sabato 21 agosto 2021

Probiotici e prebiotici proteggono l'intestino durante una cura antibiotica

 

Probiotici e prebiotici 

proteggono l'intestino 

durante una cura 

antibiotica

Farmaci che mettono a dura prova la resistenza del nostro apparato digerente devono essere accompagnati da questi microrganismi: si assumono mangiando alimenti come yogurt e cibi ricchi di fibre


Imicrobiota intestinale, anche conosciuto come flora intestinale, è l’insieme di microrganismi e batteri che si trovano all’interno del nostro intestino e che garantiscono il corretto funzionamento del nostro organismo. Un microbiota in salute è indispensabile per mantenere una buona salute generale, a partire dalla difesa da patogeni esterni, per arrivare all’adeguato assorbimento dei nutrienti e alla produzione di energia. Il microbiota intestinale influenza l’equilibrio del sistema metabolico e del sistema immunitario: è bene quindi mantenerlo sempre in equilibrio. Tra questi microrganismi sono particolarmente importanti i probiotici e i prebiotici. A spiegarne le funzioni è Federica Furfaro, gastroenterologa di Humanitas, in un articolo tratto da Humanitasalute e di seguito riportato integralmente.

Probiotici, protezioni naturali del sistema digerente

Quando parliamo di probiotici intendiamo dei microrganismi “vivi” presenti nel tratto intestinale, come batteri (tra cui i Bifidobatteri e i Lattobacilli) e lieviti (come il Saccharomyces boulardii), di cui esistono decine di specie diverse. Sono normalmente presenti nel nostro intestino e hanno la capacità di resistere all’azione digestiva di succo gastrico, enzimi intestinali e sali biliari. Sono in grado di aderire alle cellule intestinali e colonizzarle, senza dare reazioni immunitarie o altrimenti nocive. I probiotici hanno un effetto benefico per la salute umana, grazie all’antagonismo nei confronti di microrganismi patogeni e alla produzione di sostanze antimicrobiche. In particolare, sono utili per proteggere il sistema digerente durante trattamenti farmacologici a cui si associa il rischio di sviluppare diarrea con feci liquide, come nel caso di determinate terapie antibiotiche, ma aiutano anche chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile a rinforzare la flora intestinale e combattere sintomi come gonfiore e flatulenza.

Per quanto riguarda l’alimentazione, i probiotici si assumono soprattutto attraverso lo yogurt, i cibi fermentati e quelli ricchi di fibre, ma al bisogno sono acquistabili appositi integratori da banco che li contengono. È importante però consultare il proprio medico curante e assumerli tramite fonti esterne alla dieta solo in caso di effettiva necessità, senza farsi influenzare dalla pubblicità.

Infatti, in soggetti con determinate condizioni cliniche, come alcuni tipi di tumori maligni o a seguito di trapianti d’organo, un abuso di probiotici può condurre a effetti indesiderati.

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Fermenti lattici: alleati dell’equilibrio intestinale

Tra i microrganismi ad azione probiotica, hanno grande importanza per l’equilibrio del microbiota intestinale i fermenti lattici. La loro azione, infatti, concorre alla fermentazione enzimatica di determinati zuccheri, necessaria nella produzione dell’acido lattico.

Normalmente i fermenti lattici si attivano in caso di squilibrio intestinale, colon irritabile e varie disfunzioni dell’apparato digerente, per combattere il gonfiore o altri sintomi che possono derivarne e riequilibrare la flora intestinale. I fermenti lattici, inoltre, sono utili anche per aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e contenere i sintomi delle allergie alimentari.

Sono presenti nello yogurt, nei formaggi cremosi e nel latte fermentato e favoriscono la metabolizzazione del lattosio. I fermenti lattici si possono anche trovare in alimenti di origine vegetale, dai crauti, al miso, al tempeh al tè kombucha. Si possono anche assumere al bisogno sotto forma di integratori, abitualmente con dosaggi di 1 miliardo per ceppo al giorno o superiori (ma, anche in questo caso, è opportuno consultare il proprio medico di medicina generale), a cui affiancare una dieta ricca di verdura per facilitarne lo sviluppo.italiaatavola

 

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