venerdì 30 luglio 2021

Corre l'inflazione e il carrello della spesa diventa più caro dello 0,2%

 

Corre l'inflazione 

e il carrello della spesa 

diventa più caro 

dello 0,2%


Continua la corsa dell'inflazione. Secondo le stime preliminari dell'Istat, nel mese di luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e dell'1,8% su base annua (da +1,3% del mese precedente).


«La forte accelerazione dell'inflazione a luglio - commenta l'Istituto - è di nuovo dovuta ai prezzi dei beni energetici, in particolare di quelli regolamentati (che includono le tariffe di luce e gas, ndr), che registrano la crescita più alta dal 1996». 

Inoltre, i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, che include i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, registrano a luglio un'inversione di tendenza passando da -0,7% del mese precedente a +0,2%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto accelerano (da +1,6% a +2,0%).

«Registriamo un andamento pressoché lineare per quanto riguarda il “carrello della spesa”, con un lieve rallentamento sulla dinamica dei prezzi, che assume maggior evidenza se si prende in analisi il dato mensile: -0,3% su base congiunturale – afferma Carlo Alberto Buttarelli, direttore relazioni con la filiera e Ufficio Studi di Federdistribuzione - Permangono le preoccupazioni, su scala globale, per le tensioni sulle materie prime, in particolare per i beni primari per l’industria e per i beni energetici che spingono in alto l’inflazione. Risulta ancora prematuro valutare se si tratti di una fase transitoria o se questa tendenza possa affermarsi con una spinta inflazionistica ancora più decisa nei prossimi mesi».

«In questo contesto arrivano segnali incoraggianti dal Pil che nella stima preliminare del secondo trimestre registra un +2,7% sul trimestre precedente e del +17,3% in termini tendenziali. Dati che fanno ben sperare per la ripresa anche se, attualmente, non dimostra ancora riflessi positivi sull’economia reale considerato che l’andamento dei consumi si conferma piuttosto debole. Nella seconda parte dell’anno sarà fondamentale capire se, proseguendo significativi ritmi di crescita, si possano registrare positivi effetti sulla domanda interna, elemento essenziale per una crescita economica nel lungo termine», conclude Buttarelli. IaT

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