giovedì 29 luglio 2021

Quali proteine in estate e dopo i 50 anni?

 

Quali proteine in estate 

e dopo i 50 anni?

Una persona su 3 dopo i 50 anni non colma il fabbisogno proteico. Proteine, nella giusta quantità, sono fondamentali per evitare sarcopenia e altre patologie dell’anziano. Ecco i consigli del nutrizionista


Varietà, quantità, qualità. Queste le tre parole magiche che ci devono guidare nella scelta delle proteine, anche in estate. Fondamentali per la nostra alimentazione, e la salute in generale, insieme a lipidi e carboidrati, fanno parte del gruppo dei macronutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno quotidianamente, nelle giuste proporzioni secondo tabelle specifiche: il 55/60% delle calorie quotidiane deve provenire dai carboidrati, il 15-20% dalle proteine e il 25-30% dai grassi. Quanto è davvero importante consumare proteine, anche in estate? Ne parla Luca Avoledo, biologo e nutrizionista, esperto in naturopatia presso la Clinica del Cibo di Milano.


La scelta delle proteine

«Le proteine non devono mai mancare in una dieta sana e equilibrata, e anche nel periodo estivo ne servono le giuste quantità per soddisfare il nostro fabbisogno quotidiano. Esistono tanti tipi di proteine o, più precisamente, di fonti proteiche: carne, pesce, uova, latte e derivati, yogurt e formaggi, che sono fonti proteiche di origine animale. Poi ci sono quelle di origine vegetale, che forniscono comunque un certo apporto di proteine, benché di minore qualità, come legumi e frutta a guscio, quindi noci, mandorle, nocciole e pinoli».

 

Animali o vegetali?

Le proteine non sono tutte uguali: possono essere animali, più ricche di amminoacidi essenziali, per giunta contenuti nelle giuste proporzioni, o vegetali.

«Troviamo proteine in tutti i vegetali – sottolinea Luca Avoledo - non solo nei legumi e nei semi, ma anche nei cereali e persino in frutta e verdura, ma, in questi ultimi alimenti, di qualità ulteriormente inferiore e, spesso, anche quantitativamente sottorappresentate. Sono infatti definite proteine di basso o medio valore biologico mentre quelle che si trovano in carne, uova, pesce e latticini sono di alto valore biologico. Cosa vuol dire in concreto? Che si tratta di proteine più nutrienti, più complete, più digeribili, perché hanno una composizione amminoacidica analoga a quella delle proteine umane, quindi il nostro corpo le utilizza più efficacemente. Assumendo un unico alimento di origine animale, anche in piccole dosi, otteniamo in molti casi una grande quantità di proteine con tutti gli amminoacidi essenziali. Consumando regolarmente alimenti animali possiamo soddisfare facilmente il fabbisogno proteico». Impossibile soddisfarlo con altre tipologie di proteine?IaT

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