Il Caffè Arte e Mestieri chiude
Decisione oltre
la pandemia
Il locale in centro a Reggio Emilia cesserà le attività a fine anno. La famiglia D'Amato, guidata dal titolare Gianni, spiega le ragioni della decisioni che vanno al di là dell'impatto dell'emergenza covid.
Il covid non è l'unica ragione, ma sicuramente ha pesato sulla decisione del Caffè Arte e Mestieri di Reggio Emilia: chiusura a fine anno. A comunicarlo è la famiglia D'Amato che dal 2013 gestisce il locale nella città emiliana oltre al ristorante il Rigoletto (a Reggiolo), nel 2012 reso inagibile a causa del terremoto ma capace di ottenre due stelle Michelin (una nel 2002 e una nel 2004).
Le ragioni della chiusura
«È una decisione che abbiamo preso da tempo, e non è stato solo il covid a farci decidere di andare via. Questa chiusura è la conseguenza di tante situazioni e di un momento sicuramente molto difficile per tutti, e anche se fossimo stati in un altro luogo non sarebbe stato diverso», ha spiegato Fulvia Salvarani alla Stampa Reggiana. Anima del locale insieme al marito Gianni e il figlio Federico, la famiglia D'Amato ha alzato bandiera bianca. Nell'ultimo anno «abbiamo perso il 45% del fatturato. Le spese sono state tante e non è possibile rischiare anche per il 2021. I miei genitori hanno deciso di cessare l’attività a fine anno», ha aggiunto Federico D'amato a ReggioSera.
Probabile che l'avventura culinaria della famiglia non si fermi qui. Come si legge nel messaggio di commiato dai propri clienti, infatti, la famiglia D'Amato ha voluto sottolineare come «la nostra cucina non muore, rinascerà sicuramente in altri luoghi».
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«È una decisione che abbiamo preso da tempo, e non è stato solo il covid a farci decidere di andare via. Questa chiusura è la conseguenza di tante situazioni e di un momento sicuramente molto difficile per tutti, e anche se fossimo stati in un altro luogo non sarebbe stato diverso», ha spiegato Fulvia Salvarani alla Stampa Reggiana. Anima del locale insieme al marito Gianni e il figlio Federico, la famiglia D'Amato ha alzato bandiera bianca. Nell'ultimo anno «abbiamo perso il 45% del fatturato. Le spese sono state tante e non è possibile rischiare anche per il 2021. I miei genitori hanno deciso di cessare l’attività a fine anno», ha aggiunto Federico D'amato a ReggioSera.
Probabile che l'avventura culinaria della famiglia non si fermi qui. Come si legge nel messaggio di commiato dai propri clienti, infatti, la famiglia D'Amato ha voluto sottolineare come «la nostra cucina non muore, rinascerà sicuramente in altri luoghi».
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