All'asta l'Hotel Villa Piave
di Abano
Nel suo futuro?
Più probabile
un condominio
Va all’asta l’Hotel Villa Piave di viale delle Terme, ad Abano (Pd). La struttura alberghiera, dichiarata fallita qualche mese fa dal Tribunale, è stata messa all’asta per un valore di 2 milioni di euro, con base d’asta a 1,5 milioni di euro.
L’asta, come riporta Il Mattino di Padova, indetta dal curatore fallimentare Anna Maria Grazian, è stata fissata per il 30 marzo alle 17. L’hotel, all’inizio del secolo scorso, fu dimora di Vittorio Emanuele III, re d’Italia, e centro culturale artistico di Abano.
«Un altro hotel che va all’asta dopo il fallimento» commenta Marco Gottardo, direttore di Federalberghi Terme Abano Montegrotto «Purtroppo negli ultimi mesi abbiamo registrato i fallimenti di due hotel in centro, il Villa Piave appunto e il Grand Torino, prossimamente all’asta giudiziaria».
Gottardo aggiunge: «È arrivato il momento di pensare ad unificare le attuali strutture, con operazioni simili a quella fatta intelligentemente da Cristina Bernardi, che ha acquistato l’Hotel Igea Suisse per aumentare lo spazio del Formentin, con la prospettiva quindi di andare a creare un unico complesso alberghiero, con aree e spazi più vasti». L’Hotel Villa Piave non è l’unico in “odore” di asta. Sono già stati messi all’asta anche gli hotel Firenze di Abano e Commodore di Montegrotto. A questi si può aggiungerne infine un quinto anche il Sollievo di Montegrotto, sul quale c’è una procedura di concordato in corso.italiaatavola
L’asta, come riporta Il Mattino di Padova, indetta dal curatore fallimentare Anna Maria Grazian, è stata fissata per il 30 marzo alle 17. L’hotel, all’inizio del secolo scorso, fu dimora di Vittorio Emanuele III, re d’Italia, e centro culturale artistico di Abano.
«Un altro hotel che va all’asta dopo il fallimento» commenta Marco Gottardo, direttore di Federalberghi Terme Abano Montegrotto «Purtroppo negli ultimi mesi abbiamo registrato i fallimenti di due hotel in centro, il Villa Piave appunto e il Grand Torino, prossimamente all’asta giudiziaria».
Prezzo certamente “stracciato” per il Villa Piave che, dovesse andare deserta l’asta fissata del 30 marzo, potrebbe essere acquisito ai prossimi esperimenti di gara ad una cifra addirittura sotto al milione. «Stiamo parlando» aggiunge il consigliere comunale di Abano dice No, Maurizio Tentori «di un hotel situato in centro ad Abano, all’ingresso dell’isola pedonale da Piazza Repubblica. Un albergo che ha un suo valore sulla carta per la posizione e le dimensioni. Paga ovviamente l’abbandono degli ultimi tempi, che ne hanno decretato la svalutazione. Credo che quella struttura possa difficilmente avere un futuro alberghiero: ci sono al momento fin troppi alberghi che possono soddisfare l’attuale richiesta turistica. L’ideale sarebbe la costruzione di 2-3 condomini, bassi, di piccole dimensioni, di un certo pregio. Andrebbero certamente a ruba».
Gottardo aggiunge: «È arrivato il momento di pensare ad unificare le attuali strutture, con operazioni simili a quella fatta intelligentemente da Cristina Bernardi, che ha acquistato l’Hotel Igea Suisse per aumentare lo spazio del Formentin, con la prospettiva quindi di andare a creare un unico complesso alberghiero, con aree e spazi più vasti». L’Hotel Villa Piave non è l’unico in “odore” di asta. Sono già stati messi all’asta anche gli hotel Firenze di Abano e Commodore di Montegrotto. A questi si può aggiungerne infine un quinto anche il Sollievo di Montegrotto, sul quale c’è una procedura di concordato in corso.italiaatavola
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