Anche il cibo a pensarci bene è un excursus di corsi e ricorsi storici dove il genius loci è rappresentato dalla consapevolezza che il più delle volte spirito e anima sono accomunati da un buon pasto. E tra le pieghe di un passato millenario che riguarda la storia di Roma ecco rinascere, tra mito e mitopoiesi, il "Pan di Via" ovvero l'antico dolce romano dei viaggiatori. E anche J.R.R. Tolkien, appassionato di storia romana, lo inserì nel suo celebre "Il Signore degli Anelli" come il cibo che sosterrà la compagnia dell'anello attraverso il viaggio. Ora, a farlo risplendere nella modernità durante il periodo del Giubileo è l'Accademia di Ricerca Romana che lo ha reinterpretato in chiave contemporanea. A chiamarlo "Pan di Via" erano proprio i pellegrini, che lo portavano nella bisaccia, gran parte delle volte per ammollarlo nell'acqua o da preparare alla bisogna su fuochi improvvisati come accadeva ai legionari romani.
"Pan di Via": gli ingredienti e come veniva consumato nella Roma Antica
L'ingrediente più antico era il farro, sorta di grano più duro di quello classico e molto nutriente perché la pianta aveva prosciugato il terreno delle sue proprietà nutritive, che il legionario portava con sé già macinato e che degustava al tramontare del sole alla fine di estenuanti marce quotidiane. Alla base di farro si aggiungevano noci, nocciole e visciole per arricchire il valore nutritivo. Il miele, unico dolcificante dell'epoca, completava il "Pan di Via", rendendolo ideale per una lunga conservazione.
Se ben conservato il pan di via resisteva nel tempo e veniva consumato anche assieme alle olive, al cacio o alla carne secca salata. È arcinota anche la sacralità degli ingredienti del pan di via, per cui il farro era sacro a Saturno, nella mitologia latina dio dell'agricoltura e per i romani il sovrano dell'età dell'oro festeggiato a dicembre durante i Saturnalia. Le noci erano sacre a Giove, mentre alle nocciole erano attribuite suggestioni curative.
Il "Pan di Via" diventerà il dolce simbolo di Roma?
Ecco, allora, che ogni fetta di "Pan di Via" è un viaggio sensoriale che racconta la storia di chi, nei secoli, ha attraversato Roma in cerca di fede, cultura e avventura. Un dolce che diventa il perfetto compagno di viaggio per chiunque decida di vivere la città durante il Giubileo. Non solo un dolce, "Pan di Via", appunto è anche il simbolo di una Roma che accoglie, che celebra la sua storia millenaria e che accompagna i pellegrini moderni, così come faceva con quelli di un tempo. Questo dolce rappresenta la spiritualità del viaggio e l'identità di Roma, rendendolo il prodotto perfetto da condividere con chi percorre la città in un anno di speciale significato religioso. E chissà che non diventi il dolce simbolo della Capitale, come il pandoro lo è per Verona e il panettone per Milano.
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