto previsto dalle norme del Piano di regolazione dell'offerta 2019-21, non tengono in considerazione l'equa correlazione tra il valore del formaggio e dei suoi derivati e il prezzo del latte pagato alla stalla e destinato a tali produzioni».
Il coordinamento ricorda poi che a causa delle oscillazioni del mercato, aggravate dalla pandemia, gli allevatori hanno perso nel 2020 oltre 1 miliardo di euro, a testimonianza di una grave sofferenza del comparto lattiero-caseario a livello nazionale e comunitario. «Riteniamo quindi del tutto irricevibili proposte di accordi di conferimento che non tengano conto dell'indicizzazione del prezzo e dell'andamento del mercato e che non prevedano il necessario adeguamento del latte ai valori di vendita del formaggio», conclude Agrinsieme, nel reiterare la richiesta alla Ministra «affinché si attivi per garantire il rispetto del principio dell'equa correlazione, tenendo sempre bene a mente che in gioco c'è la sostenibilità e l'eticità del prezzo del latte».italiaatavola
Si tratta di ribassi, precisa il coordinamento, «che non vanno neanche a coprire i costi di produzione e che, soprattutto, in barba a quanto previsto dalle norme del Piano di regolazione dell'offerta 2019-21, non tengono in considerazione l'equa correlazione tra il valore del formaggio e dei suoi derivati e il prezzo del latte pagato alla stalla e destinato a tali produzioni».
Il coordinamento ricorda poi che a causa delle oscillazioni del mercato, aggravate dalla pandemia, gli allevatori hanno perso nel 2020 oltre 1 miliardo di euro, a testimonianza di una grave sofferenza del comparto lattiero-caseario a livello nazionale e comunitario. «Riteniamo quindi del tutto irricevibili proposte di accordi di conferimento che non tengano conto dell'indicizzazione del prezzo e dell'andamento del mercato e che non prevedano il necessario adeguamento del latte ai valori di vendita del formaggio», conclude Agrinsieme, nel reiterare la richiesta alla Ministra «affinché si attivi per garantire il rispetto del principio dell'equa correlazione, tenendo sempre bene a mente che in gioco c'è la sostenibilità e l'eticità del prezzo del latte».italiaatavola
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