Aispirare la nascita di Lina - La pizza in teglia è un ricordo prezioso, quello di una nonna capace di trasmettere amore e appartenenza attraverso la cucina. È proprio a lei, Lina, che lo chef Valerio Esse, classe 1990 e con radici tra Roma e la Puglia, dedica questo progetto: un luogo dove la genuinità e la qualità si fondono con l'accoglienza calorosa di casa.
Lina: la nonna di tutti, sinonimo di qualità, comfort food e casa
Nato a novembre 2022, Lina - La pizza in teglia è il frutto dell'incontro tra esperienze e mondi diversi. Alla guida del progetto c'è, come detto, Valerio Esse, forte di un percorso che lo ha visto collaborare con rinomati chef internazionali, tra cui Alain Ducasse, Anthony Demetre, Giorgio Locatelli e Shannon Bennet e impegnato in progetti di fine dining, con un focus sulla cucina asiatica. Con lui, un team di imprenditori provenienti dai settori tech e food, e il giovane Emanuele Marra, secondo pizzaiolo e responsabile del laboratorio nello store di Circonvallazione Trionfale.
Lina nasce dal desiderio di creare un luogo dove semplicità e qualità si intrecciano, combinando artigianalità e tecnologia, con una profonda attenzione al cliente e alla materia prima. La scelta del nome non è casuale: Lina era la nonna materna di Valerio (e paterna di uno dei soci), figura affettuosa e punto di riferimento della sua infanzia. Attraverso questo omaggio, si vuole evocare il calore della cucina casalinga di una volta, quel comfort food capace di risvegliare ricordi e regalare momenti di golosa semplicità.
Ma Lina non è solo pizza: è un'esperienza che parte dalla qualità delle materie prime e si estende all'accoglienza e all'atmosfera informale. La location, scelta con cura, si trova nel cuore di Prati/Circonvallazione Trionfale, un quartiere ricco di storia e tradizione gastronomica. Lo spazio, piccolo e angolare, con un dehor e una scalinata, richiama la convivialità della pizza da passeggio, offrendo ai clienti la possibilità di godersi un trancio all'aperto, seduti sui gradini, in perfetto spirito romano. È un punto d'incontro per giovani, residenti, turisti e appassionati, attratti dalla dolce vita e dalla genuinità dell'offerta.
Lina: una pizzeria controcorrente e autentica
In un panorama in cui la pizza si fa sempre più gourmet e centrata sulla figura del pizzaiolo, Lina sceglie un approccio controcorrente: niente formalismi, solo autenticità. L'obiettivo è coccolare i clienti con abbinamenti golosi e accessibili, senza la pretesa di educare ma con la voglia di far sentire chiunque a casa. Dietro ogni trancio c'è uno studio meticoloso: l'impasto indiretto con prefermento biga raggiunge un'idratazione dell'82% e una lievitazione di 36 ore, grazie a un blend di farine del Molino Bongiovanni (integrale, tipo 0 e tipo 1). Il risultato? Una base croccante ma scioglievole, che esalta i condimenti, spesso aggiunti a freddo per preservarne freschezza e sapori.
Il menu spazia tra pizze classiche, rivisitate con creatività, e special stagionali, sempre nel segno del comfort food. La “Nonna Lina” è una pizza ripiena con coppa di Cinta senese dell'Antica Macelleria Falorni e stracchino filante, un omaggio affettuoso alla nonna di Valerio. La “Magic Potato Winter” propone patate e cipolle stufate, taleggio, bagna cauda e maggiorana, per un'esplosione di sapori avvolgenti. La “Contadina” combina il ciauscolo marchigiano spalmato con i broccoletti ripassati, richiamando la tradizione rustica.
La “Fregene '96” è un'altra ripiena, con fettina panata, puntarelle e un'emulsione di alici che rimanda ai ricordi d'infanzia. Anche la Margherita ha la sua identità, con pomodoro pelato del Gargano, fior di latte stracciato, basilico e parmigiano, mentre la “Toastino” reinterpreta la pizza crostino con prosciutto cotto, fior di latte e maionese fatta in casa. Anche i fritti, tutti homemade, meritano una menzione speciale: oltre ai classici supplì e crocchette, spicca l'oliva ascolana XL, creazione di Valerio che, da amante delle olive ascolane, ha trasformato questo sfizio in una proposta extra golosa.
Lina: qualità alla portata di tutti
Uno dei punti di forza di Lina è la trasversalità dell'offerta: prezzi popolari (tranci tra i 3 e i 5 euro, fino a 7,50 euro per le speciali) e vendita a pezzo fisso, per eliminare l'incertezza tipica della pizza al taglio venduta a peso. A completare l'esperienza, una selezione curata di birre artigianali, tra cui La Villana e Birra dello Stretto, pensata dallo chef per accompagnare al meglio i sapori della pizza.
La filiera corta e la collaborazione con produttori locali, come Olio Flaminio, L'Orto di Clapi, Bottega Roccia, Hettaro-Bottega Locale e il mercato Trionfale, garantiscono freschezza e stagionalità, con particolare attenzione agli ortaggi.
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