giovedì 29 luglio 2021

Ulcera peptica, come prevenirla: occhio a dieta e stile di vita

 

Ulcera peptica, 

come prevenirla: 

occhio a dieta 

e stile di vita

Le stime dicono che circa 4 milioni di persone ogni anno sono colpite da ulcera peptica: mentre l’ulcera gastrica è più frequente negli individui over 60, quella duodenale riguarda spesso persone più giovani


Il termine ulcera in ambito medico si usa per indicare un’erosione che, non potendo guarire in autonomia, necessita di essere curata. Nello specifico con ulcera peptica si indica un’ulcera della alte vie digestive: nel caso in cui colpisca lo stomaco si tratta di ulcera gastrica, se invece interessa il duodeno si parla di ulcera duodenale.


Le stime dicono che circa 4 milioni di persone ogni anno sono colpite da ulcera peptica: mentre l’ulcera gastrica è più frequente negli individui over 60, quella duodenale riguarda spesso persone più giovani. Come si cura l’ulcera peptica e quali abitudini possono aiutare ad alleviarne i sintomi? Ne parlano gli specialisti di Gastroenterologia di Humanitas in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente.


Le cause dell’ulcera peptica


Causa del 70% delle ulcere gastriche e di più del 90% delle ulcere duodenali è un batterio: l’Helicobacter pylori. La sua scoperta negli anni Ottanta ha permesso infatti lo sviluppo delle conoscenze attorno a questa patologia. L’Helicobacter pylori inoltre può provocare gastrite e tumore allo stomaco. Un’altra ragione dello sviluppo di ulcera peptica è l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, che è alla radice del 5% delle ulcere duodenali e del 15-20% di quelle gastriche. Infine l’ulcera peptica può essere causata, anche se molto più raramente, dalla sindrome di Zollinger-Ellison, che provoca una produzione di acidi gastrici in eccedenza da parte dell’organismo.


Quali sono i sintomi dell’ulcera peptica?


L’ulcera peptica si manifesta principalmente con dolore e bruciore provenienti dall’area che va dallo sterno all’ombelico. Di solito i sintomi legati all’ulcera gastrica si osservano più spesso dopo i pasti, mentre l’ulcera duodenale presenta questa sintomatologia anche a digiuno. Fastidi e dolori possono durare da qualche minuto fino a diverse ore, e prolungarsi anche nella notte.


Al dolore si possono accompagnare altri sintomi, quelli tipici della dispepsia, ovvero una certa difficoltà a digerire, la nausea e la sazietà precoce; meno frequenti, invece, il vomito, la perdita di appetito, il dimagrimento, l’anemia dovuta al sanguinamento interno evidentemente non trattato, e la presenza di sangue occulto nelle feci.


Come si riconosce l’ulcera?


Perché venga diagnosticata l’ulcera bisogna procedere con la gastroscopia: l’endoscopia, con l’analisi di frammenti della mucosa di stomaco o intestino, viene considerata lo strumento migliore per la diagnosi dell’ulcera. L’esame istologico permette di verificare la presenza dell’infezione nello stomaco. Esistono inoltre diverse metodologie per accertarsi della presenza del batterio: si può procedere con test sierologici, con il breath test, cioè un esame del respiro, o ancora con l’esame delle feci.


Come si cura l’ulcera peptica?


La cura dell’ulcera peptica, nel caso questa sia provocata dall’Helicobacter pylori, passa dall’eliminazione del batterio tramite terapia antibiotica. Il medico può anche valutare di prescrivere degli inibitori della secrezione gastrica, gli inibitori della pompa protonica e i protettori della mucosa gastrica. Infatti, i farmaci che bloccano la produzione di acidi come gli inibitori della pompa protonica promuovono la guarigione dell’ulcera, alleviando i sintomi e riducendo il dolore allo stomaco.


Stile di vita e alimentazione


Alla terapia farmacologica per la cura dell’ulcera peptica si consiglia di accompagnare una particolare attenzione verso l’alimentazione. È bene quindi mangiare molta frutta e verdura (e in particolare mele, carote e verdure a foglia verde), legumi, cereali integrali e carne bianca, e ancora preferire yogurt con probiotici e formaggio stagionato al latte, che aumenta la secrezione di acidi. Andrebbero evitati anche tutti i piatti molto salati, conditi e speziati, soprattutto se piccanti e ricchi di grassi, tutti fattori che rischiano di intensificare il dolore e che rallentano il processo digestivo.


Anche lo stile di vita non va sottovalutato: è bene smettere di fumare, limitare il consumo di caffè ed evitare l’alcol. Chi fuma corre un rischio maggiore di sviluppare un’ulcera peptica o di recidiva. Inoltre è importante non mangiare prima di mettersi a letto e cercare di contenere, per quanto possibile, l’impatto delle attività più stressanti sulla propria vita dopo la diagnosi. Non ci sono prove che ansia e stress siano una causa per questo disturbo, ma lo stress può peggiorare i sintomi.italiaatavola


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